Jazz Jennings: storia di un’adolescente transgender

La 14enne Jazz Jennings ha raccontato al Daily Mail il suo percorso per diventare transgender, iniziato quando aveva solo tre anni

Jazz Jennings adolescente transgender

Fin dall’età di tre anni sapeva che sarebbe diventato una ragazza e oggi, a quattordici, è uno dei volti più noti della lotta contro la discriminazione verso i transgender.

Parliamo di Jazz Jeggins, adolescente della Florida, che ha assunto una cruciale importanza per portare avanti i diritti dei transgender, infatti ha scritto un libro e gestisce un ente di beneficenza nato per questo scopo. 

Jazz (nome d’arte), ha iniziato a capire di essere “diversa” già da quando aveva tre anni e correggeva sua madre dicendo che non era un “bravo bambino” ma una “brava bambina”. Ha raccontato al Daily Mail:

Ho sempre saputo di essere una ragazza, fin da quando ero piccolissima. Ora vado al liceo e vorrei tanto uscire con qualche ragazzo ma la mia famiglia ha paura che possano prendersi il gioco di me e farmi soffrire. Credo che aspetterò di andare al college e intanto mi concentrerò sullo studio.

La famiglia di Jazz è stata sempre comprensiva e ha appoggiato le scelte della figlia anche se all’inizio, come ha raccontato sua madre, è stato uno shock:

A volte piango ancora per la perdita dell’idea di mio figlio ma ho con me una ragazza splendida e Jazz sa di essere speciale per noi

La più giovane transgender del mondo ha raccontato che il percorso di perdita dell’identità maschile è stato difficoltoso per le reazioni della gente ma non per lei, che ha sempre saputo chi era e chi voleva essere. A 7 anni un medico le indicò due bambole, una maschile e una femminile, chiedendosi in quale si rivedesse e lei indicò senza indugio la seconda, confermando la sua identità femminile:

Ho inziato subito a vesitirmi da bambina, facendomi crescere i capelli e portando orecchini. Ero però terrorizzata che mi cambiasse la voce e mi crescesse la barba così a 11 anni ho iniziato ad assumere ormoni per bloccare la produzione di testosterone, una cura reversibile che però non intendo interrompere: mi sento troppo bene come ragazza!

Nonostante la sua sicurezza, Jazz ha passato anche momenti difficili. A scuola non le era permesso usare il bagno delle ragazze, nessuno voleva sedersi con lei a mensa e subiva pesanti prese in giro. Contemporaneamente però sono iniziati ad arrivare i messaggi di solidarietà del mondo tramite il web e oggi Jazz ha fondato un’associazione per aiutare i giovani transgender come lei, ha scritto un libro e vive felice la vita che si è scelta.

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