Il sottotitolo del libro di Paola Maraone recita Guida pratica per sopravvivere al primo anno di vita del bambino. Ma è davvero possibile sopravvivere indenni al diventare madre?
Ho dei dubbi enormi al riguardo.
Leggo dal blog di Paola Maraone:
"Prima di avere un figlio vi spalmavate il pancione di olio di mandorle, giravate per vetrine osservando graziosi completini da neonato, tagliavate la verdura cruda a julienne per far piacere al vostro compagno. Ora di Julien nella vostra vita ce n'è uno solo, ed è il re dei lemuri del cartone animato Madagascar. Adesso, per far piacere al vostro compagno, nei giorni buoni buttate sul fuoco 4 salti in padella, altrimenti gli urlate di arrangiarsi con una scatoletta di tonno. Per risparmiare tempo non tagliate più le unghie, le mangiate"...

Io penso non esistano consigli abbastanza validi da rendermi possibile la sopravvivenza a un bambino, e infatti non ho figli e mai ne avrò. Davvero. Non resto sedotta da gridolini, tutine, ciucciotti, guanciotte ed orsetti.Il manuale di Paola Maraone "Ero una brava mamma prima di avere figli pare suggerire sia possibile con qualche trucco pratico, furbizia, pazienza - e soprattutto ironia - arrivare vive e vegete quantomeno al primo anno del bambino. Devo crederle? Lei, dalla sua, ha una Pupa di quattro anni e di un Pupo di otto mesi.

Ma, tornando alla mia personale idiosincrasia per la maternità, ci sono 5 immagini che mi terrorizzano più di altre riguardo l'avere figli. Chiedo quindi a Paola Maraone di provare a discutere una a una le mie idee (i miei incubi) al riguardo...

Incubo/1 - in gravidanza
Se fossi incinta tormenterei il mio partner con richieste e lamentele di ogni sorta fino a farmi lasciare, diventerei così una ragazza madre. Come se ciò non bastasse, per intere ore mi dedicherei allo spalmare su ogni centimetro del mio corpo creme antismagliature, tonificanti, opacizzanti...

Mi risponde Paola Maraone:
Sulla gravidanza: hai ragione, è un pacco. Se resti incinta il mio unico consiglio sensato è: immergiti in un barile di olio di mandorle, tiene lontane le smagliature.
Ah! C'è una fase relativamente facile, quella del secondo trimestre, in cui le nausee sono passate e non hai ancora assunto le dimensioni di un cetaceo. Poi entri nel sesto mese e sei fregata. A me capitava anche di andare a sbattere contro gli oggetti (non sono mai riuscita a prendere le misure della mia nuova me). Detto questo: una donna incinta fa tenerezza. Alle Poste ti fanno passare davanti e all'Esselunga c'è una cassa dedicata.

Incubo/2 - il parto
Sei ridotta una pezza, hai ferite che non si rimargineranno mai completamente e tutti, amici, parenti di primo, secondo e terzo grado, colleghi ed ex ti verranno a trovare. Poi ti abbandona anche l'ospedale e ti costringe a portarti quel cosino a casa...

Mi risponde Paola Maraone
Prima di partorire pensavo "attraverserò il dolore come un'onda". Sbagliato. Il dolore attraversa te. È una deflagrazione continua, devastante, che cresce fin quando ti sembra di morire.
Forse non ti aspettavi che rispondessi così?Però dopo tanto soffrire, qualcos'altro prende il sopravvento. Il tuo bambino è finalmente pronto, e allora mette in atto una magia. È stato un attimo per me, mi è sgusciata via come un pesciolino, calda, palpitante,bianca di vernice caseosa. Una parte di me fuori di me.

Incubo/3 - i primi giorni
Io, se avessi un figlio soffrirei di una terribile depressione post parto. Mi conosco...

Mi risponde Paola Maraone:
Almeno il 10% delle donne ne soffre. Sei sola, imprigionata con un neonato che ancora non conosci tra le quattro mura di casa tua. L'importante è avere qualcuno con cui parlare, con cui passare del tempo tra una poppata e l'altra. Il papà del bambino, la propria mamma, un'amica, il portinaio cingalese, la dirimpettaia in ciabatte: va bene tutto, pur di non affrontare quella che io chiamo "l'ora del lupo" in perfetta solitudine. In assenza di presenze reali, un buon mamma-blog è meglio di niente (ora, in Rete, ce ne sono circa 1500, compreso il mio...)

Incubo/4 - i primi mesi
I bambini sono noiosi, non sanno fare nulla. Eppure restano svegli molte ore. Che diavolo dovrei fare per intrattenerlo? Tirargli la pallina come al gatto o grattarlo sulla pancia come con il cane?

Mi risponde Paola Maraone:
Dici: "Non sanno fare ancora nulla", e questo è forse il primo fraintendimento. A tre mesi un neonato può fare il bagno in piscina, si gode i massaggi ed è in grado di ridere. Comunque, tranquilla: il bambino chiama di continuo, si sveglia, ha fame, deve fare il ruttino, va cambiato, va riaddormentato... Se prima per fare una doccia ci mettevi dieci minuti al massimo, ora ti ci vorranno un paio d'ore per via delle continue interruzioni. Capisci che in questo modo si fa in fretta a tirar sera.

ma la verità è che...
Le condizioni per volerlo davvero un figlio sono complesse. Serve la coincidenza di età, finanze, equilibrio, tempistica, partner, nonni, umore, orologio biologico, esperienze, seconda camera...Difficile si verifichino queste condizioni, diciamocelo. E come non prendere in considerazione questi fattori?

Mi risponde Paola Maraone:
Fare un figlio è come lanciare nel mondo un amo a forma di punto interrogativo. A prescindere dagli equilibri che tu citi, puoi certamente scegliere di non buttarti. In questo modo non saprai mai cosa c'èdall'altra parte della barricata. Non sperimenterai le frustrazioni della maternità, non ti preoccuperai perché il bambino non mangia, non perderai notti di sonno.
Dopo la nascita della Pupa qualcuno mi ha chiesto che cosa significasse quella bambina per me. Ci ho pensato un po' e poi ho detto: è il mio cielo senza nuvole. E, sai una cosa? Prima del suo arrivo non riuscivo nemmeno a immaginare cosa fosse, un cielo senza nuvole.

Ero una brava mamma prima di avere figli

Il sottotitolo del libro di Paola Maraone recita Guida pratica per sopravvivere al primo anno di vita del bambino. Io penso non esistano consigli abbastanza validi da rendere possibile la sopravvivenza a un figlio, e infatti ho figli mai ne avrò. Davvero. Non resto sedotta da gridolini, tutine, ciucciotti, guanciotte ed orsetti.

E ci sono 5 immagini che mi terrorizzano, più di altre, riguardo la maternità. Chiedo all'autrice di Ero una brava mamma... di provare a discutere le mie idee (i miei incubi) al riguardo...

 

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