I soldi non fanno la felicità. Quante volte ce lo sentiamo sentite dire? Ogni volta che sentiamo di stare guadagnando troppo poco, o di avere troppo poco denaro a disposizione per le nostre necessità, ecco che questa frase torna nella nostra mente come un mantra. Unita a un’altra: «Meglio la salute». Ma sarà proprio vero che chi ha soldi non è più felice degli altri? E se, invece, fosse esattamente il contrario? Se la felicità fosse direttamente proporzionale alla crescita del nostro portafogli? Psicologi, economisti, esperti di benessere e di crescita personale se lo chiedono da anni. Ebbene, secondo uno studio recentissimo, i soldi fanno la felicità. Eccome se la fanno.

Una domanda che gli scienziati si fanno da anni

A sostenerlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences e condotto da due ricercatori, Daniel Kahneman e Matthew Killingsworth. Il primo è uno psicologo israeliano, vincitore del Premio Nobel per l’economia nel 2002. Killingsworth è un ricercatore statunitense presso la Wharton School dell’Università della Pennsylvania. Entrambi si chiedono da anni se i soldi facciano la felicità.

I soldi fanno la felicità, ma fino a un certo reddito

Nel 2010 Daniel Kahneman aveva condotto una ricerca insieme al collega economista Angus Deaton, anche lui vincitore del Premio Nobel, su come i soldi potessero influenzare due aspetti fondamentali della vita: i sentimenti che rendono piacevole o no l’esistenza e la valutazione della stessa. Entrambi erano giunti a conclusione che i soldi hanno un impatto positivo sul nostro modo di valutare la vita. Questo, però, è vero solo fino a un certo punto. Infatti, analizzando il modo in cui valutano la vita le persone che guadagnano più di 70mila dollari all’anno, i due ricercatori avevano scoperto che la felicità non aumentava. Dunque, i soldi farebbero la felicità fino a un patrimonio di 70mila dollari all’anno.

I soldi non fanno la felicità? Per la scienza la fanno

A smentire le conclusioni di Kahneman e Deaton ci aveva pensato dieci anni dopo proprio Matthew Killingsworth. Come? Il ricercatore della Università della Pennsylvania ha sviluppato un’app attraverso la quale ha cominciato a chiedere a diverse persone come si sentivano in quel momento, in diverse fasi della giornata. Le risposte potevano andare da «molto bene» a «molto male». Una volta raccolti i dati, Killingsworth ha scoperto che non è vero che la felicità si ferma a 70mila dollari all’anno. Infatti, le persone continuavano a dirsi sempre più felici man mano che la loro ricchezza aumentava, anche ben oltre quella soglia.

Il nuovo studio: più si è ricchi e più si è felici

Alla fine, il mondo scientifico si è ritrovato con due studi simili giunti a conclusioni contrapposte. In particolare, per Kahneman e Deaton i soldi farebbero la felicità fino alla soglia di 70mila dollari. Per Killingsworth, invece, non ci sarebbero limiti: più si è ricchi e più si è felici. Qual è la verità? Per giungere a una risposta definitiva, Kahneman, che oggi è professore di psicologia presso la Princeton University degli Stati Uniti d’America, e Killingsworth hanno deciso di unire le forze e proseguire insieme il loro studio. Nella ricerca hanno coinvolto Barbara Mellers, professoressa di psicologia e di marketing presso l’università della Pennsylvania, con il compito di “fare da arbitro”. «Questo tipo di collaborazione», ha spiegato Mellers in un comunicato, «richiede un livello molto più alto di autodisciplina e precisione di pensiero rispetto a quanto accade nella procedura standard. Collaborare con un avversario, ma anche con un non-avversario, non è facile, ma è più probabile che entrambe le parti riconoscano i limiti delle proprie conclusioni». Pare che la strategia abbia funzionato: i due scienziati sono arrivati alla conclusione che i soldi fanno la felicità anche oltre una certa soglia di reddito.

«Se sei ricco e infelice, più soldi non ti aiuteranno»

In particolare, Kahneman, Killingsworth e Mellers hanno intervistato 33mila lavoratori americani. Per farlo hanno utilizzato l’app per smartphone “Traccia la tua felicità”. Ai partecipanti è stata posta una domanda in momenti casuali della giornata, mentre svolgevano le loro attività. La domanda è questa: «Come ti senti in questo momento?». Tutti potevano rispondere su una scala da «molto bene» a «molto male». Analizzando i dati raccolti, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che le persone che guadagnano di più sono in media più felici di quelle che hanno uno stipendio più basso. I soldi, dunque, fanno la felicità. Con una sola eccezione: le persone che, pur essendo ricche, sono infelici di per sé. «Se sei ricco e infelice», hanno spiegato gli scienziati, «più soldi non ti aiuteranno».