tossina botulinica

Botox: tra falsi miti e verità della tossina botulinica

Se ben impiegata, la tossina botulinica (vero nome del trattamento) non rende inespressivi, anzi regala un'espressione distesa e riposata. Come ci spiegano gli esperti che utilizzano le tecniche più nuove di medicina estetica

Il botox è costellato di dubbi e preoccupazioni. Alcuni temono che renda inespressivi, altri lo confondono con i filler riempitivi, pensando che gonfi il viso e labbra. In realtà, filler e botox sono due trattamenti di medicina estetica diversi, che di conseguenza hanno finalità diverse. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza insieme ai medici che insegnano nelle scuole di medicina estetica.

Differenza tra botox e acido ialuronico

«La tossina botulinica (vero nome dell’arcinoto termine commerciale) è un farmaco, e per questo motivo è regolamentato dai più severi enti mondiali di approvazione dei farmaci. L’americana FDA ne approva l’uso in ambito estetico sin dal 2002. In Italia l’approvazione della tossina botulinica da parte dell’AIFA è del 2004 per la glabella (la ruga fra le sopracciglia ndr), e nel 2014 per quanto riguarda l’area perioculare» spiega il dottor Giorgio Astolfi, medico estetico e docente ICAMP (Scuola Internazionale di Medicina Estetica).

«Il filler di acido ialuronico, invece, è un dispositivo medico, cioè uno strumento “non farmacologico” che il medico impiega al pari di altri mezzi, come ad esempio apparecchiature, attrezzature e materiali vari».

La differenza tra i due trattamenti è sostanziale:

  • il filler con acido ialuronico riempie le rughe, e si inietta prevalentemente nella pelle;
  • la tossina botulinica, invece, si inietta nei muscoli facciali, cioè quelli che, muovendosi continuamente, generano le rughe di espressione.

«Questa è una differenza molto sintetica, in quanto i meccanismi di azione di tossina botulinica e acido ialuronico sono molto più complessi» precisa Astolfi.

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botox

Quali sono gli effetti sul viso?

Per semplificare, potremmo dire che la tossina botulinica contrasta le rughe all’origine, perché modula i movimenti dei muscoli mimici che le determinano. La pelle, increspandosi di meno, appare meno segnata dalle rughe.

L’acido ialuronico invece riduce le suddette rughe, perché riempie i “solchi” che con l’età si son formati nella pelle. In caso di rughe molto marcate, i due trattamenti possono essere associati. Di solito vengono eseguiti in due sedute distinte.

Un’altra differenza tra i due trattamenti riguarda l’ambito di applicazione. «L’acido ialuronico può essere iniettato su tutto il viso, collo e décolleté compresi. La tossina botulinica, invece, è autorizzata solo sul terzo superiore del viso, cioè l’area che va dall’attaccatura dei capelli sino all’inizio degli zigomi. Le aree inferiori del viso sono considerate off label. Cosa vuol dire? Per il momento non godono dell’autorizzazione ufficiale, ma vengono trattate sotto la responsabilità individuale del medico. Ci sono, infatti, innumerevoli studi, pubblicati su riviste autorevoli, che mostrano un uso sicuro del botulino su tutto il viso. Trattandosi però di zone off label, suggerisco di affidarsi solo a medici estetici o a chirurghi plastici di comprovata esperienza in questi trattamenti» avverte il dottor Astolfi.

tossina botulinica

La tossina botulinica è sicura?

Tra i falsi miti che gravitano attorno al botox c’è quello che faccia male. Si teme, in particolare, che il botulino renda lo sguardo inespressivo, che paralizzi il viso o che blocchi la muscolatura. «In realtà, parlare di “blocco o paralisi” della mimica facciale è eccessivo, perché la tossina botulinica autorizzata in medicina estetica deve rispettare determinate quantità. Nella pratica, si iniettano dosi minime, necessarie ad allentare la contrazione dei muscoli, anziché bloccarla del tutto» spiega la dottoressa Maria Cristina D’Aloiso, medico estetico e docente alla scuola Valet e membro del comitato scientifico della SIES (Società Italiana di Medicina e chirurgia Estetica).

«Pertanto, dopo il trattamento con il botulino si conserva la propria espressione, con la differenza di sembrare più rilassati. Venendo meno la contrattura della fronte – che spesso è involontaria – il volto diventa più disteso, e ne beneficia l’aspetto più giovane» prosegue la dottoressa D’Aloiso.

Sarebbe questo il segreto del “ringiovanimento” dato dalla tossina botulinica: sembrare più freschi e riposati, senza traccia di quelle contratture che fanno sembrare arrabbiati pur non essendolo.

«Il termine corretto dell’azione della tossina botulinica sul viso è “neuromodulazione estetica“, poiché questo farmaco modula, cioè controlla la forza del muscolo. Da questo punto di vista, il trattamento può essere definito “farmaco-dipendente” oppure “operatore-dipendente“: dipende cioè dalla quantità e dalla mano di chi inietta il farmaco. Per questo è bene affidarsi solo a medici autorizzati all’uso del botulino» specifica la dottoressa D’Aloiso.

Tempi e durata della tossina botulinica

Gli effetti della tossina botulinica sono completamente reversibili e durano dai 4 ai 6 mesi. Questo vuol dire che si torna esattamente come prima. E, se lo si desidera, ci si può nuovamente sottoporre al trattamento.

Ogni quanto ripetere le iniezioni di botulino? «Mai prima di 4 mesi dall’ultima seduta, per motivi inerenti il funzionamento del farmaco che – ripetiamo – è sicuro, ma deve seguire un suo protocollo» risponde Astolfi.

I farmaci con botulino sono tutti uguali? «No, ci sono varie formulazioni da diluire con la soluzione fisiologica, di recente è stata introdotta una versione liquida pronta all’uso.

E poi c’è un tipo di tossina botulinica pura, cioè composta dal solo principio attivo. Rispetto alle altre formule, è priva delle proteine accessorie, che si solito vengono aggiunte per proteggere la molecola. In realtà, è stato studiato che questi eccipienti non sono indispensabili, anzi in alcuni casi potrebbero sviluppare resistenze, rendendo il trattamento con tossina botulinica meno evidente. Per questo motivo, è bene informarsi sui farmaci utilizzati dal proprio medico estetico» spiega la dottoressa.

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Cosa sapere prima di un trattamento con tossina botulinica

Nei trattamenti di medicina estetica la sicurezza è d’obbligo, ancor più quando si tratta di farmaci, anche quando essi sono sicuri. «Innanzitutto, è bene chiarire che solo i medici sono autorizzati all’uso della tossina botulinica, e solo coloro che hanno seguito i corsi di formazione specifici sul trattamento» avverte la dottoressa D’Aloiso.

Come individuare i medici idonei al trattamento con tossina botulinica? «In Italia ci sono diverse associazioni a cui chiedere informazioni, la più famosa è la AITEB (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino), ma la maggior parte delle scuole di medicina estetica rilascia i certificati sull’uso della tossina botulinica. E, in genere, basta farsi un giro su Internet o sui social per leggere il CV del medico» conclude la dottoressa D’Aloiso.

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