L'origine è greca, da "hyperbole", esagerazione. Poi in inglese hype (si legge "hàip") è diventato il termine che definisce tutto quello che è iper, super, stra. Insomma, la cosa più esagerata, creata per chi osa. La moda se n'è appropriata. Un esempio: Marc Jacobs per Louis Vuitton ha mandato in passerella modelle con parrucche ingombranti e capi clowneschi: quadretti, scacchi, colletti abbottonati, code di volpe, volants, tutto insieme. La tendenza è diffusa, come dimostrano le provocazioni di Gaultier, Westwood, Viktor & Rolf. L'effetto è teatrale, giovane. È la moda che guarda al futuro, non solo alla prossima stagione.

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