Errori comuni dei genitori, quali sono

Il ruolo di genitore non è affatto scontato, né nelle sue bellezze e gioie né per quanto riguarda le sue grandi difficoltà e i sentimenti "negativi".

Ciascuno vive l'essere madre o padre in maniera differente e si relaziona con ciascun figlio in modi diversi, pur sentendo di non nutrire apparentemente preferenze né per uno né per l'altro. In più, non bisogna trascurare il ruolo del contesto sociale: spesso entrambi i genitori lavorano, con conseguenti sensi di colpa materni (che non hanno probabilmente ragione d'esistere ma che sembrano inevitabili per le mamme) e reciproche accuse tra coniugi.

I bambini vivono, quindi, situazioni familiari complesse spesso già dai primi anni di vita. Ma quali sono i più comuni errori dei genitori, nel loro rapporto con i figli? Ne abbiamo individuati cinque insieme al prof. Roberto Pani, specialista in Psicologia Clinica.

I 5 errori più comuni dei genitori

Abbiamo chiesto all'esperto quali sono gli errori più frequenti dei genitori: i comportamenti da evitare, per crescere figli sereni

 

Promettere e non mantenere

Essere sinceri

Una situazione tipo è promettere al bambino piccole o grandi ricompense (dal gelato alla giornata al mare…), spesso anche affinché sia obbediente o si comporti nel modo desiderato dal genitore. Ma le promesse possono nascere anche senza particolari motivi e sull’onda di un momentaneo entusiasmo del genitore (destinato a svanire).

Fin qui (forse) tutto ok ma la situazione cambia radicalmente quando poi non si può mantenere la promessa e, nel momento stesso in cui la si fa, si è già consapevoli del suo fallimento e della sua impossibilità.

«Uno degli errori più frequenti dei genitori è promettere qualcosa, di qualsiasi cosa si tratti, e non mantenerla» afferma il prof. Pani. Un comportamento del genere va ad agire negativamente sul sentimento di fiducia e andrebbe evitato. Quindi, bisognerebbe promettere ai bambini solo ciò che si sa di poter sicuramente mantenere (ovviamente, salvo imprevedibili contrattempi).

Trasmettere modelli di violenza e prepotenza

Sottolineare l’importanza del dialogo ed esercitarlo

«Un altro errore che possono fare i genitori è trasmettere un modello comportamentale ispirato a violenza o prepotenza» spiega il prof. Pani.

Ciò può accadere sia nella relazione diretta con il bambino ma anche nelle relazioni del genitori con il mondo. Infatti, a fare la differenza è proprio l’esempio di mamma e papà: genitori che mostrano di rispettare il prossimo e di preferire il dialogo a prepotenza o comportamenti aggressivi, trasmettono un certo tipo di modello relazionale.

Ai bambini, quindi, andrebbe spiegato quanto valore ci sia nel dialogo e quanto sia fondamentale il rispetto per l’altro. Ed è altrettanto importante esercitare un dialogo rispettoso in famiglia, eliminando ogni tipo di modello comportamentale violento o prevaricatore.

Mettere in competizione i fratelli

Non fare paragoni ma valorizzare l’unicità

«Un errore molto comune dei genitori è mettere in competizione i fratelli, paragonandoli a vantaggio dell’uno sull’altro» afferma il prof. Roberto Pani.

Un comportamento di questo tipo è davvero molto frequente poiché, nella quotidiana gestione familiare, è piuttosto facile cadere nell’errore. Bastano un’arrabbiatura, un figlio più “difficile” dell’altro, stanchezza, nervosismo o abitudine a un certo tipo di comportamento: ecco che scatta il paragone, dal quale un fratello esce valorizzato ed encomiato mentre l’altro risulta “perdente” e, in un certo senso, umiliato.

Il comportamento corretto prevede di evitare questo tipo di paragoni all’interno della vita familiare: ciò che va sottolineato è, invece, l’importanza (e la bellezza) dell’unicità. Ovvero, si cresce e si migliora con i propri mezzi e le proprie risorse. Senza dimenticare che ciascun figlio ha anche modi e tempi diversi, da rispettare.

Evitare paragoni di questo genere tra i figli, inoltre, migliora anche il rapporto tra fratelli, favorendo il rispetto delle reciproche differenze.

Responsabilizzare troppo

Il diritto di essere bambino

A volte, specie in particolari situazioni familiari, mamma e papà tendono a trasferire un carico di responsabilità troppo grande sulle spalle dei bambini. «Bisogna evitare di responsabilizzare esageratamente, sapendo che i bambini non possono reggere certe difficoltà» spiega il prof. Pani.

Perché i figli crescano serenamente, è necessario quindi non dimenticarsi mai l‘età dei bambini né il loro conseguente e legittimo diritto alla spensieratezza.

Non incoraggiare l'autonomia

Lasciamoli fare da soli

«Non insegnare l’autonomia è un errore comune dei genitori, così come lasciare che i bimbi si arrendano facilmente» afferma il prof. Roberto Pani.

I figli, invece, andrebbero incoraggiati nella loro autonomia, a partire dalle piccole azioni di tutti i giorni e, al contempo, andrebbero spronati anche a provare, senza arrendersi alla prima difficoltà.

Per le mamme e i papà più ansiosi e protettivi, questo comportamento può essere davvero complesso da attuare: lasciar liberi i figli di sbagliare da soli è molto più difficile che risolvere le piccole difficoltà per loro.

I genitori ci sono, sono pronti a tendere la mano ma sbagliare da soli e poi riuscire nelle piccole grandi conquiste di autonomia è una soddisfazione impagabile.

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