Luna rossa, l’eclissi del secolo

Il 27 luglio si verifica un'eclissi di luna, la più lunga del ventunesimo secolo. Cosa si può vedere in Italia, a che ora, perché succede

Sarà davvero speciale la notte del 27 luglio: vedremo l’eclissi più lunga di tutto il Ventunesimo secolo. La Luna inizierà a entrare nel cono d’ombra prodotto dalla terra intorno alle 19:15, poi nell’ombra vera e propria circa un’ora dopo. La prima parte dell’eclissi, parziale, comincerà alle 20:24 (ora italiana), ma non potremo assistevi completamente perché la luce del giorno non sarà ancora abbastanza affievolita e, soprattutto, la Luna in molte località si troverà ancora appena sotto la linea dell’orizzonte. Dovremo quindi attendere che la Luna sorga (l’orario dipende oltre che dalla posizione geografica anche dagli eventuali ostacoli alla visuale) e subentri la notte. L’inizio della totalità sarà alle 21:30 con il massimo dell’eclissi alle 22:22. La totalità finirà intorno alle 23:13 e la Luna uscirà dall’ombra dopo mezzanotte e dalla penombra intorno all’1:30 di sabato, quando l’eclissi sarà quindi conclusa. In totale, ben 103 minuti, per la precisione dalle 21:30 alle 23:13. In quelle ore, nuvole permettendo, l’eclissi sarà perfettamente visibile da ogni punto d’Italia. 

Cos’è l’eclissi di Luna e cosa si può vedere

L’eclissi di luna verifica ogni volta che la Terra si interpone tra il Sole e il nostro satellite naturale, ossia quando la Luna passa attraverso il cono d’ombra proiettato dalla Terra nello Spazio.

Ciò che vedremo nel cielo non sarà però un disco nero, bensì vedremo la superficie lunare tingersi di rosso scuro. Qualcuno ne parla come Luna rossa, a volte imputando la colorazione al Pianeta Rosso Marte, ma in realtà la spiegazione parte proprio dalla Terra. La responsabile della colorazione della Luna, infatti, è l’atmosfera terrestre: i raggi luminosi provenienti dal Sole vengono infatti diffusi dall’atmosfera, ma in modo diverso a seconda della colorazione, ossia della loro frequenza e lunghezza d’onda. I colori più diffusi sono infatti quelli tra il blu e il violetto – e questo è il motivo per cui di giorno il cielo ci sembra blu – mentre quelli delle tonalità del rosso vengono appena deviati e possono raggiungere anche la superficie della Luna, illuminandola quindi con una debole luce rossa. Questa spiegazione fisica giustifica la colorazione della Luna, che può quindi essere raggiunta dai raggi solari opportunamente deviati dall’atmosfera anche durante la fase di eclissi totale, ma apparirà comunque nettamente meno illuminata del solito.

Potremo anche vedere Marte, che si troverà proprio a ridosso della Luna e dalla parte opposta al Sole rispetto alla Terra. Quindi il Pianeta Rosso, ben illuminato dal Sole, dovrebbe essere visibile anche a occhio nudo,. Lo riconosceremo perché sarà uno degli astri più luminosi del cielo e avrà una colorazione rosso rubino.

Riproduzione riservata