E’ giusto spiegare ai figli motivi della separazione?

Scopriamo se quando i genitori che stanno per separarsi parlano ai figli della separazione devono anche chiarire le ragioni che li hanno portati a lasciarsi

E' GIUSTO SPIEGARE FIGLI MOTIVI SEPARAZIONE – Quando l’argomento separazione deve essere affrontato difronte ai figli, cominciano ad affacciarsi mille dubbi su quando e come dirlo, se dirlo insieme al proprio marito o alla propria moglie, da soli, spiegando tempi e motivazioni, con atteggiamento triste o risoluto, con l’aiuto di uno psicologo  etc, etc….

Come parlare ai figli della separazione in base all'età

Qualsiasi cosa a mio parere può esser detta se tiene conto della sensibilità dei propri figli, così come del grado di maturità che questi presentano nell’affrontare e comprendere questo genere di cose. Bisognerà tener presente il livello cognitivo ed emozionale dei bambini o dei ragazzi e le reazioni che posso esserci asseconda del carattere e della loro personalità.

Come dire ai figli della separazione

Certamente non si può proteggerli da ogni evento doloroso della vita, fingendo che tutto è facile, niente è doloroso o complicato e che tutto si può modificare o cambiare a proprio piacimento, ed è bene che passi a volte un messaggio chiaro che ha a che fare con il fatto che a volte i cocci non si possono più rimettere insieme, o non si vogliono più mettere insieme. Fa parte della vita e delle difficoltà che possiamo incontrare durante il lungo percorso di essa.

Premesso ciò è importante dare una spiegazione relativa alla separazione che sia il più possibile chiara e che si focalizzi per lo più sui propri sentimenti, su ciò che si prova e che si sente nel proprio cuore e che per sua natura non può essere contestato. La spiegazione non dovrà perciò riguardare  il tipo di conflittualità e  ciò che l’ha scatenata (se di conflittualità si parla) quanto il fatto che il sentimento è mutato e non è più quello che dovrebbe unire due persone per la vita.

Non è scontata questa differenziazione perché molto spesso, alcuni genitori, soprattutto se trattasi di genitori di adolescenti, coinvolgono anche senza volerlo fino in fondo ed in modo inconsapevole, i figli, nelle questioni che hanno a che vedere con  gli scontri e le incomprensioni tra adulti. Possono riguardare questioni inerenti relazioni extraconiugali, questioni economiche, o in molti casi questioni prettamente educative che proprio coinvolgono i figli stessi.

Non c’è cosa più a rischio di una simile gestione che prevede il livello della ragione/torto, che è e dovrebbe restare all’interno della dinamica della coppia. Se ci si limita a spiegare che la situazione ha a che fare con i sentimenti che vanno a volte a mutare (quelli che riguardano l’amore e l’attrazione tra due persone), senza per forza includere la possibilità di mancarsi di rispetto, farsi del male o ignorarsi del tutto, non si farà altro che insegnare ai propri figli che le relazioni non sono da idealizzare o svalutare del tutto, ma possono trasformarsi con il tempo, o interrompersi in altri casi, senza che ciò rappresenti una vittoria assoluta o una sconfitta per qualcuno dei due.

Il messaggio dovrebbe essere questo: non si vince o si perde nei rapporti umani, ma si condividono le perdite e le vittorie. Motivo per cui non c’è sempre chi ha ragione assoluta e torto assoluto e non ci sono vittime e carnefici in tutte le storie, chi sembra aver vinto, in realtà ha perso comunque qualcosa, perché così avviene in generale in tutti gli eventi della vita, che prevedono cambiamento, lutto o abbandono.

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