Coronavirus, gli aiuti per le famiglie

Nel decreto Cura-Italia, congedo parentale di 15 giorni al 50% della retribuzione per chi ha figli minori di 12 anni, voucher baby sitter, aiuti per i caregiver e altre misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese

Ammonta a circa 25 miliardi la manovra a sostegno di famiglie, lavoratori dipendenti e imprese decisa dal Governo con il quinto decreto in ambito coronavirus. Slittano alcune delle 40 scadenze per pagamenti e adempimenti da qui a fine luglio, ma anche congelamento di mutui, riduzione di bollette e un “pacchetto famiglia” per chi ha i figli a casa, per la chiusura delle scuole contro la diffusione del contagio da COVID-19.

Congedo parentale

È una misura una tantum (se ne può godere una sola volta) per chi ha figli a casa da scuola di età fino ai 12 anni (senza limiti di età per bambini disabili): permette a circa 1,5 milioni di madri e padri di assentarsi dal lavoro uno alla volta per 15 giorni al 50% della retribuzione. Non ci sono vincoli di reddito da Isee. Un congedo straordinario non retribuito è previsto per chi ha figli tra i 12 e i 16 anni.

«Ovviamente non è applicabile nelle famiglie con un solo genitore e non lo è nemmeno per quelle categorie di lavoratori dipendenti impossibilitate proprio dall’emergenza coronavirus ad assentarsi dal lavoro come gli operatori sanitari» aveva già chiarito il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, prima del via libera al pacchetto.

Vale anche per chi è in smart working?

«È uno strumento valido per chi non può usufruire dello smart working, ma non lo possono chiedere coloro che sono a casa in cassa integrazione. Nonostante le apparenze non è contrapposizione con la spinta al telelavoro da parte del Governo perché nell’attuale testo, all’articolo 22, manca qualsiasi riferimento al lavoro agile» spiega Antonello Orlando del Centro Studi Fondazione Consulenti del Lavoro.

Come chiarito dal ministro per la Famiglia, Elena Bonetti, «il congedo parentale straordinario può essere richiesto anche dai lavoratori le cui aziende sono attrezzate per lo smart working, perché «è un diritto del lavoratore, tutti quelli che hanno i requisiti e lo richiedono, devono poterlo ottenere».

Voucher baby sitter

In alternativa al congedo parentale, i genitori lavoratori dipendenti possono usufruire del voucher baby sitter, fino a un massimo di 600 euro mensili che «possono salire a 1.000 nel caso di operatori sanitari e ricercatori, per coprire le spese di baby sitter e aiuti familiari e come riconoscimento per il carico di lavoro, il rischio e lo stress da servizio enorme, spesso senza orari e turni, a cui sono sottoposti in questo periodo» come spiegato dal Ministro Bonetti. In questo caso potrà essere richiesto dalle famiglie con figli minori fino a 14 anni di età. Anche in questo caso è una cifra una tantum per far fronte alla chiusura delle scuole, «fruibile entro la fine dell’anno scolastico» come spiegato dal Ministro.

Non è chiaro, al momento, con che modalità usufruirne date le limitazioni ai movimenti per tutti i cittadini: potrebbe essere prevista una deroga, per motivi di necessità, ma occorre capire quali misure precauzionali sarebbero previste per evitare possibili contagi tra la baby sitter che sia venuta in contatto inconsapevolmente con contagiati e i bambini. «Il testo presentato dal Consiglio dei Ministri fa pensare che il voucher sarà godibile comunque anche dopo il periodo attuale di ‘Italia zona protetta’» spiega ancora l’esperto di lavoro. 

Caregiver

Misure speciali sono previste per chi assiste persone disabili (caregiver), che potrà chiedere fino a 24 giorni in più di permesso legato alla legge 104, entro i prossimi due mesi: 12 a marzo e 12 ad aprile. 

Pagamento colf

Previsto un rinvio del pagamento dei contributi Inps e dei premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico. Le scadenze fino al 31 maggio sono sospese.

Mutui e affitti

Per quanto riguarda i mutui, in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro, sospeso il pagamento delle rate per la prima casa fino a 18 mesi. Possono usufruire del provvedimento anche gli autonomi che comprovino che, in un trimestre successivo al 22 febbraio, hanno perso oltre un terzo del fatturato (33%) rispetto all’ultimo trimestre del 2019. La misura ha validità di 9 mesi e non è legata al reddito Isee. non sono previste misure analoghe per chi vive in affitto, perché interventi sulle locazioni sono contemplati sono a proposito di attività commerciali: «All’articolo 62 del testo per botteghe e negozi vi sono delle misure agevolative per gli affitti dei locali» spiega Antonello Orlando (vedere più avanti).

Agenzia delle Entrate

Saranno sospesi gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle entrate e congelati versamenti, pagamento di contributi e ritenute per le filiere più colpite dall’emergenza. Sospeso anche il pagamento delle rate della rottamazione del saldo a stralcio.

Cassa integrazione

Il decreto prevede «norme speciali per gli stagionali e gli autonomi» come «la sospensione dei versamenti e dei contributi previdenziali e assistenziali in modo da tutelare tutti i settori». È prevista la Cassa integrazione in deroga allargata anche alle imprese fino a 5 dipendenti. In tutti i casi si tratta di 9 settimane di integrazione del salario. Nel documento è introdotta una specifica causale «emergenza COVID-19» per semplificare gli accessi alla cassa integrazione ordinaria.

100 euro per chi lavora in ufficio

Per chi ha lavorato dall’ufficio a marzo sono previsti 100 euro in più in busta paga ad aprile (o entro il conguaglio di fine anno). L’incentivo, esentasse, riguarda chi ha un reddito fino a 40mila euro all’anno, sia dipendente pubblico che privato.

Partite IVA, imprese e negozianti

Sul fronte Partite IVA, slitta di una settimana la prima scadenza del 16 marzo, quando c’è da versare l’Imposta annuale. Previsto anche un indennizzo di emergenza da 500 euro (una tantum). Per le aziende è previsto uno “sconto” sui contributi previdenziali, oltre alla possibilità di accedere a maggiore liquidità e credito. Per i lavoratori autonomi che svolgono la propria attività in affitto, ma sono stati costretti a chiudere per le misure di contenimento del Governo (negozi e botteghe), è stato previsto un credito d’imposta del 60% degli affitti stessi di marzo.

Mascherine e “ospedali” contro il COVID-19

Il decreto dà il via libera a finanziamenti a vario titolo per imprese che producono mascherine e altri dispositivi di protezione personale e apparecchiature medicali. Sempre sul fronte sanitario, deciso l’arruolamento straordinario e temporaneo di un anno di 320 tra medici e infermieri militari, oltre all’acquisto di materiali e mezzi per il trasporto di ammalati e biocontenimento. Il ministro della Difesa, Guerini, ha annunciato anche la produzione di 1.000 litri al giorno di disinfettante dallo stabilimento militare di firenze. 

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