Come riconoscere la vera ambra

1/6 – Introduzione

Siete appassionati di antiche rocce, minerali, resine esistenti sulla terra fin dai tempi dei dinosauri? Se questa è la vostra passione, all’interno di questa guida, vi verrà spiegato come riconoscere la vera ambra. L’ambra si divide in due tipi, che si differenziano a seconda del colore e della loro provenienza: esiste, infatti, l’ambra gialla e l’ambra grigia, ma quest’ultima ha un’origine completamente diversa, essendo una sostanza proveniente dalla secrezione dell’intestino dei capodogli, normalmente utilizzata in profumeria. Vediamo quindi come procedere.

2/6 Occorrente

  • un panno di lana
  • un accendino
  • un bicchiere d’acqua
  • 5 cucchiaini di sale
  • olfatto

3/6 – Tipologie

Come prima cosa, la vera ambra invece è di origine vegetale ed è quella comunemente utilizzata in campo orafo, corrispondente a diverse sfumature di colori: gialla, verde, blu, bianca, rossa e bruna. I tipi più conosciuti sono quella gialla e quella rossa. L’ambra gialla si estrae in Messico e rappresenta il 15% dell’estrazione totale del paese sud americano, in quanto ne vengono prodotti circa 150 kg l’anno, l’ambra rossa invece proviene dal Mar Baltico e ne vengono estratte ben 600 tonnellate all’anno. I metodi per riconoscerla, sono davvero tanti, ma il più comune è quello di prendere un panno di lana e strofinarlo energicamente: se l’ambra è vera, attirerà a sé qualsiasi oggetto grazie all’energia elettrostatica.

4/6 – Prova di autenticità

Tuttavia, bisogna fare attenzione a non confondere l’ambra con il copale, pur essendo molto simile. Il copale è una resina vegetale sub-fossile, e si tratta di una resina che non è ancora diventata ambra, praticamente una sorta di ambra che non ha raggiunto il suo grado di maturazione. Un altro metodo per riconoscerla, è la prova di galleggiamento. L’ambra, infatti, immersa in un bicchiere d’acqua galleggia, a differenza di ambra contraffatta (sintetica) che affonderebbe. In ogni caso, i metodi più efficaci per riconoscere un’ambra senza ombra di dubbio sono: la prova del calore, la prova della solubilità e la prova della luce UV.

5/6 – Gradevole profumo

Se scaldate l’ambra con una fiamma viva, non annerirà, ma diventerà rovente e sprigionerà un gradevole profumo, mentre se la inumidite con un po’ d’acetone, non avrà alcuna reazione, a differenza invece del copale che diventerebbe viscoso. Infine, se esposta a luce UV, l’ambra assume un aspetto fluorescente tipico dell’ambra autentica. Purtroppo, in campo orafo, è molto facile contraffarla con materiali solitamente sintetici che visivamente si avvicinano molto all’originale, ma con gli accorgimenti appena citati la si può riconoscere molto facilmente.

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