Vacanze in montagna: 6 itinerari per l'inverno

Vacanze in montagna: 6 itinerari per l’inverno

  • 02 11 2023
Se questo inverno vuoi regalarti una pausa in montagna, qui trovi 6 itinerari da provare
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L’incontro con l’alpinista: Hervé Barmasse

«La natura io la vivo da sempre: sono nato in una casa vicino al bosco e il mio parco giochi era stare all’aperto, su e giù con gli sci ai piedi, in qualunque stagione. Tutti dovrebbero vivere la montagna, ognuno al proprio livello. Sono le emozioni che proviamo a rendere grande ciò che facciamo e, per fortuna, quelle non possono essere utilizzate per creare una classifica o una distinzione, ma servono solo a riempirci di gioia. Camminare in un bosco, salire di quota, lasciarsi alle spalle la quotidianità dà un senso di pace e benessere. A poco a poco si entra in simbiosi con quello che ci circonda, è come se l’uomo trovasse il suo spazio nella natura e questo lo si avverte di più se non c’è folla, se il posto è selvaggio e il tragitto non è così a portata di mano. Si scopre cosa c’è curva dopo curva, spinti dalla curiosità di vedere quello che c’è oltre. In montagna si impara anche a confrontarsi con i propri limiti, a riconoscerli, ritrovando il valore delle cose importanti; è più facile concentrarsi su un pensiero, su questioni magari rimaste in sospeso. Hai la sensazione di spogliarti del superfluo e camminando, scalando, facendo sci alpinismo può anche capitare di trovare improvvisamente la soluzione a un problema che ti accompagna da tempo, un’intuizione che in altre condizioni non sarebbe arrivata. La montagna, poi, non è mai uguale a se stessa, ha sempre sfumature differenti. Quando noi siamo lì vediamo un insieme di cose, ma ci sono i dettagli, la neve che cambia, i colori; la prima volta che fai un percorso non noti tutto quello ti circonda. Vale per tutti e anche per me che sul Cervino ci sono salito più di 150 volte: ogni volta è diverso».

Hanno collaborato Monica Conforti, Valeria Palieri, Ettore Pettinaroli e Annalisa Piersigilli

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Regalati una pausa in montagna. Tornerai diversa

Trentino: da Punta Larici a Riva del Garda

Perché andarci quest’inverno
Se a una vacanza chiedi passeggiate nella natura, esperienze gourmet e mondanità, Riva del Garda è una meta da programmare: incastonata tra il lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, è un mix di scorci montani, profumi mediterranei (ti accompagneranno gli aromi di olio, limone e alloro), di ristoranti alla moda ed eventi (fino al 6 gennaio c’è il Villaggio di Natale Di Gusto in Gusto, visittren tino.info). Senza il turismo estivo poi, i sentieri panoramici sono tutti per te. Al mattino parti dalla chiesa di Pregasina, borghetto a quota 532 metri, segui la strada forestale per Malga Palaèr (segnavia sat 422) e in un’ora e mezza raggiungi Punta Larici, sperone di roccia a strapiombo super panoramico. Da qui vedi tutto il lago, da Torbole a nord fino alla penisola di Sirmione a sud.

L’esperienza da fare
Di pomeriggio regalati un tour per scoprire i vini e le cantine del Trentino, come Maso Poli e Pisoni (da 123 euro, experience.europlan.it).

Il nostro consiglio
Per dormire tra ulivi e vigneti c’è La Colombera, casale del 1600 con appartamenti da 2 a 7 persone (da 80 euro a notte, lacolombera.it). Per una soluzione di charme a prezzi mini c’è il Grand Hotel Liberty in un palazzo dei primi del Novecento (da 69 euro la doppia, grandhotelliberty.it).

Vacanze in montagna: 6 itinerari per l'inverno

Alto Adige, la Val Ridanna

Perché andarci quest’inverno
Con i suoi 18 km di estensione, abbracciati dal massiccio del Giovo a sud e dalle maestose Alpi dello Stubai a nord, la Val Ridanna è il paradiso dell’escursionismo, anche culturale. Questo fazzoletto nell’Alta Valle Isarco mette insieme antiche malghe, baite che servono piatti gourmet, artigiani che tengono vive le tradizioni e affascinanti castelli come lo Schloss Wolfsthurn, un tripudio barocco con 365 finestre, e il Burg Reifenstein, gioiello gotico a due passi da Vipiteno (sono solo 15 km). Un’atmosfera fatata soprattutto d’inverno che puoi vivere prenotando una romantica gita in carrozza sulla neve, avvolta da calde coperte (racines.info).

L’esperienza da fare
Una ciaspolata di mezza giornata per raggiungere la fiabesca malga Wurzer a quota 1800 metri, a Ridanna, seguendo il sentiero n.24 fino al maso Taljörgele (suedtirol.info).

Il nostro consiglio
Sauna panoramica, gettate di vapore, grotta dei cristalli: per una pausa all’insegna del benessere l’Hotel Schneeberg, Family Resort & Spa offre trattamenti wellness in una struttura accogliente ed ecosostenibile, che punta su energia e materiali rinnovabili. Nel giardino c’è un nastro trasportatore che aiuta i bambini a imparare a sciare (da 99 euro a persona a notte, schneeberg.it).

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Friuli Venezia Giulia: nella foresta di Tarvisio

Perché andarci quest’inverno
La Foresta di Tarvisio, 24.000 ettari di faggi, abeti rossi, laghi e borghi arroccati tra le rocce, sembra la scenografia di una fiaba in stile Hansel e Gretel. Un puzzle di casette dai tetti spioventi al confine con Austria e Slovenia dove trovi sentieri abbracciati dalle Alpi Giulie ma anche sorprendenti musei, come il Parco Geominerario di Raibl. In questo polmone verde, ammantato di bianco nei mesi più freddi, il turismo è slow: incamminati lungo il Sentiero degli Alberi di Risonanza, come vengono chiamati gli abeti rossi usati per costruire pregiati violini. Il percorso di 10 km si snoda nel cuore della Val Saisera, da Valbruna fino al monte Nabois Piccolo (www.turismofvg.it).

L’esperienza da fare
Da queste parti vanno ancora in scena riti antichissimi come la festa di San Nicolò e i Krampus, creature diaboliche (simili ai Mamuthones sardi), che ogni anno, il 5 dicembre, sfilano per le vie del centro di Tarvisio con maschere, corna e campanacci.

Il nostro consiglio
Il Rosergarten Hotel vanta otto eleganti camere, una piccola spa e un giardino d’inverno (da 120 euro la doppia, rosen gartentarvisio.com). L’Hotel Il Cervo è una struttura per famiglie con camera affacciate sulla foresta (da 120 euro la doppia, hotelilcervo.com).

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Veneto: la Valle degli Sfingi di Camposilvano

Perché andarci quest’inverno
Hai mai pensato di passeggiare tra boschi e fossili dove sono nate magiche leggende? È quello che ti aspetta nel Parco Naturale della Lessinia, altopiano delle prealpi vicentine, casa di lupi, cervi, volpi e aquile reali. Nella zona est dell’oasi, poco battuta dal turismo, c’è la Valle delle Sfingi, una “città” di rocce calcaree multiformi, conosciuta dagli abitanti come Vajo del Bruto, perché si trova nella contrada del Brutto a Camposilvano, nel comune di Velo Veronese (altalessinia.com). Non perdere la pietra gigante a forma di fungo, el sengio de l’orco: secondo tradizione è stata portata da un orco per permettere alle creature della foresta di stendere il bucato!

L’esperienza da fare
Dalla Valle delle Sfingi parte un facile circuito ad anello tra prati e malghe che ti porta al Rifugio Lausen (in cimbro significa casa dei buoi). A quota 1.220 metri la vista spazia dalla Pianura Padana fino agli Appennini (veneto.eu, visitlessinia.eu).

Il nostro consiglio
Casa Leon d’Oro è un’elegante struttura con camere spaziose (tutte con pietre a vista) e un ristorante a km0 (da 120 euro la doppia, casaleondoro.com). Il Ristorante Albergo 13 Comuni ha stube a legna ed enoteca (da 85 euro la doppia con colazione, 13comuni.it).

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Lombardia: da Lecco a Sorico sulla Via del Viandante

Perché andarci quest’inverno
Ripercorrere i passi dei pellegrini lungo l’antica mulattiera nella riva orientale del lago di Como, da Lecco a Colico, è un viaggio nel tempo: questo tracciato, chiamato la Via del Viandante e nato dall’unione di cammini secolari, è stato percorso fin dall’epoca romana. Oggi è un trekking panoramico di 45 km (puoi suddividerlo in otto tappe) che alterna attrazioni storiche e culturali, come il Forte di Montecchio e di Fuentes, ma anche paesaggistiche, dalla riserva naturale del Pian di Spagna alla sorgente di Fiumelatte (che è lungo solo 250 metri) fino all’Orrido di Bellano: un vertiginoso canyon sovrastato da passerelle che percorri in sicurezza anche d’inverno (leviedelviandante.eu).

L’esperienza da fare
Fino alla fine dell’Ottocento questa zona era un immenso vigneto: approfittane per una degustazione di Merlot alle Tenute Montecchio di Colico, una distesa di filari ai piedi del Forte Montecchio Nord, roccaforte della Prima guerra mondiale (tenutamontecchio.com).

Il nostro consiglio
Concediti un’esperienza originale e romantica, trascorrendo la notte in una casa sull’albero a Malgrate (3,5 km da Lecco). I nidi sospesi, green e di design, vantano grandi vetrate vista lago o giardino (da 86 euro la doppia a notte, casa-sullalbero.eu).

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Il bordo di Ostana in Piemonte

Perché andarci quest’inverno
Per staccare la spina in un piccolo borgo antico ai piedi del Monviso, fai tappa a Ostana, un pugno di case di pietra, aggrappato alle Alpi Cozie, nell’Alta Valle Po in Piemonte. Quasi completamente abbandonato negli anni Settanta, il paese è ancora oggi, con i suoi 80 abitanti, uno dei comuni meno popolati d’Italia, ma anche uno dei borghi modello per la ripresa e una comunità che, utilizzando bandi europei, lo fa rivivere. Qui scopri le tradizioni occitane e puoi avvistare volpi e caprioli. Racchette da neve ai piedi, lungo un sentiero ad anello tocchi in 4 ore le borgate di Villa, Ciampagna, Serre, Bernardi e San Bernardo (visitpie monte.com).

L’esperienza da fare
Tajarin (tagliolini), polenta di patate e grano saraceno e tome d’alpeggio: la cucina tradizionale di Ostana è un goloso mix di agricoltura e pastorizia montana. Vale il viaggio scoprirla nell’agriturismo A nostro mizoun (A cà nòsta), dove si allevano capre cashmere e alpaca per produrre la lana (anostromizoun.it).

Il nostro consiglio
Il Rifugio Galaberna offre spaziose camere in stile rustico. Nella struttura puoi provare la merenda sinoira, il tradizionale spuntino piemontese che si fa prima di cena (70 euro la doppia in b&b, rifugiogalaberna.com).

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