Come ravvivare il colore dei capi scuri

1/8 – Introduzione

Indossando abbigliamento di colore blu e nero si riesce a snellire la figura, rivelando un aspetto elegante, raffinato e curato. I capi di questo tipo, inoltre, non temono lo scorrere del tempo, tanto da poter essere sfoggiati stagione dopo stagione senza passare mai di moda. Quando si lava un tessuto scuro, però, si assiste anche ad una perdita di colore, che fa assumere all’acqua una strana nuance violacea. Lavaggio dopo lavaggio, felpe, maglie, jeans, giacche e persino i tubini di haute couture appaiono sbiaditi, rivelando una sgradevole tendenza al grigio. Nei passi di questa guida vedremo assieme come ravvivare il colore dei capi scuri, quali materiali impiegare e quali stoffe sono più sensibili ai trattamenti. Le soluzioni proposte sono di facile esecuzione e presentano un costo irrisorio.

2/8 Occorrente

  • Tintura per tessuti
  • 270-280 grammi di sale da cucina
  • Detersivo
  • 250 ml di aceto di vino bianco
  • The nero
  • Birra

3/8 – Valutare il tipo di tessuto

Come premesso, è importante considerare il tessuto di partenza, perché alcuni di essi non si prestano affatto ai trattamenti riparatori. Poliestere ed elastan, ad esempio, non possono essere trattati con i coloranti, di nessun tipo, poiché tendono a non impregnarsi. La prima cosa da fare, dunque, è cercare l’etichetta presente all’interno del capo, leggere attentamente le indicazioni (comprese quelle riguardo la tolleranza alle alte temperature) e valutare la compatibilità con le tinture acquistate. In genere, cotone, seta, lino, nylon, ramia e viscosa non presentano particolari problemi e possono essere ravvivati. Prestate inoltre attenzione ai capi d’alta moda, come quelli da cerimonia, che non vanno assolutamente trattati in ambito casalingo, poiché realizzati con diversi filati. Procedere su questi vestiti potrebbe rovinarli del tutto ed il danno arrecato potrebbe essere irreversibile.

4/8 – Preparare la tintura

Riempite il lavabo con acqua calda (i risultati migliori si ottengono a 60 gradi) e sciogliete al suo interno tutta la tintura. Mescolate per qualche minuto, in modo che soluto e solvente si miscelino per benino, quindi aggiungete 20 grammi di detersivo per bucato. L’impiego di quest’ultimo è necessario a garantire l’assorbimento dei pigmenti. Se intendete tingere capi in cotone, lino e viscosa, addizionate all’intruglio anche del sale da cucina, che servirà a rendere la colorazione più intensa. Se invece intendete ravvivare lana e nylon, al posto del sale aggiungete dell’aceto di vino bianco. A questa soluzione, che ad alcuni può apparire non ecologica, aggiungiamo due varianti green: in sostituzione del colorante artificiale, impiegate un bicchiere di the nero in foglie (o un’intera confezione da 20 filtri) e 40 grammi di sale. La seconda alternativa è invece una speciale mistura, ottenuta mescolando 100 ml di aceto e 100 ml di birra. Il vantaggio delle varianti ecologiche è che sono molto economiche, oltre che atossiche ed ipoallergeniche.

5/8 – Immergere il capo

Preparata la soluzione, immergetevi il capo e tenetelo al suo interno per 60 minuti. Tale tempistica va rispettata sia per colorazioni classiche per le varianti a base di the o di birra. Durante tutto questo lasso di tempo, girate la miscela e premete il tessuto verso il fondo, così da facilitare la cattura dei pigmenti da parte delle fibre. Prestate attenzione anche alla temperatura dell’acqua, che deve mantenersi costante il più possibile. Per tale ragione, chi non vive in un ambiente climatizzato, esegua il lavoro durante la sola stagione estiva. Totalmente sconsigliato è l’uso di acqua fredda, poiché questa impedirebbe il fissaggio dei pigmenti e causerebbe la formazione di sgradevoli sfumature.

6/8 – Sciacquare ed asciugare

Passata un’oretta, tirate fuori il tessuto, gettate via l’acqua sporca e sciacquatelo con acqua pulita. Questo procedimento eliminerà il colore in eccesso, quello che non si è fissato e che, se rimanesse sul capo, si trasferirebbe sulla vostra pelle al primo utilizzo. A questo primo risciacquo può seguirne un secondo, dopo il quale si dovrà impiegare del sapone delicato. Quando la detersione sarà completa, bisognerà eseguire il fissaggio finale, asciugando e stirando il capo. L’asciugatura si può compiere sia al sole che nell’asciugatrice tuttavia, se scegliete di stendere all’aperto, esponete il vestito solo dopo averlo capovolto. In questo modo proteggerete i tessuti dall’azione dannosa dei raggi solari, che facilitano lo scolorimento. Va inoltre ricordato che, se per alcune nuance è possibile ravvivare con le sole soluzioni green, nei casi di colorazioni particolari è bene acquistare prodotti dalle sfumature precise. Situazioni di questo tipo si manifestano ad esempio con alcune gradazioni di viola, come nel caso del violetto di cobalto e del violetto di manganese.

7/8 Guarda il video

8/8 Consigli

  • Utilizzate tinture certificate e di buona qualità
  • Alcuni prodotti consentono la colorazione anche in lavatrice
  • Si possono tingere i capi anche con frutta e verdura, ma i colori saranno meno duraturi

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata