Marco Pannella, leader del Partito Radicale, è morto il 19 maggio a 86 anni, dopo aver lottato con la consueta grinta contro un doppio male. Il “Robin Hood” della politica italiana – la definizione è di Francesco De Gregori – è scomparso nel sonno, in una clinica di Roma, dopo essere stato sedato per i dolori, circondato da amici e compagni di battaglie, compresa la sua “creatura” più celebre, Emma Bonino.
Lo ricordiamo con la sua filosofia di vita, sintetizzata nelle 10 frasi più famose, punti essenziali del suo percorso politico e umano, da condividere sui social, come stanno facendo tutti i suoi sostenitori, con l’hashtag #MarcoPanella Dall’aborto al divorzio, dalla legalizzazione delle droghe leggere alla fecondazione, non c’è lotta per le libertà individuali che non abbia avuto il suo appoggio, usando i referendum e gli scioperi della fame e della sete.
Un guerriero, che non ha mai avuto riconoscimenti, ma resterà nella Storia. Un ribelle di cui parlare sempre al presente, come ha sottolineato un altro suo discepolo, Marco Cappato: «Diritto umano alla conoscenza all’ONU, droga e eutanasia legali, amnistia invece delle prescrizioni, la transizione allo Stato di diritto. Pannella non ha avuto bisogno del potere per creare più libertà per tutti e non scomparirà mai».