Idee per il ricamo a punto indietro

1/6 – Introduzione

L’arte del ricamo non ha mai smesso di affascinare adulti e piccini, tanto che la creazione di manufatti a tema non accenna a diminuire. Le creative di tutto il mondo producono infatti raffinati copriletto, sfiziose coperte, bomboniere, sacchetti e persino delicate tovaglie, da vendere, regalare o tramandare ai propri cari. Ogni capo ricamato acquista col tempo un notevole valore di mercato, che si fa importante qualora venga eseguito con maestria e filati pregiati. Per la realizzazione degli intricati decori, tuttavia, è necessario padroneggiare bene questa nobile arte e conoscere a fondo i punti erba, catenella, spaccato, pieno ed indietro. All’interno della nostra guida ci soffermeremo proprio sul punto indietro, che è anche il più semplice e lineare, ed analizzeremo assieme svariate idee per utilizzarlo al meglio.

2/6 – Bavette per neonato

Ricamare a punto indietro è semplicissimo: si disegna una figura sul tessuto da lavorare, si inserisce l’ago in un punto qualsiasi del tratteggio, lo si fa scorrere sotto e lo si fa riemergere 5-6 millimetri dopo. L’ago viene quindi reinserito all’interno della stoffa, in un punto adiacente a quello iniziale, per poi farlo riemergere poco più avanti. In questo modo si crea dapprima un tratteggio discontinuo, che si converte poi in una linea pulita. La semplicità di questa lavorazione ne fa un must per la realizzazione dei bordi nei ricami più complessi. Se ad esempio si vuole creare una bavetta personalizzata per neonato, si può usare il punto indietro per ricamare il nome e per descrivere i contorni degli ulteriori decori. Questi, poi, possono essere ulteriormente abbelliti con punti catenella e colmati con punti pieni.

3/6 – Cuscini animaleschi per bambini

I bambini, si sa, vivono di grande immaginazione, che consente loro di godere a pieno di ogni sfumatura della vita. Divertirli è semplice, basta una battuta, un giochino o la compagnia di un coetaneo ma, le mamme che vogliono stupire, possono osare di più. Trasformare dei comuni cuscini in compagni di gioco è infatti molto semplice: disegnate sul tessuto ben teso la faccia di un animale, evitando però di perdervi troppo nei dettagli. Ricalcate queste linee con il punto indietro e riponete l’oggetto finito nella camera del bambino. Per ottenere un bel gattino basta disegnare tre vibrisse a sinistra, tre a destra, due cerchietti al centro ed un trattino in basso. Per realizzare un carinissimo maialino, invece, è sufficiente tracciare occhi e bocca, per poi ricamare le orecchie sui margini superiori.

4/6 – Asciugamani e vestiti personalizzati

Ebbene sì, il punto indietro è ottimo per marchiare col proprio nome qualsiasi tipo di tessuto. Grazie ad esso si possono quindi personalizzare asciugamani ma anche capi d’abbigliamento, che non temeranno d’essere confusi nè smarriti. In genere, il “marchio” va ricamato in modo discreto, in un angolino, ma nulla vieta di realizzare scritte con grossi caratteri. Possono inoltre essere impiegati filati di colori dissimili, così da creare, ad esempio, un disegno rainbow o uno che gioca sulle numerose sfumature di un medesimo colore.

5/6 – Bomboniere low-cost

In tempi di crisi, le creazioni fatte a mano diventano l’unica scelta possibile per molte coppie in procinto di convolare a nozze. Acquistando pacchi di veli in merceria, è possibile ricamarli e ricavarne graziose bomboniere da donare agli ospiti. Nonostante il lavoro appaia lungo e faticoso, il punto indietro si esegue con strabiliante rapidità ed è quindi l’ideale in casi come questo. Un’idea carina è quella di ricamare il nome degli sposi, le sagome delle fedi o quelle di due cuori. Lo stesso tipo di decoro si può eseguire anche su sacchetti di confetti da donare in altre occasioni speciali, quali comunioni, battesimi, lauree, diciottesimi e così via. Le bomboniere così ottenute saranno uniche, originali ed assolutamente low-cost.

6/6 – Tovaglie della festa

Il punto indietro, come dimostrato, è adatto anche alle mani di un neofita e consente sempre la realizzazione di capi raffinati. Per impiegarlo al meglio, lo si può sfruttare nell’abbellimento delle tovaglie della festa, ricamando date/nomi e convertendo un qualsivoglia accadimento in un evento speciale. Se ciò non fosse sufficiente, si possono delineare poi simboli ed immagini. Così da convertire un comune pezzo di stoffa in un qualcosa di commemorativo e festoso. Ricamando campane e colombe si può realizzare una tovaglia pasquale, optando per abeti, renne e pacchetti colorati si ottiene invece una sfiziosa tovaglia natalizia. E se venissero ricamati i personaggi delle fiabe? Ecco che verrebbe fuori una bellissima tovaglia per il compleanno dei più piccoli, che li renderebbe felici in un battibaleno!

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