Come misurare la temperatura di un coniglio

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1/5 – Introduzione

Quella di avere un coniglio come animale domestico è ormai diventata una vera e propria moda. È necessario ricordarsi che un animale domestico rappresemta un essere vivente a tutti gli effetti. E in quanto tale necessita di una buona dose di impegno e di amore. Come tutti quanti gli essere viventi, naturalmente, anche il coniglio può ammalarsi. Ed anche questo animale, in un caso come questo, ha la necessità di cure ed attenzioni. In questa semplice ed esauriente guida, pertanto, spiegheremo come riuscire a misurare la temperatura di un coniglio. A questo punto, quindi, non vi rimane altro da fare che continuare nella lettura di questa breve ma interessante guida.

2/5 Occorrente

  • Una casa che non sia fredda o umida

3/5 – Possibili malattie infettive

Se al coniglio dovesse capitare di starnutire in modo sporadico, la causa potrebbe essere una lettiera sporca oppure eccessivamente polverosa. Nel caso in cui gli starnuti dovessero essere maggiormente frequenti, è necessario portarlo il più presto possibile dal proprio veterinario di fiducia. Non a caso, questo potrebbero rappresentare i sintomi del raffreddore oppure della pasteurellosi. Quest’ultima costituisce una malattia infettiva batterica, che colpisce le vie respiratorie. O ancora, potrebbero essere i sintomi di una forma bronchiale oppure una polmonite. Per i conigli, tutte queste patologie potrebbero essere pericolossissime, se non mortali. Questo perché sono praticamente incapaci di respirare utilizzando la bocca. Contrarre una malattia che contagi le vie respiratorie, pertanto, aumenterebbe il rischio di soffocamento.
A tutto questo si somma, molto spesso, anche la febbre. La temperatura corporea più elevata si percepisce toccando le orecchie del coniglio. Una domanda che viene spontanea è come si fa a misurare la temperatura al coniglio, che è lì’argomento che affronteremo a seguire.

4/5 – Come misurare la temperatura

Per controllare se effettivamente il coniglio presenta la febbre, può essere normalmente utilizzato il termometro che si usa per animali come per i cani e per i gatti. Il metodo è sostanzialmente il medesimo. In buona sostanza si deve inserire la punta del termometro nella cavità anale del coniglio, per poi mantenerlo per due o tre minuti in sede. Naturalmente, il coniglio come tutti quanti gli animali si ribellerà a tutto ciò. In questi casi la cosa migliore che si può fare è quella di rivolgersi al veterinario. Quest’ultimo, infatti, sicuramente saprà come prendere l’animale, ossia con una certa delicatezza e decisione. Il termometro tradizionale, invece, dovrebbe essere escluso. Infatti, nel muoversi il coniglio potrebbe romperlo ed intossicarsi con il mercurio.
Il veterinario, inoltre, può anche eventualmente vedere quali sono i medicinali più adeguati per il trattamento della sintomatologia dell’animale, per farlo guarire nel migliore dei modi.

5/5 – La prevenzione

Esistono delle precauzioni per prevenire eventuali malattie del proprio coniglio. Per prima cosa si deve cambiare la lettiera della gabbia almeno una volta alla settimana. Questo andrebbe eseguito, dal momento che le feci sono portatrici dei batteri della pasteurellosi. Inoltre è fondamentale mantenere il coniglio lontano dalle fonti di calore e di umidità. Sarà il coniglio stesso, lasciato libero per la casa, ad individuare il punto migliore per la sua gabbia. Sarà quello in qui trascorrerà la maggior parte del suo tempo. Durante la stagione estiva, ovviamente, è difficile trovare un posto fresco in casa. È sufficiente prendere qualcosa di congelato, per poi avvolgerlo in un panno. Se il coniglio dovesse avere particolarmente caldo, andrà autonomamente a sdraiarsi lì vicino. Un altro punto fondamentale da tenere fortemente in considerazione rappresenta l’alimentazione. Il coniglio domestico non è in grado di capire quale sia il cibo giusto per il proprio metabolismo. Pertanto, ovviamente spetta al padrone dargli da mangiare il fieno, la verdura e la frutta fresca. Inoltre devono assolutamente essere aboliti tutti quanti i mangimi che non contengano gli ortaggi e la frutta. Con l’andare del tempo danno luogo a dei seri problemi a livello intestinale. Il coniglio non ha la capacità di quantificare le giuste proporzioni degli alimenti. Sarà, quindi, il veterinario ad indicare la quantità di cibo da somministrargli. Ogni sei mesi, infine, il coniglio dovrà effettuare tutte quante le vaccinazioni previste. Qui di seguito, vi forniamo un link utile per saperne di più sull’alimentazione dei conigli: http://www.lavocedeiconigli.it/Alimentazione.htm.

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