Come capire se hai un buon rapporto con il cibo

Non sempre è semplice instaurare una relazione buona con ciò che si ha nel piatto. Ecco alcune domande da porti per capire il tuo rapporto con il cibo e alcuni consigli utili da seguire per migliorarlo

Che rapporto hai con il cibo?

Spesso pensiamo che i rapporti più importanti della nostra vita siano quelli con il fidanzato, con la famiglia, con gli amici, sottovalutando, però, quello con il cibo. Avere un buon rapporto con l’alimentazione, invece, è alla base della serenità interiore di ogni persona, eppure, non sempre si riesce a capire se la relazione esistente con ciò che si ha nel piatto sia sana oppure no. Questo soprattutto quando si convive perennemente con l’idea di doversi trattenere, di dover stare a dieta, o al contrario quando si usa il cibo come sfogo a certi stati d’animo.

Ecco alcune domande da porti per capire se hai un buon rapporto con il cibo e alcuni consigli da seguire se vuoi migliorarlo:

Perché mangi?

Mangiare per abitudine, per noia o più semplicemente perché a quell’ora tutti sono a tavola non è senz’altro il giusto approccio per costruire una relazione sana con il cibo. Ognuno, davanti al frigorifero, ai fornelli o al piatto già pieno, infatti, dovrebbe domandarsi “perché mangio?”, “ho fame?”, “ne sento il bisogno?”. È proprio questo il primo passo per abituarsi ad una equilibrata alimentazione.

Quando (e quanto) mangi?

Mangiare senza orario, in modo compulsivo o addirittura ossessivo, è un altro atteggiamento sbagliato, che rovina il rapporto con il cibo e anche quello con se stessi, per questo è necessario che tu ti ponga la domanda “quando mangio? E quante volte?”. Per costruire una relazione sana con l’alimentazione, infatti, è necessario mangiare sempre agli stessi orari, senza mai eliminare i 3 pasti fondamentali: colazione, pranzo e cena. Per evitare di arrivare a tavola troppo affamati, rischiando di mangiare eccessivamente e disordinatamente, si possono fare, inoltre, uno spuntino a metà mattina e un altro a metà pomeriggio, senza altri fuori pasto.

Come mangi?

Il modo in cui si mangia è un altro segnale per capire qual è il tuo rapporto con il cibo. Mangi in piedi, al letto, in pizzo alla sedia e sempre di fretta? In questo modo vivrai il pasto come un momento stressante e ti ritroverai ad avere mal di pancia, crampi e senso di nausea più frequenti, finendo per mangiare sempre meno. Al contrario per te mangiare è un rito sacro, ma quando sei seduta davanti al piatto non sai regolarti e mangi senza limite? Il tuo rapporto con il cibo è evidentemente squilibrato, ti dà dipendenza, ti porta a mangiare (anzi ad abbuffarti) senza regole e questo alle lunghe può avere delle conseguenze sul tuo fisico.

Per istaurare un buon rapporto con il cibo, infatti, è necessario prenderti il tempo necessario per consumare il tuo pasto, apparecchiare la tavola, sederti e gustare ogni singola pietanza del tuo pasto, dando un valore a ciò che stai mangiando, senza mai strafogarti.

Sei sempre a dieta?

Mangiare in modo sano e stare attenti alla linea è giusto, prediligere alimenti salutari ad altri grassi e calorici anche, ma se la dieta diventa una ragione di vita al punto da limitare i tuoi rapporto sociali, al punto da farti vivere il momento di mangiare come un incubo, forse stai un po’ esagerando. Evita le diete fai da te, chiedi consiglio al medico e prova ad alternare momenti di dieta ad altri in cui esigere meno da te stessa.

Hai confidenza con il cibo?

Sono più le volte che a tavola trovi pronto che quelle che ti metti ai fornelli? Sei pigra e preferisci cibi in scatola e surgelati a pietanze da dover preparare con le tue mani? Essere passiva di fronte al cibo non può aiutarti a costruire una relazione positiva con esso, dopotutto è necessaria una certa confidenza per iniziare una relazione seria e sana, funziona così anche in amore.

Inizia a leggere qualche ricetta semplice su internet o su qualche libro di cucina, cimentati ai fornelli e vedrai che mangiare ciò che tu stessa hai cucinato ti riempirà di soddisfazione, aiutandoti ad apprezzare sempre di più il momento di sederti a tavola.

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