Come pulire e smacchiare il materasso

  • 27 06 2022

1/4 – Introduzione

La pulizia periodica del materasso è indispensabile per un riposo salutare e prevenire le allergie. Infatti, sul letto tendono ad accumularsi polvere, capelli, pelle, residui organici e altro genere di sporcizia che potrebbero portare alla formazione di acari e parassiti, con conseguenze negative sulla qualità del sonno e il benessere della persona. Motivo per cui è importante cambiare spesso le lenzuola, utilizzare un coprimaterasso da lavare almeno una volta ogni due o tre mesi e procedere all’igienizzazione del materasso uno o due volte l’anno.

Ecco dei consigli su come pulire il materasso senza rovinare il rivestimento o la struttura interna.

2/4 – Come pulire il materasso

Se il materasso è sfoderabile prima di procedere a qualsiasi altra operazione è bene togliere la fodera e lavarla in lavatrice. La fase successiva consiste nel passare l’aspirapolvere su tutta la superficie, utilizzando la spazzola e il beccuccio piccolo per le bordature perimetrali, dove si accumula la polvere e altri genere di residui.

Se si dispone di una scopa a vapore si può sfruttare per igienizzare il materasso prima di metterlo ad arieggiare per qualche ora davanti alla finestra aperta della stanza o in una zona esterna della casa durante il periodo estivo.

3/4 – Come lavare il materasso

Per sanificare in modo approfondito il materasso la soluzione migliore è di lavarlo accuratamente e in modo delicato con del bicarbonato di sodio, che ha un elevato potere smacchiante. A tal fine è necessario sciogliere un paio di cucchiai di bicarbonato in un contenitore con circa un litro di acqua calda, bagnare un panno, strizzarlo bene e strofinarlo sul materasso, insistendo sui bordi e la zona perimetrale.

Dopo avere ripetuto più volte l’operazione, si può mettere il materasso ad asciugare evitando la luce diretta del sole.

4/4 – Come smacchiare il materasso

In presenza di macchie causate da sudore, pipì di bambino/a o di cibo per eliminarle si possono trattare con l’acqua ossigenata, tamponandola sulla parte interessata e lasciando agire per qualche minuto prima di sciacquarla con un panno umido.

In caso di pipì non ancora asciutta si può assorbire con della carta per poi strofinare sull’alone un panno con dell’acqua ossigenata. In alternativa, si può cospargere sull’alone del bicarbonato, inumidire leggermente e lasciare in posa per dieci minuti per poi rimuovere tutto con l’aspirapolvere.

Quest’ultimo sistema di pulizia è indicato anche per combattere muffe e cattivi odori.

Riproduzione riservata