Chi dice che le donne debbano essere perfette padrone di casa e gli uomini siano interessati solo al lavoro e alle sorti del calcio? In certe famiglie chi sa rammendare i calzini è lui (la mia è una di queste) e lei... si rende utile in altre cose. Ognuno di noi ha sviluppato abilità e passioni diverse, ecco perché possiamo insegnare ai bambini a fare dell'ingegno e della creatività una risorsa. Per diventare grandi e cavarsela in qualsiasi situazione.

Coinvolgere tutta la famiglia nei lavoretti di casa e in giardino è un modo per stare insieme, imparare a prendersi cura dello spazio, sviluppare autonomia.

La merenda è finita? Si raccolgono le briciole e i piatti si mettono nel lavandino. Imparare a sparecchiare e lavare i piatti insegna a essere attenti nei confronti dello spazio che ci circonda.

Costruire un robot, imparare l'elettronica, scoprire il web: utilizzare la tecnologia in modo consapevole fin da piccoli costituisce uno stimolo in grado di migliore lo studio, sviluppare creatività, trovare soluzioni.

Chi ha detto che le donne non capiscono la matematica, i motori o l'idraulica? Iniziamo a insegnare anche alle bambine argomenti che oggi riserviamo ai maschi: è l'educazione a fare la differenza.

Insegni ai tuoi figli e alle tue figlie a cambiare una lampadina, fare la lavatrice o stirare una camicia? Ciò che si impara da piccoli torna utile per tutta la vita.

Secondo una stima inglese aumenta la percentuale di bambini abituati a vivere in città senza la possibilità allontanarsi dai centri urbani. Offriamo ai piccoli stimoli a contatto con la natura: alberi, animali e la connessione con la terra ci fanno sentire sentire vivi, combattono l'ansia e aumentano la nostra forza interiore.

Dopo aver finito un gioco... si mette a posto! Fare ordine non deve essere un'imposizione, ma semplicemente uno stile di vita. Quando i genitori insegnano a prendersi cura dello spazio grazie all'esempio tutto accade naturalmente.

Ci sono maschi che amano la danza e bambine che desiderano giocare a calcio: perché no? Basta imporre le nostre scelte: osserva i tuoi figli. Ogni bambino ha risorse, curiosità e passioni inespresse. Il dono possiamo fare ai figli è dare la possibilità di esprimere se stessi.

Per i piccoli i lavori domestici costituiscono una straordinaria avventura, perché è il senso della curiosità e l'emozione della scoperta a guidarli. Stimola la loro attenzione, coinvolgi i piccoli in compiti sempre più complessi. Fidati e la risposta sarà una capacità di autonomia sempre più grande. Per diventare grandi abbiamo bisogno di sostenerci sulle nostre gambe.

Lavori da femmine o da maschi? Insegna a non fare differenze!

Insegni ai tuoi figli e alle tue figlie a cambiare una lampadina, preparare la cena o stirare una camicia? Ciò che si impara da piccoli torna utile per tutta la vita

MASCHI VS FEMMINE

Secondo i dati sono oltre 3mila le donne italiane al volante di tir e camion: 1 autotrasportatore donna su 9 nuovi iscritti. Dalle statistiche di riferimento per l’anno 2015 è emerso che la presenza femminile è del 14,4% nell’ambito del restauro di mobili, 9,4% nella riparazione delle scarpe, 3% nel mondo dell’idraulica. Secondo un’indagine apparsa sul New York Times anche la controparte maschile attraversa cambiamenti importanti nella scelta della professione. In dieci anni, dal 2000 al 2010, è raddoppiato il numero di uomini impiegati in ambiti tradizionalmente considerati femminili: baby sitter, cura degli anziani, organizzazione eventi.

 

PREGIUDIZI NASCOSTI

Davvero esistono professioni maschili o femminili? La tendenza al pregiudizio è un tranello già insito nel modo in cui utilizziamo il vocabolario. Per esempio, la parola mammo. Secondo i principali dizionari si tratta di un termine scherzoso: mammo identifica l’uomo che svolge mansioni tradizionalmente attribuite alla mamma. Il cuore della questione è esattamente questo. Accudire un bambino o un anziano non è di pertinenza femminile: questa attenzione riguarda la capacità di cura che l’essere umano ha nei confronti dell’altro. Vicinanza, empatia, presenza.

 

EDUCARE ALLA CONSAPEVOLEZZA

Un papà amorevole non è un mammo: è un papà. La parità di genere è uno degli obiettivi fondamentali dell’Unione Europea, da anni impegnata nello sviluppo di progetti in grado di superare stereotipi e pregiudizi. Il primo luogo in cui agire è la scuola, perché avere il coraggio di esplorare percorsi educativi non tradizionali e aiutare ogni bambino a scoprire le sue risorse aiuterà la crescita di adulti consapevoli, più forti, con sufficiente autostima e capaci di guardare dentro se stessi.

 

COSTRUIRE LE PROPRIE RISORSE

Mettere in ordine la cameretta, cucinare o lavare il bagno non sono appannaggio femminile, così come non è vero che le ragazze capiscano meno la matematica o le materie scientifiche. Il problema è nell’educazione, a partire dai giochi dell’infanzia. Questo riguarda il sud dell’Europa, perché in Paesi come la Finlandia non esistono differenze gender nella risoluzione di problemi matematici. Quanti papà insegnano alle figlie a riparare un rubinetto? Saper rammendare o stirare la camicia giusta per il colloquio, cambiare una gomma o la lampadina bruciata, fare una torta, preparare la marmellata: l’esistenza è ricca di prove e quanti più campi, per interesse o necessità, ci troviamo a percorrere, tanto maggiore sarà la nostra esperienza. Sapersela cavare è una risorsa, in qualsiasi contesto. Nessuno fa eccezione.

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