Ami scrivere? Vai al Women’s Fiction Festival di Matera

Torna a Matera il Women's Fiction Festival, la kermesse letteraria che fa incontrare aspiranti scrittori ed editori. Se hai un libro nel cassetto è il tuo momento

Dal 23 al 26 settembre, Matera, la città dei sassi, torna a popolarsi di editor, aspiranti scrittrici e scrittori da tutto il mondo. Dopo due anni di interruzione riapre i battenti il Women’s Fiction Festival, con la sua formula innovativa che porta fortuna a chi ha un manoscritto nel cassetto e sogna di pubblicarlo. Dal 2004, il WFF è per eccellenza il luogo di scoperta di talenti letterari e di promozione della lettura, che torna a scommettere sul potere delle parole.

Il tema dell’edizione 2021 è la gioia

Come di consueto, la quindicesima edizione del WFF sarà ricca di sorprese, a cominciare dal tema. «Lavorare nel mondo dei libri significa avere a che fare con la passione di chi scrive e di chi legge, e tutto ciò che è passione dà gioia» commenta Maria Paola Romeo, agente letteraria e membro del comitato organizzativo. «Quando ci siamo chiesti di cosa avessimo bisogno in questo momento non abbiamo avuto dubbi: ritrovare la gioia di stare insieme nel segno della parola scritta».

Che leggere sia uno strumento per superare i momenti critici emerge anche dal Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia 2020-21, una ricerca del Cepell sull’andamento della lettura, dell’editoria e della sua filiera che ha rivelato un significativo incremento del tasso dei lettori negli ultimi mesi, elementi utili per l’avvio di una ripartenza culturale con stanziamenti di oltre 35 milioni di euro.

Il super ospite di quest’anno

Da sempre attento all’universo femminile, il WFF riflette sull’attualità raccontata da chi la vive sulla propria pelle. È il caso dello scrittore afghano Enaiatollah Akbari, autore insieme a Fabio Geda di “Storia di un figlio. Andata e ritorno (Baldini & Castoldi)”. Enaiatollah parlerà del dramma delle donne afghane, a testimonianza dell’impegno del festival nel creare informazione su temi di rilevanza sociale a livello internazionale.

Come il festival scopre nuove scrittrici

Se il WWF non fosse esistito, probabilmente non avremmo mai letto la saga dei Florio di Stefania Auci e i gialli di Gabriella Genisi. Nel corso degli anni i sassi di Matera hanno assistito alla nascita di veri e propri fiori, come la blogger letteraria Giuditta Casale definisce le scrittrici ormai lanciatissime nel panorama internazionale; tra loro, Simona Morani si distingue per lo stile narrativo allegro e fresco. Emiliana di nascita e monacense di adozione, il 22 settembre festeggia l’uscita del suo secondo libro per ragazzi (il quarto in tutto) dal titolo “Il bosco di Bruno” (Giunti), ambientato sugli Appennini durante la Seconda Guerra Mondiale: «Avevo da poco finito di scrivere il mio primo romanzo “Quasi arzilli”, ma non sapevo con chi confrontarmi. Cercavo persone che amassero la lettura e la scrittura come me e sono capitata per caso sul sito del WFF. Mi è piaciuta tantissimo l’idea di un Festival tutto al femminile, così ho deciso di iscrivermi e partire con il mio manoscritto in mano ed è andata benissimo! Ho conosciuto scrittrici straniere con cui sono ancora in contatto e ho stretto relazioni che si sono rivelate utili. È stata una delle esperienze più belle che abbia fatto e la consiglio a tutti!» prosegue Simona. «Ho percepito un’atmosfera festaiola e ho respirato un profondo amore per i libri, certo, ma ho anche imparato moltissimo sulle tecniche di scrittura grazie agli interessanti workshop e alle testimonianze degli autori che sono diventati famosi».

Una formula innovativa: la borsa del libro.

Alla base del suo successo c’è una pionieristica formula importata dagli Stati Uniti. Merito di Elizabeth Jennings, scrittrice americana trapiantata a Matera che in quella città aspra e bellissima, ha fatto attecchire una tradizione che mette d’accordo la professionalità con l’informalità degli incontri. Tra la vasta offerta del WFF, la Borsa del libro è quella che riscuote più consensi e crea l’occasione di un incontro tra richiesta e offerta. «In Italia mancava un approccio che considerasse la scrittura un mestiere a tutti gli effetti, con le sue regole che vanno divulgate favorendo occasioni di incontro» sottolinea Maria Paola Romeo. «Se non ci fossero gli autori non ci sarebbe l’editoria e noi addetti ai lavori siamo qui per valorizzarli».

Cercasi scrittrici di carattere: tu lo sei? Presentati!

Che si tratti di storie d’amore, thriller o romanzi fantasy, le editor del WFF stanno cercando storie dal timbro forte e inconfondibile. «Le autrici stanno gradualmente abbandonando il genere per abbracciare le molteplici sfumature della scrittura. Il loro sguardo è cambiato e sono disposte a sperimentare, anche quando trattano temi tradizionali come la maternità, il matrimonio, le relazioni sentimentali» osserva Giuditta Casale.

C’è ancora possibilità di prenotare un pitch con Laura Cerutti, responsabile narrativa di Feltrinelli, Simona Casinato di Mondadori, Francesca Lang di Piemme e Cristina Prasso di Nord. Cliccando qui scopri di cosa sono alla ricerca.

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