Empowerment femminile, meritocrazia, nessuna distinzione di genere: così la Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo valorizza i suoi talenti

Chiara Pastorino, Responsabile del Personale e Organizzazione della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo ci illustra le iniziative del gruppo per valorizzare i talenti. Senza distinzioni di genere, partendo dai giovani e dalle donne

Promuovere la meritocrazia, creare un ambiente di lavoro inclusivo, valorizzare le diversità e il talento femminile: sono questi i principali obiettivi a cui Intesa Sanpaolo mira attraverso la Divisione Insurance.

Chiara Pastorino, Responsabile del Personale e Organizzazione della Divisione, sottolinea come l’ambizioso – quanto necessario – progetto abbia condotto già da diversi anni all’inserimento del tema della valorizzazione del talento femminile nel sistema di valutazione dei manager, nonché alla revisione dei principali processi HR alla luce del principio di equità di genere. Ma il percorso si è tradotto anche in altri risultati concreti. E, soprattutto, è in continua evoluzione.

La formazione dei manager di domani

Nel processo di formazione dei manager di domani, la Divisione Insurance di Intesa San Paolo ha notevolmente investito sui giovani, offrendo loro opportunità concrete di crescita, ancor prima dell’ingresso in azienda. Un esempio significativo è il Master in Insurance Innovation, promosso col sostegno della Compagnia di San Paolo nonché prestigiosi partner industriali e accademici. Il Master riguarda nello specifico i mestieri dell’assicurazione, e di conseguenza l’innovazione di un business centenario, basata innanzi tutto sulla digitalizzazione.  

Per quanto concerne l’empowerment femminile, invece, la Divisione collabora da tempo a un programma di mentoring rivolto a studentesse di facoltà economiche e STEM delle principali università del Sud Italia. Sono previsti momenti di formazione in plenaria e incontri di mentoring one-to-one, oltre a un evento finale di condivisione dell’esperienza. Principio cardine è il rafforzamento del ruolo della scuola come spazio in cui accrescere la propria consapevolezza e promuovere la parità di genere, contrastando stereotipi e pregiudizi.

Ancora oggi, al Sud, lavora solo 1 donna su 3 contro quasi il 60% delle regioni del Nord: “Occorre investire sui ragazzi e sulle ragazze – sottolinea Chiara Pastorinoperché dalla scuola può nascere una trasformazione culturale incentrata sul valore di una cittadinanza inclusiva e attiva, anche in un’ottica di genere“.

L’ingresso dei giovani in azienda

Nel momento in cui i giovani entrano in Divisione, intraprendono un percorso di onboarding a tappe che li guida nella scoperta delle diverse anime che costituiscono la Divisione stessa, allo stesso tempo permettendo loro di acquisire competenze specifiche e crescere costantemente.

Abbiamo intenzione – spiega la Pastorino – di aumentare la presenza dei giovani all’interno della squadra dei nostri responsabili grazie a programmi di accelerazione della leadership, empowerment e mentoring che abbiamo attivato al nostro interno, rivolti in particolare alle colleghe”.

La cultura dell’inclusione

La diffusione della cultura dell’inclusione è un altro tassello fondamentale della people strategy nella Divisione Insurance e si traduce in iniziative di formazione, comunicazione e sensibilizzazione.

Per il 2022 è stato definito un palinsesto di talk on-line dedicati a una serie di temi ormai fondamentali: dalla neuro-divergenza al linguaggio inclusivo, dall’incontro intergenerazionale agli orientamenti affettivi e all’identità di genere. Molte delle persone che lavorano in Divisione partecipano, e questo è un dato decisamente significativo.

E ancora, nella Divisione – come in altre strutture del Gruppo – è stato avviato un progetto di inserimento lavorativo di persone con neuro-diversità. “Siamo consapevoli – continua Chiara Pastorino – del fatto che la neuro-diversità rappresenta uno spettro di varietà in cui​ tutti siamo ricompresi, e pensiamo che accogliere persone neuro-divergenti rappresenti un grande valore aggiunto per l’azienda“.

Nel giugno 2022 sono arrivati 3 nuovi colleghi; tutto il personale dell’azienda, a cominciare dai tutor, è stato formato per accoglierli e accompagnarli al meglio nel loro inserimento. “Questo percorso ci consentirà di valorizzare nuovi talenti ma anche promuovere uno stile di management nuovo, più inclusivo e attento alle caratteristiche di ciascuno. E migliorare concretamente il lavoro nei nostri team, partendo da un’attenzione e una consapevolezza nuove per la quotidianità dei gesti e delle parole“.

L’equilibrio di genere

Intesa Sanpaolo ha ottenuto un punteggio molto elevato nel Bloomberg Gender Equality Index 2021. E, in realtà, figura nell’Indice ormai dal 2017. Per quanto riguarda la Divisione Insurance, la percentuale di donne è pari al 51%; una parità di genere praticamente perfetta. Non solo.

Anche nei ruoli di più alto livello, le percentuali parlano chiaro: il 40% dei dirigenti sono donne, così come il 41% dei manager di prima linea. Numeri che fanno la differenza rispetto alla media registrata dalle aziende italiane, e che si spera siano considerati un esempio.

Il progetto NEET

La politica di inclusione che Intesa Sanpaolo porta avanti, soprattutto con la Divisione Insurance, si apre anche all’esterno. Lo dimostrano le collaborazioni costruite con associazioni attive sul territorio, nell’ambito di progetti e iniziative di inclusione.

Il sistema assicurativo – commenta la Pastorino – nasce per proteggere le persone dai rischi: da quelli che possono compromettere i beni a quelli, ben più importanti, che riguardano la famiglia e la salute. Oggi peraltro esiste una crescente domanda di servizi di cura ed assistenza dovuta a diversi fattori, come quelli demografici e dell’invecchiamento della popolazione“.

Il progetto NEET, per esempio, è una delle iniziative che accompagneranno l’azienda sull’orizzonte del Piano Industriale: “È dedicato alla promozione e all’inclusione nel mondo del lavoro di giovani disoccupati, inoccupati o inattivi che vivono situazioni di disagio sociale, economico o familiare, con un focus su alcune regioni del territorio italiano. Abbiamo ideato con partner d’eccellenza un percorso educativo che formerà nuovi animatori sociali. L’obiettivo è che le competenze acquisite dai ragazzi e dalle ragazze diventino un’opportunità concreta di occupazione qualificata in professioni legate al caring“.

Per la Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, la diversità non è solo una scelta etica, ma un’opportunità di business: “non abbracciarla significa rinunciare a talenti preziosi e avere meno strumenti per affrontare la complessità in cui viviamo“.

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