Bonus zanzariere, chi può chiederlo e come

Il provvedimento rientra nell’Ecobonus e permette di recuperare il 50% della spesa per l’acquisto. Ecco come

Torna il caldo e iniziano a comparire le prime zanzare. È il momento migliore per dotarsi delle zanzariere, contando anche su uno sconto fiscale che permette di recuperare il 50% del costo di acquisto sotto forma di detrazione fiscale. Occorrono, però, alcuni requisiti che riguardano il tipo di struttura che si intende comprare e montare.

Bonus zanzariere: cos’è

Si tratta di un incentivo per l’acquisto di zanzariere, che rientra all’interno di una serie di sgravi e detrazioni dell’Ecobonus 2021, dunque è previsto anche per quest’anno. In particolare, permette di ottenere una detrazione fiscale IRPEF o IRES del 50% della spesa, da recuperare in dieci anni.

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Per quali prodotti

Il bonus non vale per tutti i tipi di zanzariere. Trattandosi di una misura anche con valenza “ecologica” devono servire anche da schermatura solare. Questo significa che il bonus vale per l’acquisto esclusivamente di zanzariere di ultima generazione, cioè che oltre a impedire l’ingresso dei fastidiosi insetti in casa, migliorino anche l’efficienza energetica dell’abitazione. In pratica devono anche la funzione di schermare i raggi solari, in modo da ridurre il calore in ingresso in estate consentendo un minor ricorso a condizionatori, e limitando la dispersione in inverno, quindi permettendo una riduzione del riscaldamento e del consumo di energia elettrica e riscaldamento.

Solo per zanzariere fisse

Un altro requisito, che è strettamente legato alla valenza di risparmio energetico, è che le zanzariere devono essere fisse e non smontabili. Possono essere applicate sia alle finestre che alle porte-finestre e devono avere aperture regolabili. In pratica il bonus non vale per le tende applicabili con sistemi di incollaggio rimovibili.

L’Agenzia delle Entrate indica come requisito anche il valore Gtot non inferiore a 0,35. Si tratta di un fattore di trasmissione solare, che va inserito durante la compilazione della pratica ENEA in base al Decreto Requisiti Ecobonus e al Decreto Asseverazioni del 5 ottobre 2020. È differente in base al tipo di materiali (PVC, acciaio, alluminio, arialuce, ecc.) e viene riportato sul prodotto in vendita. Le zanzariere devono anche rispettare le norme nazionali e locali sull’efficienza energetica e devono avere la marcatura CE.

Come fare domanda: i termini e i documenti

La richiesta deve essere inoltrata esclusivamente presso l’ente di competenza, l’ENEA, entro il 31 dicembre 2021. È necessario effettuare l’acquisto tramite un “bonifico parlante”: nella causale, ad esempio, dovrà essere indicata con precisione la legge a cui ci si riferisce per ottenere le agevolazioni economiche. La fattura dovrà invece contenere tutti i dati necessari, come numero, data, destinatario con relativi codici fiscali del richiedente del bonus e di chi ha eseguito i lavori (in alternativa la Partiva Iva della ditta). Tutti i documenti da allegare alla domanda dovranno essere custoditi in caso di controlli e la richiesta andrà inoltrata entro un massimo di 90 giorni dalla data di conclusione dei lavori.

In particolare, i documenti richiesti sono: il certificato del produttore (o, in mancanza di questo, rilasciato dal fornitore o dall’assemblatore) che attesti il rispetto delle caratteristiche di idoneità per l’ottenimento del bonus; copia della documentazione firmata dal beneficiario; schede tecniche di tutte le componenti installate. Serviranno anche le fatture, le ricevute dei bonifici e bisognerà conservare la ricevuta di avvenuto invio della documentazione necessaria all’ENEA (tramite un codice, il CPID, che conferma l’avvenuta trasmissione dei documenti).

La procedura non è complicata, ma prevede: la registrazione al sito ENEA, con l’inserimento dei dati anagrafici del richiedente e dei dati dell’immobile; la descrizione del tipo di intervento; l’invio della domanda con la possibilità di stampa del promemoria.

Chi può usufruirne

Il bonus è valido solo per gli immobili già esistenti e non in costruzione. Può essere chiesto sia da proprietari che da affittuari, previo accordo con i primi. La spesa può essere decisa anche a livello condominiale, sia per singoli appartamenti, dopo la presentazione del progetto alla riunione di condominio, sia per l’intero stabile e le zone in comune.

Che importi

Il tetto massimo di spesa è 60mila euro e il bonus prevede un rimborso del 50% in dieci anni. In caso di spesa totale di 10mila euro, quindi, la detrazione fiscale avverrà con una cifra di 500 euro all’anno per i 10 anni successivi.

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