Cani e gatti, perché non sono un regalo di Natale

Cani e gatti, perché non sono un regalo di Natale

Pet
Ogni giorno online 500mila annunci di vendita di cuccioli di cani e gatti, che spesso finiscono con l’essere abbandonati dopo le feste. Ecco il vademecum per prendersene cura in modo consapevole

Gli abbandoni di cani e gatti non sono solo un fenomeno estivo, ma anche natalizio, come dimostra il recente caso di tre cuccioli e cinque cani adulti di razza American Bully: sono stati salvati nel Lazio dal traffico illegale di animali che si nasconde di frequente dietro ai numerosi annunci che compaiono online. Basti pensare che ogni giorno sono pubblicati 438.000 annunci di cani e 80.000 di gatti sui principali siti web d’Europa, come denunciato dalla Fondazione CAVE CANEM, impegnata in prima linea contro il fenomeno e che ha lanciato una campagna dal titolo chiaro: “Facci un regalo: Non regalarci!”. L’obiettivo è chiaro: «Sensibilizzare i cittadini a non acquistare animali, prediligendo i tanti cani senza famiglia già ospitati dai canili rifugi» come spiega la vicepresidente Federica Faiella.

Dalla Fondazione anche un Vademecum per una scelta consapevole, con alcuni consigli preziosi.

Natale super green: dalle piante tante idee per decorazioni fai-da-te e plastic free

VEDI ANCHE

Natale super green: dalle piante tante idee per decorazioni fai-da-te e plastic free

Cani e gatti sono un regalo di Natale?

Anche quest’anno in questo periodo aumentano gli annunci di vendita di animali domestici, in particolare di cani e gatti. Già nel 2021 le offerte erano cresciute del 10% rispetto all’anno prima, come testimoniava Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente. A preoccupare sono almeno due aspetti: da un lato il fatto che spesso si tratta di animali (in particolare cuccioli) di importazione clandestina dai paesi dell’est Europa e quasi sempre di età inferiore rispetto a quella dichiarata sui documenti veterinari. Oltre all’illegalità del fenomeno, quindi, c’è il rischio che molti “pets” si ammali o persino muoia prima di aver raggiunto il primo anno di vita.

Uno degli ultimi salvataggi di cani cuccioli

Ma un altro aspetto che preoccupa è quello degli abbandoni successivi. È di pochi giorni fa la notizia di un salvataggio di 8 cani grazie all’intervento della Fondazione CAVE CANEM. Nel gruppo, trovato dalle Forze di polizia in una stanza d’appartamento, i cani erano in pessime condizioni, in diversi casi con orecchie e code tagliate, c’erano anche due femmine che nel frattempo hanno partorito 13 cuccioli.

Donna coccola il gatto

La moda di comprare (o abbandonare) cani

«L’acquisto dei cani di razza è legato a una moda e quindi non conosce limiti territoriali, soprattutto perché i cani di razza vittime del traffico cuccioli sono cani per lo più di piccola taglia, una tipologia che interessa persone che non hanno mai avuto cani o comunque persone mosse dalla convinzione – erronea – che un cane di piccola taglia sia più facile da gestire» – spiega la Fondazione CAVE CANEM – Il fenomeno vale centinaia di milioni: i cuccioli vengono acquistati per pochi euro e rivenduti a prezzi fino a 20 volte superiori. Parliamo di prezzi dagli 800 € fino ai 1200 €, ma possono raggiungere anche i 2.500 €). Il fenomeno dell’abbandono, invece, purtroppo interessa tutta Italia; differenti sono, però, le motivazioni e le modalità: le regioni del sud Italia sono interessate in particolare da abbandoni dovuti a cucciolate indesiderate; comune a tutta Italia, invece, è il fenomeno dell’abbandono o del conferimento dei cani in canile per problemi di salute, conseguente all’impossibilità di sostenere i costi esosi dell’assistenza veterinaria o i disagi comportamentali manifestati dall’animale, che rischiano di mettere a dura prova l’equilibrio familiare». Ma chi vuole davvero un amico a quattro zampe, allora, cosa dovrebbe fare?

Le regole per un’adozione consapevole di cani e gatti

Sono 5 le regole (più una) per un acquisto consapevole di cuccioli di cani, che arrivano dalla CAVE CANEM:

Regola 1: Non comparare, vai in canile e adotta un cane che sia compatibile con la tua famiglia;

Regola 2: Cerca, sui siti internet nei quali sono venduti cuccioli, la migliore offerta per la razza che desideri, poi spegni il computer, vai in canile e adotta un cane che sia compatibile con la tua famiglia;

Regola 3: Individua quale negozio di animali vicino a casa tua ha la maggiore scelta di cuccioli e, una volta che l’hai individuato, vai in canile e adotta un cane che sia compatibile con la tua famiglia.

Regola 4: Effettua ricerche approfondite rispetto agli allevamenti della razza che desideri, poi vai in un canile e adotta un cane che sia compatibile con la tua famiglia;

Regola 5: Davvero, vai in canile e adotta, non comprare!

5 comportamenti strani del gatto che sono dimostrazioni d’affetto

VEDI ANCHE

5 comportamenti strani del gatto che sono dimostrazioni d’affetto

Adozione gratuita e recupero comportamentale

Insomma, l’invito è chiaro: invece che acquistare un cane come se fosse un oggetto, meglio rivolgersi ai rifugi, dove si trovano molti animali in cerca di una famiglia e che spesso hanno solo bisogno di molto amore, specie se arrivano da storia di maltrattamenti. «L’adozione è sempre gratuita e qualsiasi donazione è solo a discrezione dell’adottante, ma non dovrebbe mai essere richiesta» chiarisce Faiella, che aggiunge: «A volte i cani vittime del traffico illegale vanno accompagnati in percorsi di recupero comportamentale che possono essere molto variabili perché ogni animale risponde in modo diverso e ha una storia particolare: possono volerci poche settimane o periodi più lunghi, se hanno subito traumi gravi. La filosofia di Fondazione CAVE CANEM, però, è #nessunoescluso: ogni cane ha diritto a una seconda possibilità».

Il dog trainer

La Fondazione ha creato «un team di campo, al cui interno è presente un medico veterinario che, prima di impostare qualsiasi tipo di percorso, effettua la diagnosi differenziale per essere certi che i disagi comportamentali non siano riconducibili a una patologia in essere e quindi a dolore; il cane viene, successivamente, affiancato dal nostro dog trainer manager Mirko Zuccari, da educatori cinofili e da assistenti di campo» racconta la vicepresidente.

Donna e cane insieme

Come trovare un cane da adottare: i motori di ricerca

Quanto ai “consigli” la Fondazione ne fornisce un altro: «Se presso i canili che hai contattato non hai trovato un cane che è risultato compatibile con la tua famiglia, puoi provare a cercarlo tramite il nostro partner Empethy, che offre il primo servizio di “motore di ricerca” per un’adozione consapevole in tutta Italia. Infine se vuoi proprio, a tutti i costi, una specifica razza, invece che comprare, puoi contattare uno dei “rescue” dedicati alle differenti razze di cani: basta cercare, su qualsiasi motore di ricerca, “Rescue” seguito dalla razza di cane, ad esempio, ‘Rescue maltese»”.

Servono nuove regole per cani e gatti

Oltre a sensibilizzare nei confronti delle adozioni, in particolare dei rifugi, la Fondazione chiede anche una serie di provvedimenti, a partire dal fornire ai medici veterinari gli strumenti necessari per capire quando un cane è vittima di traffico e segnalarlo alle Forze di polizia. Occorre anche snellire le procedure per svincolare i cani dal processo penale e quindi renderli adottabili: «In genere, un processo penale può protrarsi anche per anni, il nostro team di esperti in tutela giuridica degli animali si adopera per svincolare gli animali dal procedimento in pochi mesi. Ma noi chiediamo anche il divieto di vendita degli animali in negozi e online perché allargare la famiglia e accogliere un cane è un gesto da compiere con responsabilità e consapevolezza, avendo ben chiare anche quali sono le caratteristiche di ogni cane, i tratti genetici che caratterizzano eventualmente una razza, il trascorso di vita, se conosciuto. È pertanto necessario effettuare degli incontri conoscitivi per comprendere se la famiglia è adatta a occuparsi del nuovo componente. Tutto ciò non è possibile tramite la pratica dell’acquisto nei negozi, né tantomeno sulle piattaforme online. A ciò si aggiunga che la vendita di animali familiari alimenta una purtroppo una domanda, quella dei cani di razza, che è la stessa che viene soddisfatta, illecitamente, dai trafficanti di cuccioli. I due fenomeni sono, pertanto, in connessione» conclude Faiella.

Riproduzione riservata