Decluttering e vecchi ricordi: come si sceglie cosa tenere e cosa buttare?

Decluttering e vecchi ricordi: come si sceglie cosa tenere e cosa buttare?

Quando si parla di decluttering e vecchi ricordi è difficile scegliere cosa tenere e cosa buttare: una breve guida per non sbagliare.

Oggetti che non servono più, regali che non ti sono piaciuti o qualcosa legato a tempi felici: è arrivato il momento di fare decluttering con i vecchi ricordi. Una casa invasa da oggetti superflui infatti oltre a lasciare poco spazio è caratterizzata da disordine e provoca, in chi ci vive, stati d’ansia e nervosismo. Un luogo ordinato, in cui tutto è utile e nulle è superfluo invece è un buon punto di partenza per vivere meglio, ritrovando il giusto equilibrio.  

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Cos’è il decluttering

In italiano la parola decluttering significa letteralmente “riordinare” e fa riferimento a una tecnica che ci spinge a eliminare dalla vita il superfluo. Si tratta di una filosofia che ha conquistato i paesi anglosassoni e che da qualche anno ha preso piede anche in Italia. Merito di Marie Kondo che ha scritto il libro “Il magico potere del riordino: Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita” conquistando milioni di lettori.

La parte più difficile del metodo? Scegliere cosa tenere e cosa invece buttare.

Decluttering: non sprecare

Attenzione però con il termine “buttare” non si intende gettare nell’immondizia, a meno che gli oggetti non siano totalmente rovinati. In caso contrario tutto ciò che scarterai potrai donarlo ai più bisognosi, agli amici oppure venderlo. Esistono infatti moltissime app che ci aiutano non solo a vendere i vestiti che non mettiamo più (guadagnando soldi), ma anche ad aiutare con il decluttering i più bisognosi.

Lo scopo del decluttering, infatti, è duplice. Da un lato consente di eliminare tutto ciò che è superfluo, diminuendo quindi il rischio di accumulare oggetti che poi non userai e andranno quindi sprecate; continuare ad acquistare senza sapere cosa già si possiede, in effetti, è un grande spreco di soldi. Dall’altro lato questo metodo consente di ottenere un’atmosfera migliore in casa, più ordinata.

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Perché è importante fare decluttering

Fare decluttering è molto importante per liberare la tua casa (e non solo) da tutto ciò che la ingombra inutilmente. Inoltre, grazie a questo metodo, si intraprende la strada verso uno stile di vita sostenibile: non acquistare il superfluo, riciclare o riutilizzare quanto già si ha in casa senza dover acquistare qualcosa di nuovo, sono tutti modi per rispettare l’ambiente e disincentivare la sovraproduzione di merci. Inoltre, grazie al decluttering, si evitano gli sprechi e si può fare una buona azione, donando quanto scartiamo (in buono stato, si intende) a chi ne ha bisogno. 

I benefici del decluttering

Il decluttering ha notevoli benefici non solo sull’ambiente che ti circonda, ma anche sulla tua mente. Ridurre il disordine della tua casa ti consentirà di tenerla più facilmente pulita. Inoltre, tra i benefici di questa pratica, ci sono un ritrovato buonumore, riduzione dello stress e una sensazione di benessere generale. L’ordine, poi, stimola la creatività e anche la produttività, come dimostrano alcuni studi scientifici. Non dovendo passare intere giornate a rimettere in ordine, potrai dedicare più momenti del tempo libero a te stessa e alle tue passioni. Liberarsi degli oggetti del passato, infine, ha degli influssi positivi sulla mente: ti consente di concentrarti di più su te stessa, sul presente, senza continuamente pensare al tempo trascorso.  

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Come scegliere cosa tenere e cosa buttare

Il decluttering ci spinge a liberarci del superfluo dunque a eliminare tutto ciò che non ci serve per fare “spazio” non solo in casa, ma anche dentro di noi. Come scegliere cosa tenere e cosa invece buttare? Un aiuto arriva da alcune domande che ti puoi porre ogni volta che scegli di seguire l’esempio di Marie Kondo, scrittrice e consulente esperta ne riordino giapponese, famosa in tutto il mondo. Ora non ti resta che guardare il vecchio ricordo che hai di fronte e rispondere a questi quesiti.

Ho utilizzato questa cosa nei mesi scorsi?

Sembra una domanda banale, in realtà ti spinge a mettere a fuoco la reale utilità dell’oggetto. Se l’hai utilizzato negli ultimi mesi vuol dire che ti serve davvero, in caso contrario è arrivato il momento di pensare di buttarlo.

Lo userò nei prossimi mesi?

Se si tratta di un qualcosa che utilizzi periodicamente potresti pensare di tenerlo. Se invece sai perfettamente che rimarrà nascosto nel tuo armadio ancora per anni dovresti considerare l’idea di toglierlo per fare spazio ad altro.

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Mi dà gioia?

Il decluttering è legato non solo allo spazio, ma anche al “valore affettivo” degli oggetti. Se qualcosa ti provoca un’emozione positiva, regalandoti gioia, non dovresti pensare di eliminarla. Ciò che conta infatti non è solo l’utilità, ma anche come ci fanno sentire determinati oggetti, magari legati a ricordi importanti.

Posso riparare questo oggetto?

A volte teniamo nell’armadio oggetti che sono ormai rotti e inutilizzabili, ma che magari ci ricordano qualcosa di particolare, come un momento felice o una persona. Attenzione però: anche se quello che stringi fra le mani ti dà gioia, se è rovinato oppure rotto dovrai passare all’azione e sistemarlo. Ammassare ricordi che hanno bisogno di essere riparati e lasciarli uno sopra all’altro a ricoprirsi di polvere non serve a nulla.

Se dovessi cambiare casa lo porterei con me?

Pensa a un ipotetico trasloco e a una casa molto più piccola: porteresti l’oggetto che hai in mano con te? La risposta ti farà prendere la decisione giusta.

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Voglio tenere questa cosa per affetto o per dovere?

Spesso capita che ci ritroviamo a tenere e conservare oggetti che magari non ci piacciono o non ci provocano particolari emozioni, ma lo facciamo solo per “dovere”. Un esempio? Tante mamme non riescono, dopo anni che i figli sono cresciuti, a dare via bavette o vestitini. L’idea è che togliere dall’armadio quegli oggetti possa rappresentare una sorta di “tradimento”, come se si volesse dimenticare quel momento felice. In realtà le nostre emozioni e i bei ricordi non sono legati direttamente agli oggetti. Potresti ad esempio fare una selezione, tenendo solo alcuni pezzi e fotografando gli altri. Lo stesso discorso vale per i regali che non ci piacciono, ma che magari abbiamo ricevuto dalla nonna o dalla zia a cui vogliamo molto bene. In questo caso è inutile tenere qualcosa che non ci piace, ma è meglio regalarlo o donarlo, per dargli un’altra vita, magari migliore.

Questa cosa è nel posto giusto?

Il disordine spesso è causato semplicemente dall’incapacità di collocare nel posto giusto gli oggetti. A volte infatti non è necessario decidere se buttare o meno qualcosa, basta semplicemente metterla al suo posto.

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