1/5 – Introduzione
La vite è una pianta formata da tanti tralci e per tenerla alzata ha bisogno di sostegni. I frutti formano dei grappoli d’uva rossa o bianca; essi sono buonissimi da mangiare. Dai frutti si ottiene una bevanda abbastanza gustosa: il vino. Il fusto della vite sembra fragile, ma in realtà è molto forte. Molte sono le malattie che possono colpirla; leggendo questa guida si possono avere delle indicazioni su come è possibile eseguire trattamenti antiparassitari per i vigneti.
2/5 Occorrente
- antiparassitario
- nebulizzatore o spruzzino
3/5 – La coltivazione
Le cure verso la vite cominciano nel momento in cui si decide di iniziare la coltivazione. Le piantine, a fine gennaio, vanno messe in un terreno rimosso e fertilizzato con concime stallatico maturo. Durante la crescita e l’intero ciclo vitale della vite si devono eseguire circa 3 innaffiature settimanali nel periodo estivo e nessuna nel periodo invernale. Bisogna potare tutti i tralci malformi oppure che presentano delle infezioni. Il terrreno sottostante la vite deve essere pulito da eventuali erbacce. La salute della pianta dipende da una buona concimazione e dalla prevenzione verso le malattie che affliggono la vite.
4/5 – Le sostanze
Per proteggere oppure curare il vigneto dagli attacchi parassitari si hanno a disposizione numerose sostanze che però provocano l’inquinamento ambientale. Le malattie possono essere di vario tipo e si concentrano in particolari periodi dell’anno. Durante la fase di riposo vegetativo le malattie vengono causate dalle cocciniglie e si ha la caduta delle foglie. Quando si accerta la presenza di questo parassita bisogna intervenire utilizzando l’olio bianco prima che le gemme si ingrossano. Durante la potatura si deve verificare la presenza del Bostrico della vite; in caso positivo va trattarlo con il fuoco.
5/5 – Le malattie
Durante la ripresa vegetativa le malattie sono: la Noctua pronuba e Noctua fimbriata. Infatti, nei mesi di aprile e giugno, in caso di tali malattie, le gemme vengono attaccate dalle larve. Si deve intervenire su di esse con liquidi a base di “piretroide” oppure con esche avvelenate con “methomyl”. La fase degli abbozzi fogliari è quella in cui compaiono le prime foglioline; queste ultime possono essere colpite dalla “Escariosi” e dalla “Eriofide”. È un fungo che provoca lesioni; in questo caso sono fondamentali le misure precauzionali come potatura, eliminazione delle infezioni ecc. Inoltre, si deve effettuare un intervento con lo zolfo polverulento. Poi, si ha la fase delle foglie distese e si possono riscontrare le malattie causate da: “noctua pronuba”, “noctua fimbriata”, “ragnetto giallo”, ecc.