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Come si costruisce l’equilibrio tra lavoro e vita privata?

Quanto è sottile il filo che separa la vita professionale da quella privata? A volte è addirittura invisibile. Ecco perché è importante fermarsi e capire cosa si vuole, per creare un equilibrio tra lavoro e vita privata e poter godere della bellezza di entrambi in modo più sano e sereno.

In tanti lo conoscono come “work life balance”, ovvero il tanto desiderato equilibrio tra lavoro e vita privata e la capacità di far convivere le due sfere in modo armonico e, appunto, bilanciato.  Un miraggio per alcuni, una conquista dopo anni di tentativi e promesse a se stessi per altri. Fatto sta che, rispetto alle generazioni precedenti, per i giovani e nuovi lavoratori di oggi, è un tema molto più sentito e, soprattutto, concreto. Una condizione necessaria.

Un cambio di direzione e di velocità che assomiglia molto a una rivoluzione. In cui viene data molta importanza alla gestione, alla qualità (e quantità) del proprio tempo e al rispetto della persona nella sua totalità. Diventando tasselli imprescindibili durante la scelta del lavoro. Un mood in crescita e che ognuno dovrebbe fare proprio, anche (e soprattutto) quando non si parte da zero. Ecco, allora, come costruire e mantenere il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, per cambiare rotta e migliorare la propria vita (tutta).

Farsi le domande giuste

Così come per quasi tutte le cose, per capire ciò che si vuole (e come lo si vuole) è importante farsi delle domande. Fermarsi un attimo e fare i conti con se stessi, infatti, è un passaggio fondamentale per capire se ciò che si sta facendo rispecchia ciò che davvero si desidera.

Se il vostro obiettivo è la carriera è normale che non avrete problemi a dedicare più tempo ed energie al lavoro. Ma se, invece, ciò che volete è avere più tempo per la vita privata, famiglia, ecc., è chiaro che un lavoro totalizzante non rispecchia il concetto di equilibrio adatto a voi.

Per questo, prima di qualunque altra cosa, è bene capire cosa si vuole e quali aspetti della propria vita si vogliono privilegiare (dopotutto ognuno ha i suoi desideri e di conseguenza anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata è diverso a seconda di chi lo vive).

Non simulare modelli passati

Ovvero, non guardare ciò che hanno fatto i vostri genitori, nonni o anche solo fratelli e sorelle più grandi. Per quanto dal passato si possa imparare e trarre consiglio, è vero anche che i tempi cambiano e anche le persone. Siamo tutti diversi, con obiettivi di vita diversi e, soprattutto, viviamo in epoche differenti. Sempre più veloci e in continuo mutamento.

Fare propri i modelli del passato e lasciarsi condizionare dalle aspettative (proprie o di altri) rispetto a quel modus operandi, non potrà mai essere la scelta migliore per costruire il vostro personalissimo equilibrio tra lavoro e vita privata. Semplicemente perché, così come sono cambiati i tempi e le dinamiche lavorative e di vita, anche voi siete persone totalmente diverse da chi vi ha preceduto. E siete voi a dover creare il modello che più vi si addice. Seguendo sempre ciò che sentite e le vostre inclinazioni personali.

Non snaturatevi

La vostra amica è stata appena promossa a manager? Oppure ha appena lasciato un lavoro super retribuito per abbracciare una vita meno frenetica andando a vivere in campagna? Bravissime a entrambe. Ma questo non significa che dobbiate farlo anche voi. Snaturarsi cercando di imitare o compiacere gli altri non è mai una buona idea.

E non solo per ottenere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata. Ma anche, e soprattutto, per stare bene con se stessi e per essere coerenti e in armonia con la propria natura e con ciò che si è. Un traguardo a cui tutti dovremmo ambire, al di là di ogni altra cosa. Perché solo seguendo ciò che realmente si è, si possono fare le scelte più giuste per se stessi. Ed essere felici ovunque. A casa come in ufficio.

Imparare a dire “no”

Una parolina tanto semplice quanto difficile da dire. E che troppo spesso è alla base di situazioni di stress e frustrazioni. Quante volte, infatti, non si è riusciti a dire “no” alle continue richieste di straordinari da parte del proprio capo. Ma anche in famiglia, divise tra figli e compagni/e. E quante volte, seguendo il classico slogan “i sacrifici sono necessari” avete rinunciato a cose che desideravate fare.

Premettendo che è vero, alcuni sacrifici sono necessari, è sempre bene capire quali di questi lo sono davvero per voi. Ci sono “doveri” che possono passare in secondo piano, richieste che spesso vengono spacciate per indispensabili ma che, invece, non lo sono. Ecco perché, per poter costruire un buon equilibrio tra lavoro e vita e privata (ed evitare rimpianti futuri) è bene imparare da subito a dire qualche no. Senza paura né giudizio.

Abbandonare la staticità

Partendo dal presupposto che niente è statico e tutto è in continuo mutamento, appare chiaro come anche il concetto di equilibrio segua lo stesso principio. Pensare che esista un pacchetto preconfezionato di tempi e modi da seguire per ottenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata è il modo migliore per non arrivarci mai.

Non esistono regole adatte a tutti ma nemmeno un decalogo standard personale da seguire. L’equilibrio, infatti, non cambia solo a seconda delle diverse esigenze di ciascuno ma anche in base alle proprie. E queste possono variare nel tempo a seconda delle esperienze vissute, dell’età e di tutto ciò che, in un modo o nell’altro, influisce o modifica ciò che si sente.

Niente di prestabilito e perfetto, quindi, ma piuttosto il saper ascoltare e soddisfare i propri bisogni (evitando stress e frustrazioni), trovando il famoso “balance” prima di tutto dentro di sé.

Dedicarsi del tempo per sé

Nonostante non esista una lista prefissata da seguire di “cose da fare” per costruire un buon equilibrio tra lavoro e vita privata, è bene considerare che, così come si dedicano più o meno ore al lavoro (in azienda o da freelance) è più che giusto fare la stessa cosa con se stessi. Un aspetto fin troppo trascurato e causa di problemi anche gravi (depressione, ansia, stanchezza cronica, sindrome di burnout, ecc.).

La cura di sé e il tempo che ci si dedica sono elementi alla base della soddisfazione personale e del proprio benessere. E senza i quali non è possibile parlare di equilibrio (esattamente come se si scegliesse di riempire solo una parte della bilancia per poi stupirsi che pende solo da un lato). Un’abitudine che deve diventare parte integrante della vostra giornata. E sulla quale non devono esistere scuse. Basta iniziare con cose semplici come:

  • ritagliarsi quotidianamente del tempo, anche solo 15/30 minuti, per rilassarsi lontano da tutti;
  • praticare sport (che fa bene a fisico e mente);
  • coltivare un hobby che ci fa stare bene;
  • rallentare il ritmo di vita per esempio allungando e godendosi di più la pausa caffè, spegnendo il telefono mentre si mangia, leggendo un bel libro, organizzando una cena con un’amica, ecc.

Insomma, chi ben comincia è a metà dell’opera. L’altra metà avrete modo di scoprirla nel tempo e soddisfarla. L’importante è imparare ad ascoltarsi, senza timori e senza rincorre a tutti i costi aspettative o obiettivi che non fanno parte di sé. Per raggiungere un equilibrio reale in ogni ambito della propria vita.

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