Come recuperare l’acqua piovana

1/7 – Introduzione

Durante l’autunno e l’inverno si intensificano enormemente le precipitazioni. Le piogge sono al tempo stesso un bene e una potenziale calamità. Sono tante le regioni italiane che soffrono la siccità estiva. Riempire i bacini nella stagione fredda è dunque positivo per affrontare la carenza d’acqua. Ma sono tanti anche i territori a rischio idrogeologico. È sempre importante poter affrontare la situazione, anche per ridurre gli sprechi. Noi possiamo fare altrettanto per i nostri bisogni quotidiani, raccogliendo l’acqua piovana. Ma come recuperare quest’acqua, e soprattutto che uso possiamo farne?

2/7 Occorrente

  • Serbatoio
  • Utensili per la costruzione dell’impianto
  • Bottiglie di plastica
  • Taglierino
  • Colla a caldo (o altro isolante)
  • Vasca di raccolta senza coperchio
  • Zanzariere

3/7 – Costruire un impianto di raccolta

Cominciamo col dire che l’acqua piovana non è potabile. Non è adatta per dissetarsi, ma si può usare in altri modi. Si può bagnare il giardino, lavare l’auto o, con opportuno filtraggio, anche la casa. L’uso per irrigazione è certamente il più vantaggioso. Per recuperare l’acqua piovana dovremo munirci dei giusti strumenti. Il metodo più sicuro ed efficace è l’impianto per acqua piovana. Questo si può costruire con il fai-da-te, attraverso un tutorial dettagliato disponibile a questo link. Il serbatoio si potrà successivamente collegare anche ai pluviali delle grondaie. In questo modo non perderemo neppure una goccia di acqua piovana.

4/7 – Usare delle semplici bottiglie

Ma esistono chiaramente dei metodi più immediati per recuperare un po’ d’acqua piovana. Stiamo parlando delle semplici bottiglie di plastica. È chiaro che in questo modo potremo immagazzinare solo una piccola quantità d’acqua alla volta. Tuttavia con una bottiglia piena possiamo innaffiare le nostre piante di casa. Tutto ciò che dovremo fare è tagliare la parte superiore di una bottiglia da due litri. Capovolgiamola e infiliamola nella parte inferiore, come fosse una sorta di imbuto. Possiamo fissare le due parti con un po’ di colla a caldo. Riponiamo le bottiglie di raccolta in balcone o in un altro luogo ben esposto alle precipitazioni.

5/7 – Adottare una vasca o un serbatoio scoperto

Lo stesso principio si può applicare ad un serbatoio più largo e profondo. In questo caso, però, ci limiteremo a togliere il coperchio superiore. Dovremmo, in sostanza, procurarci una sorta di vasca di raccolta. Copriamo quindi la superficie con un telo che non impedisca il passaggio dell’acqua, ma solo dei detriti. Possiamo risolvere il problema utilizzando una zanzariera. In questo modo potremo recuperare l’acqua piovana senza residui di terra, fogliame o insetti. Il recupero dell’acqua sarà lento. Ma grazie alle forti piogge invernali potremo averne una bella quantità in pochi giorni. Per la raccolta, togliamo la zanzariera e usiamo un secchiello o una brocca.

6/7 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=l6v6ro_QKOw

7/7 Consigli

  • Un dispositivo per il filtraggio dell’acqua può rendere l’acqua piovana adatta al bucato e anche a piatti e posate.
Riproduzione riservata