Sì, la dermatite atopica è proprio una malattia insidiosa. Come molti disturbi dermatologici è legata a doppio filo con lo stress. Così in questi mesi, tra ansia da Covid e primi freddi, anche chi pensava di essere guarito può ritrovarsi a fare i conti con quelle brutte macchie rosse e quel prurito a cui è impossibile resistere. Magari ne hai sofferto da bambina e adesso hai visto improvvisamente ricomparire quei sintomi fastidiosi che quasi non ricordavi più. Non c’è niente di strano. I dati dicono che questa malattia colpisce circa il 15 per cento dei bambini e un adulto su otto. Tende a scomparire nell’adolescenza in sei casi su dieci, ma può ripresentarsi con il passare degli anni o apparire per la prima volta in età adulta.

«La dermatite atopica una malattia complessa e nella sua comparsa giocano un ruolo diversi fattori, compresa una risposta esagerata del sistema immunitario» dice Ketty Perry, presidente della Società Italiana di Dermatologia SIDeMaST e direttore dell’Unità operativa complessa di dermatologia del Policlinico Universitario Gemelli. «Per curarla è proprio essenziale un colloquio approfondito con lo specialista: così si arriva presto alla diagnosi e si iniziano le cure giuste. Molte volte ad esempio si scopre che mamma e figlia ne soffrono. Oppure c’è una componente genetica: se i genitori soffrono di asma o rinite allergica, il bambino è più a rischio di sviluppare una dermatite atopica».

Le cure per le forme lievi di dermatite atopica

La buona notizia è che oggi ci sono terapie per qualsiasi età e per tenere sotto controllo il disturbo in ogni fase, anche la più grave. «Sono tutti principi attivi che fanno parte della classe degli immunomodulanti» aggiunge Andrea Chiricozzi, ricercatore, che sta studiando la malattia. «Hanno la particolarità di spegnere l’esagerata attività delle cellule del sistema immunitario e di calmare lo stato di infiammazione e il prurito. In questo modo, si tiene lontano il rischio di sovrinfezioni e si migliora la qualità di vita e il sonno del paziente».

Le formulazioni sono differenti, con percentuali diverse di principi attivi. Nelle forme più lievi si interviene con un farmaco in crema, pomata, o unguento da applicare una o due volte al giorno. Sono terapie utilizzabili anche nel caso dei bambini, scalando man mano i dosaggi sotto la guida del dermatologo.

Dermatite atopica: i farmaci per i casi più difficili

Quando le cure locali non funzionano più o la dermatite colpisce zone molto estese o particolarmente delicate, come i genitali e il volto, si utilizzano farmaci della stessa famiglia degli immunomodulanti ma con concentrazioni più elevate, in compresse o iniezioni. «In questi mesi si sta parlando molto anche di vitamina D come terapia, ma bisogna stare attenti» conclude il dottor Chiricozzi. «Al momento non c’è nulla di certo. E se non si controlla prima che ci sia un’effettiva carenza si rischia un peggioramento dei sintomi».

COME RICONOSCERE LA DERMATITE ATOPICA

È probabile si tratti di dermatite atopica se hai questi sintomi:
1. Chiazze rosse, desquamate, a volte ricoperte anche da vescicole.
2. Prurito irrefrenabile, soprattutto di notte, che spesso costringe a grattarsi sino a farsi male.

LE ABITUDINI CHE TI AIUTANO

1. Mantieni la pelle sempre idratata.
2. Scegli prodotti a base oleosa, privi di profumi e conservanti.
3. Tieni con te una crema lenitiva da usare ai primi segni di prurito.
4. Evita i lavaggi troppo frequenti, perché impoveriscono la cute, e asciugati tamponando delicatamente il corpo con un asciugamano.
5. Indossa solo abiti e biancheria di cotone, senza coloranti artificiali, perché è l’unico tessuto che non peggiora l’infiammazione.
6. Preferisci mascherine di cotone da tenere a contatto con il viso e sopra aggiungi quella chirurgica o la ffp3.
7. Chiedi in farmacia di prepararti un gel igienizzante mixato con
un prodotto lenitivo: ti aiuterà a mantenere le mani idratate.

La dermatite atopica può essere il primo segno di un’allergia

La dermatite atopica, secondo i ricercatori, può essere il primo di una serie di problemi allergici. È la cosiddetta marcia atopica. In pratica, il mancato funzionamento dell’epidermide come barriera, può alterare il corretto funzionamento del sistema immunitario, fino a scatenare negli anni allergie alimentari, asma e rinite. Per fortuna si può giocare d’anticipo. Quando c’è una dermatite atopica molto aggressiva, oggi vengono richiesti i test allergici, in modo da impostare in fretta una terapia specifica.