Il lago artificiale di Cecita si trova a pochi km da Camigliatello Silano.

In Calabria tra le foreste della Sila

Sull’Appennino calabrese troneggiano da secoli i “patriarchi”, pini larici e aceri montani alti fino a 45 metri. Ma qui ti aspettano anche oasi per il birdwatching e vaste praterie da attraversare con lentezza, a bordo di un trenino a vapore

Il treno della Sila

Quando sbuffa, passando vicino alla statale 177 Silana di Rossano, gli automobilisti si mettono in fila per fotografarlo, il treno della Sila. Ogni domenica la vecchia locomotiva a vapore nata nel 1926 come ferrovia di montagna per lo sfruttamento dei boschi, poi trasformata nel treno dei pendolari a motore diesel e ripristinata a scopo turistico nel 2016, percorre senza fretta il breve tratto di 13 km da Moccone a San Nicola Silvana Mansio, la stazione a scartamento ridotto più alta d’Italia, abbarbicata a 1.406 metri d’altitudine (trenodellasila.it). Le sue carrozze a terrazzini, con uno spazio passeggeri all’aperto, permettono ai turisti di ammirare gli affascinanti paesaggi del parco nazionale della Sila (parcosila.it). Davanti ai finestrini scorrono antichi ponti sospesi su corsi d’acqua impetuosi, fitti boschi di faggi, pini larici e abeti bianchi, case di legno in stile silano e praterie ricoperte di margherite dove pascolano allo stato brado le mucche di razza Podolica calabrese.

Negli anni i vagoni del treno della Sila hanno ospitato anche eventi e concerti di musica tradizionale.

Un viaggio slow (2 ore tra l’andata e il ritorno con il treno equivalgono a 10 minuti di automobile) che, tra la sosta tecnica per il rifornimento d’acqua a Sculca e la giratura manuale della locomotiva sulla piattaforma a San Nicola Silvana Mansio, lascia il tempo necessario per gustare alcune delle delizie tipiche silane come la pitta ‘mpigliata (il dolce a base di frutta secca originario di San Giovanni in Fiore) e un calice di vino rosso Savuto doc in stazione.

Durante le soste tecniche del treno della Sila, i turisti possono scendere a terra e gustare i prodotti del territorio disponibili nelle stazioni.

I bambini si divertono sul battello e nei parchi avventura

Proprio da San Giovanni in Fiore, in mezz’ora di strada immersa nel bosco lungo la statale 108 bis, si raggiunge il lago Arvo, una delle mete più amate dalle famiglie con i bambini. Questo bacino artificiale, creato dalla diga in argilla battuta inaugurata nel 1931 per la produzione di energia elettrica da re Umberto II di Savoia e dalla moglie Maria Josè del Belgio, è il secondo specchio d’acqua dolce della Calabria dopo il lago Cecita, sempre in Sila. Un sottile nastro d’asfalto segue l’intero perimetro del lago (28 km) ma il modo più rilassante, ecologico e silenzioso per esplorarlo è salire sul battello elettrico di Loricaly che ogni trenta minuti parte dal lungolago di Lorica. Durante la navigazione di mezz’ora è possibile vedere affiorare dall’acqua trote, carpe, pesci persici e tinche e avvistare uccelli migratori come gli aironi cenerini e i germani reali (il biglietto costa 7 euro a testa).

Se, dopo la traversata, si è in cerca di un’esperienza adrenalinica si può provare la pista di bob su rotaia che scende per un chilometro tra i boschi di pini larici e faggi a fianco della cabinovia del monte Botte Donato (la cima più alta della Sila, a quota 1.928 metri) o fare una tappa al parco di Silavventura. Qui, tra ponti tibetani, percorsi acrobatici, casette sugli alberi e pareti di arrampicata il divertimento è assicurato anche per i bambini più piccoli, dai tre anni in su (silavventura.it, si paga da un minimo di 10 euro in base alle attività scelte).

Gli adulti si nascondono nella pancia dei giganti

Per rallentare un po’, c’è la riserva naturale dei Giganti della Sila. A una manciata di chilometri da Camigliatello Silano quest’area protetta, nata nel 1987 per salvaguardare la foresta originaria (l’antica Silva Brutia, già descritta da Virgilio e Plinio il Vecchio) e gestita dal Fai, ti lascerà a bocca aperta (fondoambiente.it, ingresso 5 euro, 10 con visita guidata).

La riserva naturale dei Giganti della Sila in Calabria.

Un facile sentiero lungo un chilometro nel bosco guida i visitatori alla scoperta dei Giganti: datati quattrocento anni, alti fino a quarantacinque metri e con un diametro di due metri, i 60 alberi monumentali della riserva sembrano capolavori d’arte impressionista, con le cortecce dai colori cangianti e i rami che si divertono ad assumere le forme più diverse. Gli scatti più belli li rubano gli alberi che sembrano abbracciarsi e i “pinosauri”, due esemplari che ricordano proprio i dinosauri dopo essere stati abbattuti dalla nevicata del 1987.

Qui, oltre a provare le attività proposte dal parco nazionale come yoga, meditazione, bioenergetica, barefoot walking (la camminata a piedi nudi) e star trekking (il trekking con l’astrofilo), si può vivere l’esperienza di entrare nelle “pance” dei Giganti. Queste profonde cavità scavate nei tronchi dei pini larici per prelevare la resina con cui un tempo si produceva la pece per curare le ferite d’arma da fuoco e arricchire le pozioni delle magiare (le “streghe” della Sila), per secoli sono servite da rifugio ai pastori durante la transumanza.

Come organizzare un viaggio sulla Sila

Dove dormire

→ A San Giovanni in Fiore il Biafora Resort & Spa ha camere, suite e centro benessere con piscine (da 80 euro la camera doppia con colazione, biafora.it).
→ A Lorica lo chalet di legno Lorica Suite ha appartamenti e camere vista lago (da 75 euro la doppia con
colazione, loricasuitelago.it).

Dove mangiare

→ Per provare il meglio dei prodotti locali fermati al dehor di Blu Sila, a Camigliatello Silano (via Roma 188). Qui trovi il caciocavallo silano dop, i funghi porcini dell’altopiano e gli insaccati come la salsiccia, la n’duja (con peperoncino calabro) e la soppressata.
→ Al Mercato Falcone di Camigliatello Silano (via Corrado Alvaro 16) ordini panini e taglieri. Il must è il panino “Sila” con salsiccia di suino nero, caciocavallo e funghi porcini freschi.
→ Al Brillo Parlante di Lorica (via Lungo Lago) servono carne alla griglia con patate m’pacchiuse (“appiccicate”), condite con cipolla rossa di Tropea o funghi porcini silani.

Lo shopping gourmet

→ I frutti di bosco, ma anche le crostate, gli sciroppi, i succhi di frutta e le marmellate li trovi all’azienda agricola Le Delizie di Marianna (ledeliziedima rianna.it) di Lorica.
→ Il Caseificio Paese di Camigliatello Silano vende caciocavallo, juncata (un formaggio morbido), ricotta e mozzarella silana (caseificiopaese.it).

VEDI ANCHE

In Abruzzo l’Italia diventa selvaggia: idee per un viaggio

VEDI ANCHE

La grande bellezza delle foreste italiane: ecco 3 itinerari

Riproduzione riservata