Cosa fare se il partner non vuole separarsi

Come comportarsi nell'eventualità in cui il partner si rifiuti di accettare la separazione, anche nel caso in cui siano coinvolti i figli

Cosa fare partner non vuole separarsi

Dopo una separazione ciascun partner dovrà affrontare aspetti emozionali importanti e vissuti di abbandono o perdita molto dolorosi. Chi decide di interrompere la relazione si trova a fare i conti con il peso della responsabilità della decisione, e la sua mente sarà invasa dal dubbio di aver fatto la scelta giusta e dai sensi di colpa per aver abbandonato la compagna o il compagno e per non trascorrere più lo stesso tempo con i figli.

Come opporsi alla separazione

Chi viene lasciato, vive una dolorosa esperienza di abbandono e di rifiuto che può intaccare in modo molto profondo l'autostima e la fiducia nell'amore e nel futuro. Talvolta il dolore è così feroce che paralizza e annienta, e può togliere il sonno e l'appetito, oppure al contrario far mangiare e dormire senza tregua.

Non alimentare illusioni

Altre volte si trasforma in rabbia che viene agita nei confronti del partner in modo più o meno violento.  In tutti questi casi si potrà comunque far ben poco per chi non accetta la separazione e l’unica cosa che potrà essere evitata è un rinforzo del comportamento insistente e persecutorio, attraverso atteggiamenti ambigui, come alimentare illusioni circa le possibilità di ritorno e recupero di un rapporto.

Elaborazione del dolore

Solo colui che subisce la decisione tanto dolorosa potrà metter fine al suo dolore, facendo forza su se stesso e facendosi aiutare da chi ha già vissuto questa esperienza ed eventualmente  da un esperto psicologo che lo accompagni in questo percorso difficile. Si tratta infatti di vivere tutti i cambiamenti connessi alla separazione ed evitare sia di lasciarsi andare, sia di attuare comportamenti autodistruttivi: affrontare ed accettare le proprie emozioni, senza evitare il dolore. L’elaborazione del dolore è una tappa fondamentale per il superamento di eventi della vita, e permette di capire i propri errori e di migliorare gli aspetti critici di sè stessi. Una volta elaborato il trauma del distacco dall’altro sarebbe auspicabile cercare di creare un dialogo costruttivo con l’ex compagno, in modo da confrontarsi su aspetti nodali della separazione e trovare un accordo su questioni che riguardano entrambi.

Cercare di mettere in atto queste piccoli consigli non sempre è così semplice. Per tale motivazione spesso può essere necessario chiedere un supporto allo psicologo, per elaborare i vissuti di rabbia, dolore, confusione e disorientamento che accompagnano questo evento, per attribuire nuovi significati alla passata relazione, riscoprire valenze diverse a situazioni che ci apparivano insuperabili.

Tutti i rapporti, anche quelli più negativi e più autodistruttivi, hanno qualcosa da insegnarci, anche solo di diventare più consapevoli dell'importanza della propria serenità personale.

Quando nella separazione ci sono i figli

Il primo pensiero di un genitore quando decide di separarsi va al figlio e a come riuscire ad affrontare la separazione senza che viva questo evento come un trauma. Uno dei compiti dei genitori sarà quello di accordarsi su come comunicare al figlio la loro separazione.

Molti genitori entrano in crisi poiché immaginano che la notizia susciterà sentimenti di rabbia, tristezza e angoscia, e preferiscono evitare o rimandare la questione. Tuttavia non comunicare subito la notizia aumenta la destabilizzazione del bambino e li fa sentire traditi e ingannati dai loro genitori.

Ogni genitore dovrebbe tenere a mente che i bambini, anche i più piccoli, sono dotati di enormi capacità di adattamento e sono in grado di affrontare con serenità anche le situazioni che ci sembrano più difficili. Non dimentichiamoci però che i bambini sono inseriti in un contesto più ampio, quello familiare, e la loro capacità di affrontare questo cambiamento della struttura familiare dipende da come mamma e papà, vivranno e elaboreranno questo evento.

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