Perché è utile conoscere la storia e le origini della propria famiglia

5 cose che puoi scoprire se risali il tuo albero genealogico

Riscopri la pratica di ricostruire il tuo albero genealogico: scoprirai che è uno strumento molto utile per conoscere meglio te stessa e affrontare la vita con più libertà.

Magari non ci hai mai pensato, ma ricostruire l’albero genealogico è uno strumento utile per conoscersi meglio.
In origine, era una pratica in uso nelle famiglie di discendenza nobile per ricordare la grandiosità del passato e dimostrare la “purezza” della stirpe.

Nell’attualità è sempre più raro che le famiglie conservino la storia del passato, ma è una pratica che vale la pena riscoprire.
Se ricostruisci il tuo albero genealogico, infatti, potresti scoprire informazioni molto utile per conoscere te stessa.
«Nessuno esiste da solo, nessuno vive da solo. Tutti siamo ciò che siamo perché altri furono ciò che furono» ha detto infatti l regista spagnolo Julio Medem, il cui ultimo film si intitola appunto L’albero del sangue (2018).

L’importanza di conoscere la storia familiare

Le informazioni che ti fornisce l’albero genealogico sono fondamentali per stabilire i nessi che uniscono il passato con il presente e il futuro. La famiglia, infatti, è un vincolo che rientra nella tua essenza di persona, a prescindere dal legame che puoi avere con i tuoi parenti più o meno stretti. Tutti portiamo la sua impronta, anche nei casi di abbandono.

L’albero genealogico è il simbolo della vita. È utilizzato nella genealogia tradizionale perché permette di illustrare il succedersi delle diverse generazioni. In realtà, ricostruire e conoscere il tuo albero genealogico più in profondità, ti permette di individuare legami e analogie tra la vita degli antenati, dei genitori e la tua.

I segreti di famiglia

In un romanzo vengono narrati alcuni fatti, mentre molti altri restano nascosti, esattamente come in tutte le famiglie, attraverso gli anni.  L’albero genealogico costituisce un’opportunità per riscrivere la tua storia, come protagonista e come narratore onnisciente. Scoprire le impronte della tua stirpe ti permette di capirti e di spiegarti meglio.

Cosa dice la psicologia

Il ramo della psicologia che si occupa dell’albero genealogico si chiama psicogenalogia: secondo gli esperti, alcuni dei nostri successi e dei nostri fallimenti, sono legati alle esperienze vissute dai nostri antenati.

Mentre la genealogia tradizionale tende a raggruppare delle informazioni oggettive sugli antenati, nomi, cognomi, date, la psicogenealogia usa le stesse informazioni per comprendere i caratteri, i comportamenti, le personalità ed evidenziare quei fatti del passato che sono stati decisivi per la tua esistenza.

La psicanalista Anne Ancelin Schutzenberger ha scritto un libro intitolato La sindrome degli antenati, in cui afferma che l’albero genealogico possa aiutare a ricostruire passaggi significativi nella storia della famiglia e portare a una presa di coscienza di eventuali ripetizioni dei traumi del soggetto sofferente, ripercorrendo date ed eventi che permettono la ricerca di legami nascosti o inconsci e di svelare segreti di famiglia.

La “sindrome da anniversario”

Gli psicologi sono sempre più convinti dell’importanza della “sindrome d’anniversario” come spiegazione di eventi che si ripetono, come incidenti di macchina, malattie, scelta di stesse professioni, eventi che si ripetono nelle stesse date accadute a nostri avi, senza che ne siamo a conoscenza. Ancora, si parla di “sindrome da anniversario” per indicare fatti accaduti durante l’infanzia che poi sono stati rimossi, e che accadono nuovamente in età adulta, più o meno durante gli stessi periodi dell’anno.

Puoi quindi ben capire perché costruire l’albero genealogico della tua famiglia può rivelarsi uno strumento fondamentale per approfondire anche gli aspetti più difficili della tua vita. In questo modo, puoi liberarti da (eventuali) legami inconsci che ti impediscono di essere libera di vivere la tua vita senza gli influssi pesanti di eventi che nemmeno conosci.

La memoria emozionale

L’albero genealogico ci aiuta a costruire quella che viene chiamata memoria emozionale. Si tratta di un accumulo di esperienze che si manifestano in molti dei nostri comportamenti. La maggior parte di questa memoria non si traduce in termini coscienti, ma in impressioni, atteggiamenti e punti di vista di cui non si conosce l’origine. La storia familiare è come un romanzo, del quale noi (il presente) siamo un capitolo. Per comprendere l’intero libro, è necessario conoscerlo per intero.

I dati rilevanti che non ti aspetti

Al contrario di quel che si può pensare, l’albero genealogico può fornire sia dati rilevanti sia apparentemente di poco conto. Quello che conta, è sapere interpretare le informazioni della ricostruzione della famiglia elaborata. Dovresti per esempio tenere conto di alcuni elementi, che potrebbero sembrare poco importanti.

Il proprio posto tra i fratelli

A meno che tu non sia figlia unica, perfino il posto occupato tra i fratelli risulta potrebbe essere significativo nella conformazione della struttura psicologica. Determina la relazione che si ha con il denaro, i beni posseduti e l’ambiente circostante (inteso sia in senso fisico sia emotivo).

La doppia stirpe

Un altro aspetto rilevante che puoi scoprire dall’albero genealogico è perché potresti avere delle caratteristiche fisiche e caratteriali prese dalla tradizione materna o paterna. Se ricostruisci la storia delle famiglie dei tuoi genitori, potresti scoprire anche da chi hai “ereditato” la tale caratteristica (o predisposizione a qualche malattia), cosa che potrebbe aiutarti a comprendere meglio il tuo carattere.

Elementi che si ripetono

Quando ricostruisci il tuo albero genealogico, puoi fare caso alle età in cui i tuoi antenati si sono sposati o hanno avuto figli, dei lavori o qualsiasi altro fatto che si ripete più di una volta. In generale, queste catene di ripetizione indicano un copione incosciente, che può essere interrotto quando ne si diventa consapevoli.
Stesso discorso per le modalità di morte dei membri della famiglia.  È importante stabilire come sono deceduti i nostri antenati: malattie cardiache, respiratorie o immunitarie e/o suicidi potrebbero indicare una componente emotiva da non sottovalutare.

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