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Galateo delle parole: 5 regole di bon ton comunicativo che dovremmo seguire ogni giorno

Le regole di bon ton comunicativo sono chiare e semplici. Il galateo ha stabilito un elenco di parole vietate e fornito una serie di consigli utili per risultare sempre educati durante le conversazioni, sia formali che informali.

Non è solo buona educazione ma molto di più, il galateo disciplina i rapporti tra persone attraverso una serie di regole da imparare. Il bon ton non coinvolge solamente il modo di vestirsi o come apparecchiare la tavola ma anche quello della comunicazione. Ecco 5 regole di bon ton comunicativo che dovremmo seguire quotidianamente.

L’educazione parte dalla famiglia e una impostazione rigida in grado di trasmettere le buone maniere può fare la differenza nel mondo degli adulti; il modo in cui comunichiamo e ci approcciamo agli altri è il nostro biglietto da visita ed è indispensabile cercare di attenersi il più possibile alle regole di bon ton.

Il galateo è fondamentale per stare in società, le regole non eccessivamente restrittive e piuttosto chiare servono per mettere tutti alla pari richiamando in modo particolare il tema del rispetto.

Le parole da dire spesso secondo il galateo

All’interno del vocabolario del Galateo ci sono alcune parole che dovremmo utilizzare quotidianamente e con più frequenza: per favore, grazie, prego e scusa. Queste formule simbolo di rispetto e gentilezza possono salvare da situazioni imbarazzanti ma possono anche aiutare a superare alcune porte.

Secondo il galateo le parole “per favore”, “grazie”, “prego” e “scusa” non hanno sesso né età, questo significa che educazione, gentilezza e rispetto devono venire prima di tutto, indipendentemente da fattori anagrafici.

Il galateo rafforza l’esigenza di chiedere e ringraziare con garbo, questo perché oggi sembra sempre più che la noncuranza e la poca pazienza vincano sulla gentilezza. Ci pensa quindi il bon ton a rimettere a posto le cose ricordando una serie di regole da seguire per vivere in un ambiente sociale piacevole e conviviale.

Le parole da evitare secondo il bon ton

Il galateo non impone solo alcune parole da utilizzare in modo adeguato e frequente ma ne bandisce l’uso di altre. Talvolta, seppur inconsapevolmente e con il tentativo di fare una carineria, si pronunciano frasi considerate non adatte dal galateo.

Assolutamente sconsigliato è l’utilizzo della parola “piacere” quando si stringe la mano di qualcuno appena conosciuto, secondo il bon ton si dovrebbe preferire la presentazione con il proprio nome e cognome. Seconda espressione bandita è “buon appetito” pronunciata prima dell’inizio di un pasto, meglio attenersi a frasi come “buona cena”.

Per esempio, nel linguaggio comune viene identificata con “colazione” il primo pasto della giornata che solitamente facciamo al bar con cappuccino e cornetto ma in realtà un invito formale a colazione indica il pranzo.

Altrettanto rilevante è la forma, quando si desidera offrire qualcosa passando una pietanza meglio evitare il termine colloquiale “vuoi?” prediligendo invece un “gradisci?”. In risposta, qualora avessimo mangiato abbastanza evitiamo di usare il gergo “sono pieno” preferendo invece l’espressione “sono sazio”.

Il bon ton si esprime in modo chiaro anche sull’utilizzo delle parole straniere, attenzione a non utilizzarle mai al plurale: oltre ad essere sbagliato grammaticalmente è anche sinonimo di cafoneria per il galateo.

Sconsigliati poi i termini “caro” o “dottore” rivolti con leggerezza a chiunque, sono ritenuti volgari e inappropriati. Altrettanto fuori luogo è l’espressione “a buon rendere” dopo aver ricevuto un regalo che non è in nessun modo da considerare uno scambio secondo il galateo.

A tavola infine, sono considerate poco eleganti le formule che accompagnano il brindisi. Il brindisi secondo il galateo vuole un semplice gesto con il calice, evitando quindi frasi quali “cin cin”, “salute” e “prosit”.

Attenzione al tono di voce

Non bastano le parole è importante anche il modo in cui vengono pronunciate; il tono di voce secondo le regole del bon ton deve essere equilibrato, evitando quindi di gridare ma anche di sussurrare. Secondo il galateo un tono di voce elevato trasmette aggressività mentre un tono di voce troppo basso potrebbe escludere dalla conversazione chi è più lontano.

Oltre al tono, secondo il galateo è importante anche il ritmo; attenzione alle pause troppo lunghe che costringono l’interlocutore ad attese sgradevoli ma è importante anche evitare una parlata troppo veloce che potrebbe causare problemi di incomprensione, o peggio incontrollati sputi involontari. 

Ascoltare è molto importante

Dare attenzione agli altri ascoltando attentamente è una delle regole più importanti del galateo; alternandosi nei turni di conversazione si possono prendere spunti dalle affermazioni degli altri che si sentiranno gratificati e apprezzati. Molti considerano complicato conversare ma in realtà è ascoltare ad essere davvero difficile; secondo le statistiche tutti amano parlare di sé o di tematiche a loro care ma è bene lasciare spazio anche agli altri interlocutori. 

Attenzione al contatto e ai gesti

Assolutamente attenzione ai gesti; noi italiani tendiamo a gesticolare molto ma secondo le regole del bon ton è importante che i movimenti siano armoniosi, eleganti e composti. Evitate di picchiettare nervosamente piedi, dita o oggetti ma anche di sistemarvi continuamente i capelli.

Tra le cose più fastidiose secondo il galateo c’è poi il toccare l’interlocutore, durante la conversazione evitate assolutamente di ricercare l’attenzione di qualcuno toccandolo.

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