La coppia quasi perfetta, le differenze con il libro che ha dato vita alla serie

Sta spopolando su Netflix la serie tv La coppia quasi perfetta. La fiction, però, è basata su un libro molto diverso da quanto vediamo sullo schermo
Hanna Ware, protagonista della serie Netflix La coppia quasi perfetta
Getty Images

L’amore, quello vero, a portata di test del dna: c’è questo alla base della serie tv Netflix La coppia quasi perfetta, che sta intrigando migliaia di spettatori tenendoli con il fiato sospeso.

Ciò che non tutti sanno è che La coppia quasi perfetta è basato sull’omonimo romanzo di John Marrs. Un libro che però racconta delle storie abbastanza differenti da quelle che Netflix ha deciso di proporci. Scopriamo di più.

La coppia quasi perfetta, trama della serie tv

Partiamo dalla trama della serie tv, che pur essendo uscita solo venerdì 12 marzo, è già diventata popolarissima. La coppia quasi perfetta racconta un futuro (molto prossimo) nel quale ogni cosa è semplice, persino la ricerca del vero amore.

Anzi, soprattutto la ricerca del vero amore: sì, perché grazie a un’intuizione della scienziata Rebecca Webb (Hanna Ware) e del suo amico e collega James (Dimitri Leonidas), nasce la rivoluzionaria MatchDna, azienda in grado di far trovare a chiunque the one, l’unico e solo vero amore.

Basta un solo piccolo capello, un piccolo compenso e via, l’abbinamento perfetto è a portata di clic. E non si parla solo di compatibilità genetica: si tratta dell’amore più puro e profondo, della persona giusta sotto tutti i punti di vista.

Una volta abbinate, quando si incontrano le due metà formano una mela che è impossibile dividere. Il richiamo verso l’altra parte è talmente forte da essere irresistibile. Ed è proprio questo il problema: non c’è scampo e qualsiasi altra situazione pregressa viene messa a repentaglio.

Nella serie tv vediamo sgretolarsi una coppia sposata, vediamo una donna perdere tutte le sue certezze. E, in primis, assistiamo a tutti i passi della gelida Rebecca, che ha creato un impero che difende anche a costo della vita degli altri.

La coppia quasi perfetta, il romanzo di John Marrs

Se la sostanza non cambia, il romanzo su cui si basa la serie è più articolato. In pratica, la serie tv Netflix non copre nessuna delle trame raccontate da Marrs.

Il libro racconta infatti l’impatto di MatchDna dieci anni dopo la sua scoperta sulla vita di cinque personaggi molto particolari: Mandy, Christopher, Jade, Nick ed Ellie.

I punti di vista sono estremamente diversi gli uni dagli altri, perché altrettanto diversi sono i personaggi che, oltre a non incontrarsi mai, vivono situazioni complesse che seguono una specifica sottotrama.

Mandy, la prima voce del libro, è una donna che ha divorziato dal marito proprio per colpa di MatchDna e che ha deciso di farsi abbinare a sua volta, per ritrovare la felicità.

Christopher è un graphic designer viziato ed egocentrico che sta inseguendo un feroce obiettivo: diventare il più grande serial killer inglese, uccidendo ben 30 donne per superare i suoi predecessori.

Jade è una ragazza introversa e stanca, che ha deciso di farsi abbinare quasi per gioco e ha scoperto che il suo vero amore abita dall’altra parte del mondo, in Australia.

Nick è un trentenne in procinto di sposarsi, che viene spinto dalla fidanzata Sally a fare il test prima del grande giorno, per scoprire che il suo abbinamento è un uomo di nome Alex.

Ellie, infine, è la donna che ha fondato MatchDna. Distaccata e lontana dai gossip, ha messo la sua carriera di fronte a qualsiasi cosa. La sua vita cambia, però, quando viene abbinata a Tim, un uomo che pare non sapere niente di lei.

La coppia quasi perfetta, differenze tra romanzo e serie tv

La serie tv targata Netflix riprende, per larghissime linee, il personaggio di Ellie. È palesemente su di lei che viene calibrata Rebecca. Tuttavia, le loro storie sono completamente differenti.

Ellie, infatti, è schiva e pur essendo scesa a compromessi moralmente discutibili per fondare MatchDna non si era mai spinta più in là. Senza fare spoiler, invece, le mani di Rebecca si rivelano sin da subito macchiate di sangue, cosa che peggiora con il passare del tempo.

Nella serie tv, inoltre, Rebecca è al centro di un’indagine, cosa che non accade nel libro, dove la polizia appare solo ed esclusivamente in relazione a Christopher e alle sue attività da serial killer.

Non compare, inoltre (almeno nella prima stagione) nessuno dei personaggi succitati. Neanche lo stesso Christopher, la cui linestory è a dir poco accattivante. Viene, infatti, abbinato a una poliziotta e cede all’amore, pur rimanendo un assassino psicotico.

C’è sicuramente un pizzico di ispirazione a Nick e Sally nei personaggi di Megan e Mark, ma anche in questo caso la storia differisce parecchio. Sempre cercando di non fare spoiler, Megan e Mark sono una coppia già sposata ed è Megan ad abbinare Mark, facendo così un grosso errore, mentre Nick e Sally agiscono in maniera abbastanza consapevole (si scoprirà poi che la seconda aveva un motivo nascosto per spingere il futuro marito a fare il test).

Dunque, più che vedere il romanzo come una fonte fedele, è bene leggerlo per completare un quadro interessante e accattivante, che mostra tutte le fragilità dell’animo umano.

Riproduzione riservata