Oggi è una giornata storta? Fatti aiutare dal make up, i colori aggiungono brio alla giornata e stimolano il buon umore. Punto su un dettaglio: sì al mascara e un filo di matita per dare profondità allo sguardo. Porta un semplice gloss della tua sfumatura preferita con te in borsa, diventerà il tuo alleato di bellezza. Le coccole che facciamo a noi stesse aiutano il nostro benessere e sono una carezza per l'anima.

Dacci un taglio: scegliere un nuovo look per i capelli è simbolo di una potente e vitale voglia di cambiamento. Affidarsi ai consigli di un professionista di cui ci fidiamo ha un doppio effetto, perché ti permetterà di rinnovare lo stile. Inoltre, vedere la tua trasformazione sarà un'autentica carica di autostima.

No ai jeans che strizzano o... all'acquisto di pantaloni più piccoli della tua misura con la scusa che tanto vuoi dimagrire. Se sei a dieta considera questo periodo un momento speciale. Scegli ciò che esalta la tua naturale bellezza: ciò che indossiamo cambia l'umore della giornata.

Hai presente guêpiere e i pizzi che si usavano una volta? Un tempo costituivano la normalità, oggi si trasformano in una scelta di stile: uno strumento per imparare a sentire di nuovo il corpo e giocare con i sensi. La femminilità non è certo questione di un bustino o un rossetto, ma le piccole attenzioni ci aiutano a ritrovare gesti d'amore verso noi stesse.

Sì ai tessuti voluttuosi e morbidi, belli anche da toccare, alla comodità e al comfort. No a tutto ciò che strizza, ma anche a quello che appare senza forma. Chiediti se consideri l'abito che stai per indossare un alibi per nasconderti. La cosa più difficile è imparare a vedere e accettare la propria unicità, senza se e senza ma. Senza confronti.

"Embrace your belly" consigliano blogger e fashion coach. Abbracciare il proprio ombelico significa iniziare a considerarlo invece di fare finta che non esista. Smetti di nasconderti! È ciò che insegnano discipline come la danza del ventre: tonificare i muscoli e ritrovare la connessione con il centro della propria femminilità è un viaggio senza fine.

Quali sono i tuoi colori? A seconda delle tonalità potrai valorizzare l'incarnato e i capelli, accendere lo sguardo, brillare. Le sfumature toccano le corde del cuore perché sono pura emozione. È questione di un attimo fatale. Chiedi alle persone care e prova a percepire i colori che fanno per te: indossali, senti come ti stanno. Secondo la cromoterapia migliorano umore e forza interiore.

Un paio di pantaloni che ti fanno sentire bene, la camicia con la fantasia che ami e un poncho o uno scialle per essere avvolta da un caldo abbraccio: punta su materiali comfort e scegli elementi diversi con cui creare abbinamenti di colore. Giocare con gli accessori esalta il tuo lato sexy e ti dà forza.

La pelle è il confine del nostro corpo e, come spiega la psicosomatica, assorbe lo stress al punto che numerosi disturbi che influenzano il corpo in realtà sono manifestazioni di un disagio profondo a livello interiore. La sensazione di novità di un look che osa è una botta di autostima. Chiudi gli occhi e senti la tua bellezza. Tu e solo tu puoi fare la differenza nel modo in cui consideri te stessa, inizia a prenderti cura della persona che sei.

Sorridi. Come spiegano le neuroscienze sorridere scioglie le tensioni, stimola il rilascio di serotonina e provoca un'immediata ondata di benessere. Prova a sorridere un po' di più, con gli altri e soprattutto verso te stessa. Inizia a crederci e la giornata acquisterà una nota positiva. Il corpo reagisce ai nostri pensieri. Cambia il modo in cui ti guardi e lentamente a trasformarsi sarà il modo in cui ti immagini.

Aiuto, mi sento grassa e brutta!

Trasforma i tuoi pensieri e cambierai il modo di immaginare te stessa. Scopri la tua bellezza. Sentirsi bene nella propria pelle è una sfida in grado di trasformare il modo in cui viviamo

Mi sento grassa e brutta, a chi non capita di pensarlo? Senso di inadeguatezza, frustrazione e tanta rabbia. Eppure prendersi cura di sé in fondo non ha a che fare con il tempo o un look capace di stupire. Forse la sfida più grande è imparare a superare con coraggio i giudizi, altrui e… nostri! Giudicare e sentirsi giudicate sono due facce della stessa medaglia. Al contrario per costruire autostima abbiamo bisogno di riscoprire la nostra bellezza e acquisire una nuova consapevolezza corporea.

Fianchi larghi, bassa e rotondetta, alta e imponente, eterea come una fata: nessuna donna è uguale all’altra, eppure dai giornali usciamo tutte sconfitte. La parola è una sola ripetuta costantemente: imperfezione. Tu quanto ti senti bella? Se pronunciare queste parole basta a farti cadere nell’imbarazzo sappi che il cambiamento inizia da te. Gli altri possono ripetere all’inverosimile quanto ti trovino attraente e sexy, ma se dentro ti senti fragile allora le cose che ti vengono dette continueranno a ferirti.

«Il corpo è il nostro biglietto da visita, tuttavia è importante allontanarsi dall’idea della perfezione» spiega la dott.ssa Barbara Repossini, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa: «Standard  eccessivamente elevati per quanto riguarda il fisico e lo stile combaciano poco con la realtà e rischiano di farci sentire insicure». Le donne non sono le fotografie perfette ritratte sulle pagine dei  giornali: «Spesso non si considerano i miracolosi effetti di strumenti come Photoshop. Occhiaie, imperfezioni della pelle e i piccoli difetti che avvertiamo sono assolutamente normali».

Abbiamo paura di non piacere e allora il corpo diventa l’unico strumento con cui misuriamo il nostro grado di desiderabilità. Rincorriamo il tempo, eppure il momento giusto sembra sempre sfuggente: prima troppo giovani e insicure, poi in lotta con le rughe e i cambiamenti dell’età. «Un problema comune alla fascia di ragazze più giovani è la paura di non piacere insieme al desiderio di piacere a tutti come prova del proprio essere desiderabile. In altri periodi della vita sentirsi piacevole diventa una rincorsa al tempo». La vera sfida è iniziare a vederti, oggi, semplicemente per ciò che sei.

Sentirsi attraente non ha a che fare con centimetri e colori: significa percepire forza e sicurezza nelle proprie risorse, dal fisico alla mente. Guardati intorno e osserva le donne vicine a te, così incredibilmente diverse una dall’altra. Non sono bellissime? Ognuna di noi è unica. Quello che vedi allo specchio dipende dall’immagine che hai sviluppato rispetto al tuo corpo, ma anche da come sei stata trattata fin da piccola. Se ti vedi brutta, è tempo di iniziare a modificare la visione che hai di te e solo tu puoi iniziare a farlo.

«Quali sono i miei punti forti e i punti di debolezza?» chiarisce l’esperta: «Chiederselo è importante, perché riconoscere i propri limiti fa parte della crescita e aiuta ad accettarci per ciò che siamo. Non sottovalutiamo la questione ormonale. Soprattutto a partire dai 35 anni ai 40 gli ormoni possono avere un peso importante. Vedersi brutta è un sintomo frequente nella sindrome premestruale. Mi guardo allo specchio e mi faccio schifo: sì, certi giorni ci sentiamo proprio così».

Non siamo sempre al top. Ci sono giornate brutte, periodi stressanti: smetti di pensare di essere l’unica sbagliata, ci sentiamo tutte così certe volte. Nel corso della vita incontriamo momenti importanti di cambiamento. Un evento felice, come la gravidanza, o viceversa, il dramma di una malattia possono metterci in crisi, scardinare tutte le convinzioni. È il momento di ripartire da te stessa. Datti una chance, che cos’hai da perdere? Imparare a valorizzare il tuo corpo e ascoltare i suoi bisogni è un viaggio dentro di te. Accetta di uscire dalle tue convinzioni, all’improvviso scoprirai che riesci a sorriderti di più e volerti bene.

Il primo passo è… muoversi! Percepire i muscoli, restare in ascolto delle emozioni profonde e sperimentare l’armonia che nasce dal movimento provoca un’ondata di profondo benessere. Fatti coinvolgere dalla curiosità verso un nuovo sport. Tratta il tuo corpo con amore, dalla cucina al tempo libero. Scegli di indossare ciò che ti valorizza. Giorno dopo giorno l’opinione che hai verso te stessa inizierà a evolvere: l’accettazione di sé nasce nel quotidiano, quando smettiamo di condannarci e iniziamo a darci una possibilità.

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