Rimedi naturali contro le allergie primaverili

I primi raggi di sole, l'aria che si fa più tiepida e le corse nei parchi cittadini...In questo scenario quasi idilliaco, iniziano a fare la loro comparsa starnuti e occhi che lacrimano o prudono. Si tratta delle allergie primaverili, causate da uno o più allergeni (pollini di differenti piante).

Se è la prima volta che il bambino manifesta tali sintomi, sarà necessario interpellare il pediatra ed eventualmente sottoporre il piccolo a esami specifici. Se, invece, si sono già individuati la causa scatenante (tipo di polline) della reazione allergica e il relativo trattamento, allora la naturopatia potrà aiutare (insieme alle eventuali cure prescritte dall'allergologo) ad alleviare la sintomatologia.

In ogni caso, prima di iniziare qualsiasi tipologia di trattamento del sintomo (anche se lieve) è necessario ottenere il "via libera" del pediatra. La dott.ssa Sara Pratelli, naturopata, ci consiglia alcuni rimedi rimedi naturali efficaci e somministrabili con facilità anche ai bambini più esigenti, in quanto a gusto e predisposizione al rifiuto.

Allergie primaverili: i rimedi naturali per i bambini

Con l'arrivo della primavera, si ripresentano starnuti e occhi che lacrimano? Scopri i rimedi dolci per il bambino, con le indicazioni della naturopata

 

Ribes nero, cortisone naturale

Decongestiona e previene

Uno dei rimedi naturali più efficaci contro i sintomi delle allergie stagionali, è senza dubbio il ribes nero (ribes nigrum). Si tratta di una pianta (di cui si utilizza ogni parte) ad azione “cortison-like”, ovvero simile al cortisone. Quest’ultimo è un antinfiammatorio e decongestionante molto potente (funziona come una sorta di “estintore” sulle infiammazioni) ma, in quanto ormone, presenta numerosi effetti collaterali.

A volte, in caso di allergie particolarmente acute o a rischio, l’unica cura efficace dei sintomi è proprio quella a base di cortisone e può, quindi, accadere che al bambino vengano prescritti farmaci cortisonici. Però una volta esclusa dal medico specialista la necessità di ricorrere al cortisone, se i sintomi sono lievi si può intervenire somministrando al bambino il gemmoderivato di ribes nero (gocce) in quantità personalizzate a seconda del peso del bimbo e del tipo di trattamento (sintomatologia conclamata e acuta, oppure prevenzione).

Per quanto riguarda la quantità di gemmoderivato richiesta dal singolo caso, è necessario far sempre riferimento all’esperto. Gli effetti benefici del ribes nero, come spiega la naturopata Sara Pratelli, sono evidenti: diminuzione della congestione a livello di naso, gola e occhi, meno starnuti e anche un sistema immunitario più forte.

Inoltre, il ribes nero ha un sapore piuttosto gradevole e comunque, qualora non risultasse gradito al bambino, può essere sciolto in una piccola quantità di succo di frutta o spremuta. Il gemmoderivato di ribes nigrum può essere utilizzato anche come efficace prevenzione, già a partire dal mese di febbraio e in dosi specifiche per l’attività preventiva (sempre dopo aver consultato l’esperto).

Spray con aloe e semi di pompelmo

Sollievo naturale per gola e naso

Tra i rimedi dolci più consigliati dalla naturopata, troviamo gli spray a base di attivi naturali decongestionanti, emollienti e antinfiammatori. Per il trattamento della sintomatologia allergica nel bambino, dopo aver consultato il pediatra, sono particolarmente efficaci gli spray a base di acqua termale, aloe, semi di pompelmo, ribes o echinacea.

Si tratta di principi attivi in grado di calmare le zone irritate, che si tratti di riniti oppure di gola arrossata. Il fatto che possano essere spruzzati direttamente laddove è presente l’ infiammazione, fa sì che il sollievo percepito sia quasi immediato, come sottolinea la naturopata.

Laloe è conosciuta per la sua azione lenitiva, cicatrizzante, purificante e antibatterica mentre l’estratto di semi di pompelmo è antivirale, antibatterico e ricco di vitamina C. Spesso, a questi preparati (senza alcol, adatti ai bambini) vengono aggiunti ribes nero (decongestionante) oppure echinacea (antivirale e protettivo delle prime vie respiratorie). L’acqua termale, infine, non fa che aumentare il potere decongestionante della soluzione, mantenendo il tasso di “idratazione” ideale per le mucose del bambino.

Manganese-rame, in sinergia

Inizia a gennaio con una cura ad hoc

L’oligoterapia è una tipologia di cura molto efficace sulle allergie dei bambini, soprattutto se utilizzata a scopo preventivo. Inoltre, l’assunzione di oligoelementi non esclude il ricorso alla fitoterapia, anzi. L’abbinamento di oligoterapia e trattamenti fitoterapici aumenta l’efficacia della prevenzione.

La naturopata consiglia di iniziare da gennaio-febbraio un trattamento sinergico, che abbini un complesso oligoterapico a base di rame e manganese all’azione cortison-like del ribes nero.

In pratica: si assumono, alternandoli (un giorno gli oligoelementi e un giorno il ribes), manganese-rame (una fiala al giorno, al mattino e lontano dai pasti) e il gemmoderivato di ribes nero (in gocce, a seconda del peso del bambino).

Rame, manganese e ribes non agiscono soltanto sui sintomi dell’allergia stagionale ma rinforzano anche il sistema immunitario del bambino nel suo complesso, come spiega la dott.ssa Sara Pratelli. Inoltre, gli oligoelementi sono assolutamente insapore e, quindi, adatti anche ai piccoli palati più difficili.

Attenzione ai calendari dei pollini e alla dieta

Imparare a conoscere il nemico

Non tutte le allergie primaverili sono uguali. Infatti, vi sono differenti tipologie di polline e per capire a quale tipo sia allergico il bambino è necessario sottoporlo a visite ed esami specifici. Una volta individuato il tipo di polline scatenante la forma allergica, è necessario imparare a conoscere e riconoscere le piante deputate a liberare i suddetti pollini, insieme ai relativi periodi di fioritura.

Molto utili, a questo scopo, sono i calendari dei pollini (solitamente realizzati in collaborazione con le ASL locali) per informarsi sulla concentrazione dei pollini nella zona di residenza e sulle previsioni a breve e lungo termine.

Molta attenzione va riservata anche all’alimentazione del bambino: a seconda del tipo (o dei tipi) di polline a cui il piccolo è allergico, andrebbero evitati alcuni alimenti, potenzialmente responsabili di quelle che vengono definite “reazioni crociate” (una doppia allergia). In questi casi, è lo stesso allergologo, insieme al pediatra, a stilare una lista dei cibi “vietati”.  

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