Il ferro battuto è un materiale che è tornato di gran moda negli ultimi anni. Decisamente vintage e rétro, si presta tra l’altro benissimo per molte realizzazioni ideali per rendere ancora più raffinato il design dell’arredamento di un’abitazione. Ringhiere, corrimano e inferriate, sono alcuni esempi di queste opere che donano un tocco di classe alla casa. Detto ciò, va altresì aggiunto che pitturare il ferro battuto non è affatto semplice e solo esperti artigiani riescono a farlo. Se tuttavia siete amanti del fai da te, ecco una guida con alcuni utili consigli su come ottimizzare il risultato.

Occorrente

  • Attrezzi vari
  • Prodotti per il ferro

Carteggiare la superficie del ferro

Pitturare il ferro battuto aiuta a proteggere questo materiale dall’usura del tempo e dalla ruggine, ma allo stesso modo conferisce alla struttura un aspetto migliore indipendentemente se si opta per una finitura lucida o satinata. Premesso ciò, a volte basta pulire attentamente il ferro battuto e tinteggiarlo ex novo per restituirgli il classico effetto che lo contraddistingue. Fatta quest’altra premessa, per eseguire correttamente il lavoro è necessario carteggiare la superficie prima con della tela abrasiva a grana doppia (sgrossatura) e poi con quella sottile (lucidatura). Fatto ciò si può procedere come descritto nei passi successivi della presente guida.

Applicare la vernice antiruggine

Arrivati a questo punto, bisogna dedicarsi alla vernice antiruggine. Il ferro battuto infatti specie se si tratta di quello esposto alle intemperie come ad esempio divanetti e poltrone rischia proprio di arrugginirsi e talvolta persino sgretolarsi come la farina. Premesso ciò, utilizzando un pennello di buona qualità e che non perda setole durante il lavoro, si può applicare la suddetta vernice antiruggine in almeno un paio di passate e prestando particolare attenzione a distribuire uniformemente il prezioso prodotto su fregi, modanature ed eventuali riccioli questi ultimi tra l’altro tipici proprio del ferro battuto.

A margine va altresì aggiunto che sul mercato sono disponibili anche prodotti antiruggine già colorati, e che possono ritornare utili per pitturare questo materiale per chi ha poco tempo a disposizione per eseguire la suddetta fase preliminare.

Stendere accuratamente la vernice finale

Dopo aver atteso l’essiccazione dell’antiruggine, si può procedere con il lavoro stendendo accuratamente la vernice del colore scelto per pitturare il ferro battuto. Generalmente per tale tipologia di manufatti si utilizza dello smalto acrilico che può essere sia lucido che satinato. In quest’ultimo caso se la struttura deve essere esposta in un ambiente rustico è l’ideale per ottimizzare il risultato. A margine va altresì aggiunto che una volta completata la pitturazione (con una o due passate di vernice), è opportuno strofinare del talco sul ferro battuto quando si è quasi del tutto asciugato. Tale accorgimento permette di levigare la superficie eliminando le tipiche bollature e nel contempo in grado di renderla liscia e setosa.

Creare l’effetto legno sul ferro battuto

Da come si evince in base a quanto descritto nei passi precedenti della guida pitturare il ferro battuto non è affatto difficile. Inoltre è importante sapere che la medesima procedura può essere ottimizzata con l’adozione di alcuni trucchi che sono in grado di personalizzare ulteriormente il manufatto in oggetto.

A tale proposito un esempio consiste nel renderlo ad effetto legno utilizzando del comune aceto bianco. Nello specifico si tratta di applicarlo su varie parti del ferro battuto prima che la vernice si essicchi del tutto. Utilizzando in questo caso un pennello sottilissimo (come quello per dipingere i quadri) si possono creare striature e nodi tipici proprio del legno.