Le nuove detrazioni per il 730 del 2021

Dal 10 maggio è possibile inviare online il 730 precompilato, e, per chi si rivolge al Caf o a un consulente, è possibile portare la documentazione. Ecco le novità sulle detrazioni e come presentarle

Si avvicina la stagione della dichiarazione dei redditi. Dal 10 maggio sarà infatti possibile inviare online il 730 precompilato, e, per chi si rivolge al Caf o a un consulente è già possibile prendere un appuntamento e portare la documentazione. Sono diverse le novità di quest’anno. «La prima riguarda i moltissimi lavoratori dipendenti che hanno usufruito della cassa integrazione Covid» spiega Filomena Troise del Caf Cisl. «Dovranno ricordare di scaricare dal sito dell’Inps la Certificazione unica dell’Istituto, che si aggiunge a quella del datore di lavoro. Parliamo di circa 7 milioni di Certificazioni in più. Chi non ha lo Spid o la carta d’identità elettronica può chiedere al Caf o al consulente di farlo al suo posto».

Conguaglio bonus per chi ha redditi fino a 40 mila euro

Non solo. Quest’anno moltissimi dipendenti in più, rispetto al passato, dovranno fare nel 730 il conguaglio dei bonus Irpef ricevuti in busta paga. Il bonus “Renzi” di 80 euro è stato infatti sostituito dal 1° luglio da un nuovo bonus Irpef, che ha allargato la platea dei beneficiari a chi ha redditi fino a 40 mila euro. «Entrambi i bonus sono già stati già versati dal datore di lavoro mensilmente, nel corso del 2020, ma la somma dovrà essere ricalcolata in fase di dichiarazione dei redditi, sulla base dei guadagni effettivi e delle deduzioni fiscali. Così chi ha incassato meno del previsto recupererà in busta paga la parte del bonus che gli spetta, per chi ha incassato di più succederà l’inverso». Si tratta insomma di un passaggio delicato e complesso. Chi fa da sé la precompilata deve prestare attenzione alla compilazione dei quadri C14 (qui tutte le istruzioni dell’Agenzia delle entrate https://bit.ly/3rWXnzQ).

Le mascherine diventano detraibili

Chi ha conservato gli scontrini delle mascherine acquistate in farmacia o parafarmacia nel 2020 potrà ottenere una detrazione del 19% su quanto pagato, perché le protezioni rientrano tra le spese mediche. «Sullo scontrino dovranno però esserci, oltre al codice fiscale di chi ha fatto l’acquisto, l’indicazione che la mascherina è un dispositivo medico con marcatura CE», chiarisce la Troise. «Per quest’anno, a dire il vero, abbiamo chiesto all’Agenzia delle entrate di emanare un provvedimento per dare la possibilità di scaricare anche le mascherine senza marchio CE, purché dispositivi medici. È un modo per non danneggiare chi le ha acquistate a inizio epidemia, quando per via di alcune deroghe si trovavano regolarmente in commercio anche mascherine senza marchio. Fino a oggi, però, il chiarimento non è ancora arrivato».

Gli altri costi da scaricare

Sono molte le voci che quest’anno si aggiungono all’elenco dei costi da scaricare. C’è il voucher vacanza: chi lo ha utilizzato l’anno scorso deve adesso inserire nel 730 la seconda quota dell’importo, e riavrà fino a 100 euro sotto forma di sconto sulle imposte. Lo stesso procedimento va utilizzato per chi ha acquistato bici elettriche, monopattini e abbonamenti bus, e avrà così diritto a un credito d’imposta di 750 euro. Un credito d’imposta è previsto anche per chi ha fatto donazioni a sostegno di organizzazioni impegnati nella lotta contro il Covid-19: indicando la cifra nel 730 potrà scaricare dalle tasse il 30% di quanto versato. C’è poi il Superbonus del 110%. Tutti quelli che hanno iniziato l’anno scorso i lavori di efficienza energetica possono già indicare in dichiarazione le fatture pagate nel 2020 e richiedere la detrazione, senza attendere che i lavori siano conclusi. In tutti i casi bisognerà ovviamente allegare alla dichiarazione le ricevute di pagamento. «Per il Superbonus, inoltre, sono necessari tutti i certificati che attestano la validità dei lavori» dice la Troise. Sono tanti, qui trovi l’elenco completo cafcisl.it/schede-561-documenti_necessari.

Occhio alle ricevute

Un’altra novità importante del 2021 riguarda le ricevute. Per poter scaricare tutte le spese detraibili bisognerà infatti dimostrare che queste sono state pagate con strumenti tracciabili, e allegare le ricevute dei bonifici e degli altri pagamenti elettronici, come gli scontrini emessi dal Pos. «Attenzione, fanno eccezione gli scontrini “parlanti” della farmacia e le spese mediche fatte presso le strutture pubbliche o private convenzionate. Per il pagamento del dentista, del dermatologo privato, del veterinario o della palestra dei figli, bisognerà invece allegare anche la seconda ricevuta» chiarisce l’esperta del Caf.

Scadenze e rimborsi

La scadenza per presentare la dichiarazione dei redditi è il 30 settembre. Naturalmente chi ha fretta di ricevere il rimborso delle detrazioni può presentarla tra maggio e giugno, e riavere le somme nella busta paga di luglio. La procedura prevede infatti che la cifra venga anticipata nello stipendio dal datore di lavoro (che poi a sua volta sarà rimborsato dall’Erario). Quest’anno, però, non è detto che tutti siano in grado di anticipare la somma. «Questo è un problema che probabilmente avremo, e a cui si sta cercando di rimediare» dice la Troise. «L’anno scorso, quando la questione si è posta per la prima volta, il governo ha inserito nel decreto Rilancio una norma che permetteva si dipendenti di chiedere il rimborso direttamente all’Agenzia delle entrate. Ma perché questo si ripeta ci sarà bisogno di un nuovo provvedimento da parte del governo».

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