Coppia di genitori con una figlia

Allarme nascite in Italia: tra vent’anni solo una famiglia su quattro avrà figli

L'Istat fotografa un quadro poco edificante dell'Italia di domani: meno nascite, popolazione ridotta e sempre più anziana

“Il declino della popolazione nei prossimi anni è quasi una certezza“. Lo sottolinea senza mezzi termini l’Istat che nel report “Previsioni della popolazione residente e delle famiglie” delinea un quadro non certo edificante per il Bel Paese negli anni a venire. L’Italia di domani avrà infatti una popolazione più ridotta, sempre più vecchia, con meno nascite, meno persone che lavorano e famiglie con un numero di componenti sempre minore. Un paese, inoltre, che vedrà aumentare le differenze al suo interno, con il divario tra nord e sud che si amplificherà ulteriormente e un “marcato processo di invecchiamento” proprio nel Mezzogiorno.

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Nel 2050 over 65 più di un terzo degli italiani

Stando ai dati dell’Istituto, nel 2050 un italiano su tre avrà più di 65 anni: il 34,5% della popolazione, oltre dieci punti percentuale in più rispetto al 23.8% del 2022.

Nel 2042 il numero medio di componenti per famiglia potrebbe scendere a 2,13 dai 2,32 del 2022. Mentre le persone destinate a vivere sole nel 2042 dovrebbero essere 9,8 milioni, in maggioranza anziani, contro gli 8,4 milioni del 2022.

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Non vanno meglio i dati sul lavoro: il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerebbe da circa tre a due nel 2022 a circa uno a uno nel 2050.

Calo delle nascite, una famiglia su cinque non avrà figli

L’Istat prevede inoltre una crescita del numero generale delle famiglie: ma il numero medio di componenti sarà sempre più piccolo. Meno coppie con figli, dunque, più coppie senza: entro il 2042 solo una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non ne avrà.

Mamma e figlia so0rridenti e abbracciate

La popolazione residente

La popolazione residente, dai 59 milioni del 1° gennaio 2022, passerebbe a 58,1 milioni nel 2030, a 54,4 milioni nel 2050 fino a scendere a 45,8 milioni nel 2080 con una perdita complessiva di 13,2 milioni di residenti rispetto ad oggi.

Essendo previsioni ci sono più ipotesi: in quella più favorevole la popolazione potrebbe subire una perdita di “soli” 6,2 milioni tra il 2022 e il 2080, di cui 2,5 milioni già entro il 2050. Nel caso peggiore, invece, il calo di popolazione sfiorerebbe i 20 milioni di individui tra oggi e il 2080, 6,8 milioni dei quali già all’orizzonte del 2050.

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Numero delle nascite, nessun segnale di ripresa

Le attuali dinamiche demografiche, spiega l’Istat, proseguono “la tendenza alla diminuzione delle nuove generazioni, causando uno squilibrio a favore delle generazioni più anziane”. Questo perché “non si ravvisano al momento segnali di una inversione di tendenza nel numero delle nascite nei prossimi anni”. E l’amara constatazione dell’Istat è che “i futuri comportamenti demografici non annulleranno le tendenze in atto”.

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