I libri per festeggiare le donne

Festeggiare con un libro è sempre una buona idea. Qui ne abbiamo raccolti alcuni che parlano di donne eccezionali o semplicemente normali che però hanno delle storie da raccontare. Come tutte noi. Guardateli, sfogliateli, regalateli e fateveli regalare. E poi diteci cosa ne pensate.

I racconti delle donne, a cura di Annalena Benini (Einaudi)

«Ogni volta che incontro una donna, vorrei subito saltare tutti i convenevoli e sapere che cosa pensa, come si sente, se è felice o se è delusa, qual è la vita che non si vede ma che sta nascosta dentro gli occhi, se ha paura di perdere la sua forza, e se ogni tanto cade anche lei nel pozzo». Così scrive Annalena Benini nell’introduzione di questo bel libro dove ha messo insieme le più grandi: Virginia Woolf e Dorothy Parker, Natalia Ginzburg ed Elsa Morante, Joan Didion e Margaret Atwood, fino a Chimamanda Ngozi Adichie e Yasmina Reza, per citarne solo alcune. Dal Novecento a oggi. Il filo rosso che le attraversa è la volontà di raccontare il mondo, il «cambiamento femminile», «i mutamenti delle relazioni umane». Un libro per le donne che però possono leggere anche mariti e compagni. Perché, sottolinea la curatrice: «Grace Paley diceva: “Scrivere di donne è un atto politico”, significa prendersi cura di loro. E significa offrire agli uomini molte possibilità di comprensione, di divertimento e vicinanza a questa misteriosa e speciale parte dell’umanità.

Le ragazze di via rivoluzione di Viviana Mazza (Solferino)

Viviana Mazza, giornalista della redazione esteri del Corriere della Sera, da tempo racconta storie di donne e bambini che combattono per raggiungere qualcosa. Lo ha fatto narrando la vicenda di Malala e della sua lotta per l’emancipazione delle bambine in Pakistan. Lo ha fatto con Guerrieri di sogni (anche questo, come il primo uscito per Mondadori) parlando di Wang che fa chilometri per poter andare a scuola in Cina, di Emma che lotta per vietare la vendita delle armi negli Usa, di Negin che in Afghanistan vuole diventare direttore d’orchestra. Ora in Le ragazze di via rivoluzione parla dell’amore impossibile tra Rima e Nael, lei cristiana e lui musulmano nella Damasco divisa dalla guerra, della rabbia di Razia, che nel Sud del Pakistan opera in ospedale le donne sfregiate dagli uomini. Il titolo deriva dal gesto di Vida che, in via della rivoluzione a Teheran, si è tolta il velo bianco e lo ha sventolato come una bandiera. Sono tante ed emblematiche le donne descritte: insegnanti, blogger, attiviste. Non vittime ma lottatrici che ci mostrano quanta strada ancora c’è da fare in ogni parte del mondo.

Io sono una bambina ribelle. Il quaderno delle mie rivoluzioni di Francesca Cavallo ed Elena Favilli (Mondadori)

«Dal momento in cui hai tra le mani questo quaderno, sai che non sei sola. Sedute a tante altre scrivanie e tavoli della cucina, o accucciate su un treno o un autobus, ci sono tante altre ragazze e donne che, proprio come te, stanno sognando, disegnando, costruendo un mondo diverso» scrivono Francesca Cavallo ed Elena Favilli. Per forza: loro sono le autrici dei libri cult Storie della buonanotte per bambine ribelli 1 e 2 (Mondadori). E questo è un altro regalo che fanno alle piccole dall’indole “rivoluzionaria”: un quaderno dove allenare il proprio spirito e scrivere la propria storia partendo da 100 semplici esercizi del tipo “Ho il diritto di…”, “Cattivi che sconfiggerò” o “Intervista con la donna più coraggiosa che conosco”. Altro che il caro diario di una volta!

101 buoni motivi per essere una ragazza di Beatrice Masini (Rizzoli), illustrazioni di Guillaume Long

Si può giocare con le bambole, o anche senza, ci si può vestire di rosa o di tutti i colori, si può diventare mamme oppure no, si può cambiare continuamente stile, pettinatura, si può fondare un club per ragazze e poi ammettere anche i ragazzi (basta che rispettino le regole…), Beatrice Masini ha scritto questo delizioso libretto per le bambine per insegnare loro che possono fare tutto. Ma tutto davvero. E se pensate che l’autrice sia di parte sappiate che esiste anche la versione 101 buoni motivi per essere un ragazzo.


Donne senza paura di Marta Breen & Jenny Jordhal (tre60)

È lunga 150 anni la storia delle lotte femministe per ottenere i diritti fondamentali. Una storia che le norvegesi Marta Breen e Jenny Jordhal raccontano nella graphic novel Donne senza paura (tre60). “Tutto” ha inizio a metà del 1848, quando in America le attiviste Elizabeth Cady Stanton e Lucretia Mott riescono a far approvare una “Dichiarazione di uguaglianza” durante un convegno abolizionista: è considerato il primo congresso della storia del movimento femminista. Seguirà l’abolizione della schiavitù, a cui ancora una donna, Harriet Beecher Stowe, autrice de La capanna dello zio Tom, diede un contributo fondamentale facendo conoscere il problema.

Indomite (1 e 2) di Pénélope Bagieu (Bao)

Nel primo volume di questa raccolta di “Donne che fanno ciò che vogliono” disegnate dalla fumettista francese c’erano Clémentine Delait, la donna barbuta, Lozen, guerriera e sciamana e Tove Jansson, pittrice e creatrice di troll, per dirne solo qualcuna. La più famosa era la ballerina Joséphine Baker. Ma che bello scoprire storie poco narrate in modo così divertente e ironico. Nel secondo volume, appena uscito proprio per la Festa della donna, ci sono altrettante personalità eccezionali. Come l’astronauta Mae Jemison e la collezionista Peggy Guggenheim, ma anche Naziq al-Abid, attivista o la vulcanologa Katia Krafft e poi la rapper afgana Sonita Alizadeh che è fuggita da un futuro da sposa bambina, Temple Gradin, animalista che lavora affinché vengano migliorate le condizioni di vita degli animali da allevamento, e Jesselyn Radack, avvocato che ha lanciato il programma  “Whisper” per fornire aiuto giuridico a tutti gli informatori dopo una traumatica esperienza in cui si era ritrovata ingiustamente indagata dopo i fatti del settembre 2001.

Sicura di te di Katty Kay & Claire Shipman (il castoro)

Lo slogan di questo libro è “Le ragazze possono fare tutto! Hanno solo bisogno di fiducia in loro stesse”. Ed ecco un piccolo sostegno che non giudica ma incoraggia a sbagliare e ad accettarsi con tutte le imperfezioni (del resto imperfette non lo siamo un po’ ognuna?). Si rivolge alle adolescenti ma anche le mamme troveranno verità su cui confrontarsi come imparare che le amicizie fanno bene, a fare la lista dei punti deboli e di quelli forti, a capire cosa si vuole veramente, e che molte nostre insicurezze nascono nella nostra testa. La formula vincente? Rischia di più, pensa i meno, sii te stessa. Insomma, un libro prezioso.

La forza delle donne di Kate Hodges (Electa Junior), illustrazioni di Sarah Papworth

«Le donne delle generazioni future potranno reggersi sulle spalle dei giganti come gli uomini hanno fatto da sempre. È questa la splendida visione che ci deve ispirare, è questa la nostra direzione…» scrive Lucy Mangan, giornalista del Guardian nella prefazione. Perché il filorosso di questo libro che si rivolge ai ragazzi è che dietro a una grande donna c’è sempre una grande donna. Qualcuna che ha creduto in lei, che l’ha aiutata, che l’ha “tirata su”. Le protagoniste sono 84 e coprono diversi ambiti, dal cinema alla scienza, e diversi periodi storici. Alcune famose, altre meno. Alcune insolite. Come Meryl Streep, la grandissima, a cui è dedicato un capitolo.

Feminist You. Guida galattica per femministe in erba di Chiara Turozzi e Hanna Suni (L’Iguana)


Cosa vuol dire essere femminista? Se lo chiedono le autrici di questa guida che suggerisce una «genealogia di idee» e presenta una «schiera di donne gloriose che hanno prodotto il patrimonio del pensiero e parole che abbiamo avuto in eredità». Un libro ricco di spunti e che presenta donne note come Mary Wollstonecraft, Jane Austen o Sylvia Plath con un taglio diverso. Del tipo: “Scrivere è sexy” o “Cos’è il fallologocentrismo e perché ti riguarda”. Con riflessioni come queste: «Per noi essere femministe vuol dire che ti impegni sempre a mettere in luce la presenza e il talento delle donne accanto a te perché sai che tutto quello che accade a un’altra ti riguarda». Bello no?

Tutte le ragazze avanti! a cura di Giusi Marchetta (add editore)

Il titolo è emblematico: è la frase con cui le Bikini Kill, un gruppo di alternative rock composto da ragazze, apriva i concerti negli anni Novanta. Un grido di battaglia per mettere le ragazze in prima fila in un mondo che tendeva a escluderle. Valido ancora oggi. Così Giusi Marchetta ha messo insieme una squadra fortissima per il suo saggio rivolto alle ragazze e che può essere adottato anche dagli insegnanti per discutere di corpo, immaginario, educazione e iniziare un percorso di “formazione”. Dentro trovi contributi di Claudia Durastanti e Giulia Blasi, Giulia Cavaliere, Marina Pierri e tante altre.

Donne come noi di AA.VV. (Sperling & Kupfer)

«È un bel momento per essere donna» scrive il direttore di Donna Moderna nell’introduzione a questo saggio che raccoglie 100 storie di donne eccezionali. Sono donne che abbiamo incontrato e intervistato, che ci hanno colpito per la loro intraprendenza, il coraggio, la voglia di combattere. Famose e non. C’è la pugile Irma Testa, che grazie alla boxe è riuscita a trovare la sua strada e a non cadere nella trappola della violenza di Torre Annunziata; c’è Jane Da Mosto, innamorata della sua Venezia e dell’ambiente e che lotta per mantenerla meravigliosa. C’è Alessandra Laricchia, la prima ranger italiana che lavora nella Savana; c’è Francesca Bosco che collabora con l’Europol e la Nato per la sicurezza informatica. C’è Paola Zukar, innamorata del rap e oggi manager di Fabri Fibra e Marracash; c’è Giorgia Benusiglio che a 17 anni ha rischiato di morire per una pastiglia di ecstasy e oggi va nelle scuole a portare la sua testimonianza e a insegnare ai ragazzi a non buttare via la loro vita; c’è Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa ed esempio di accoglienza… Sono tante, belle, di esempio per noi tutte. Perché a volte le loro sono storie nate per caso, dalla voglia di rimettersi in gioco e di provarci, di alzare la testa e imporsi, come spesso succede alle donne. Storie anche di resilienza e di “resurrezione”. Lo specchio di una società che non si arrende e dove possiamo sempre più essere protagoniste. Eccoci. Leggeteci.

Il libro è diventato anche uno spettacolo teatrale!

Post Pink. Antologia di fumetto femminista, a cura di Elisabetta Sedda (Feltrinelli Comics)

Di corpo si può parlare anche attraverso i fumetti ed essere altrettanto incisivi. Lo è questa antologia che raccoglie le storie di nove autrici bravissime che, col loro tratto e la loro intelligenza sono riuscite a narrare, come scrive Michela Murgia nell’introduzione «i possibili volti della prismaticità femminile». Per rispondere a queste domande: «Quanto Dio si può incontrare in un corpo felice del suo orgasmo? Sono davvero i centimetri la misura adatta a dire l’enormità che siamo? E poi cos’è il consenso sessuale, se c’è un mondo intorno che non immagina che tu possa dire il tuo no?».

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