28 marzo 1946

L'esordio della sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico


Il 28 marzo '46 esce un film il cui titolo a molti forse non dice nulla: Mio figlio professore, con Aldo Fabrizi.

È invece l'esordio della più importante scrittrice di film che abbiamo mai avuto: Suso Cecchi D'Amico.

Quello subito dopo la guerra, è un periodo durissimo per Suso: le case non sono riscaldate, l'elettricità salta, spesso manca l'acqua, e lei deve mantenere il marito, tubercolotico, in una clinica in Svizzera e i figli a Roma.

Per fare due soldi, accetta di scrivere questo film.

Il suo talento è subito riconosciuto dai colleghi.

Inizia una brillante carriera che la porterà a scrivere più di 120 film, tra cui molti capolavori: Ladri di biciclette, I soliti ignoti, Senso.

È ricordata come la “signora del cinema italiano”.

17 marzo 1969

Golda Meir diventa Primo Ministro di Israele


Il 17 marzo 1969 Golda Meir diventa Primo Ministro: è la prima donna in Israele, la terza nel mondo.

I suoi genitori non volevano che studiasse, in quanto donna, ma riesce a diventare prima Ministro del Lavoro, poi degli Esteri.

Durante il suo governo da premier, affronta molte crisi.

Fra tutte, la guerra dello Yom Kippur, ma soprattutto il “settembre nero”: 8 atleti israeliani, alle Olimpiadi di Monaco, vengono sequestrati dai palestinesi.

Golda Meir sceglie una gestione dura, a tratti spietata: non negozia con i terroristi - e lascia quindi uccidere gli atleti - ma, grazie ai servizi segreti, per anni dà la caccia ai responsabili, facendoli uccidere a uno a uno.

Il fondatore di Israele, Ben Gurion, dice con ironia di lei: «Sei il miglior uomo del mio governo»..

11 marzo 1818

Mary Shelley pubblica Frankenstein


Durante l’estate del 1816 piove sempre: Mary Shelley è in Svizzera con suo marito Percy e altri amici.

Per far fronte alle lunghe giornate in casa, decidono di inventare storie attorno al fuoco.

Mary, suggestionata dai recenti sviluppi tecnologici, immagina uno racconto in cui uno scienziato, il dr. Frankenstein, dia vita a un mostruoso essere umano.

Il racconto diventa un romanzo e, l'11 marzo 1818, viene pubblicato in forma anonima.

Tutti pensano che l’autore sia suo marito.

Ma, quando, nella seconda edizione, il romanzo porta il nome di Mary Shelley, pubblico e critica restano increduli.

È subito un successo, perché, come tutte le grandi storie, cattura lo spirito del tempo.

6 marzo 1853

Fanny Salvini Donatelli debutta nel ruolo di Violetta ne La traviata


Nell'800 recitare era considerato disdicevole, quasi quanto la prostituzione.

Fanny Salvini-Donatelli, di famiglia agiata, finisce a fare l'attrice a 13 anni: dopo la morte del padre si ritrova in povertà.

Quando il teatro La Fenice di Venezia le propone di interpretare Violetta della Traviata, Fanny sente che è il ruolo della vita, perché in fondo parla di lei: una prostituta denigrata dalla società.

Ma a Giuseppe Verdi, che ha composto l'opera, Fanny non piace: solo per caso, la lettera di disappunto al teatro arriva in ritardo.

La prima, il 6 marzo 1853, Verdi la considera un fiasco, ma pubblico e critica lodano Fanny e nei giorni a venire gli spettatori si accalcano al botteghino.

Diventerà una delle opere più rappresentate di sempre.

2 marzo 2004

Parte la missione “Rosetta”. Amalia Ercoli Finzi diventa la “signora delle stelle”.


Da bambina, Amalia Ercoli-Finzi smontava le biciclette. Voleva capire come suonavano i campanelli.

Da grande, si è laureta in ingegneria aerospaziale ed è stata la prima in Italia: voleva capire di che cosa sono fatte le stelle.

Quando le hanno dato la possibilità di partecipare come responsabile scientifica della missione “Rosetta”, ci è riuscita: col suo “trapanino”, come lo chiama lei, è riuscita a perforare una cometa.

Dopo tre lanci falliti, il 2 marzo 2004 la sonda viene finalmente lanciata nello spazio.

Amalia piange, ma poi deve tornare a casa a occuparsi della famiglia: nel frattempo ha fatto quattro figli maschi e una femmina.

In barba a chi dice che non si può conciliare carriera e famiglia.

6 febbraio 1952

Elisabetta II diventa regina


Elisabetta II non è destinata a diventare regina del Regno Unito. Suo padre è secondo genito.

Ma suo zio, Edoardo VIII, abdica per sposare una donna divorziata, che è inaccettabile per la chiesa anglicana.

Nel 1936, suo padre, Giorgio VI, si ritrova a essere re, contro la sua volontà (era timido e balbuziente) ed Elisabetta deve prepararsi a succederlo.

Il 6 febbraio 1952 Giorgio VI muore ed Elisabetta diventa automaticamente regina.

Deve affrontare crisi internazionali, il controverso periodo del primo ministro Margaret Thatcher, poi lo scontro con Lady Diana.

Nel mondo intanto passano 7 papi e 13 presidenti degli Stati Uniti: il suo regno diventa il più lungo della storia britannica.

27 gennaio 1945

Eva Schloss sopravvive ad Auschwitz


I russi liberano Auschwitz. Che cosa succede dopo ai sopravvissuti?

Eva Schloss ha 16 anni e la sua vita comincia da capo.

Ha perso padre e fratello e sua madre è in fin di vita. Lei stessa ha rischiato le camere a gas.

Ci mette anni a vincere il trauma - la matricola sul braccio glielo ricorda di continuo. Deve abituarsi all'idea che vivere sia di nuovo semplice. Molti sopravvissuti non reggono, si suicidano.

Lei resiste, ma non parla mai di Auschwitz. Nemmeno ai figli, che ha avuto con difficoltà a causa delle infezioni prese al campo.

Poi, in un convegno, la invitano a raccontare la sua storia.

Decide di scriverci un libro per ricordare, anche a quelli che verranno dopo, le dimensioni dell'orrore.

E finalmente la sua storia prende senso.

17 gennaio 1998

Monica Lewinsky viene coinvolta nel Sexgate


Il 17 gennaio 1998 un sito web riferisce che il presidente degli USA, Bill Clinton, avrebbe una relazione clandestina con una stagista di 23 anni, Monica Lewinsky.

Pochi giorni dopo la notizia è confermata.

La Lewinsky diventa la sconosciuta più famosa del pianeta.

«Sono stata il paziente zero a perdere la reputazione su scala globale quasi istantaneamente» - dirà.

Per anni viene umiliata in pubblico, fino a rischiare il suicidio.

Ma nel 2010 decide di trasformare l'errore più grande della sua vita in un patrimonio per la comunità. Raccontando la sua esperienza nelle scuole, aiuta le vittime della nuova frontiera dell'umiliazione: il cyberbullismo.

3 gennaio 1954

Fulvia Colombo, la prima annunciatrice che appare in tv


«La RAI, radiotelevisione italiana, inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive».

Sono le parole che gli italiani sentono per la prima volta in tv, il 3 gennaio 1954.

A pronunciarle è Fulvia Colombo, un'attrice di 28 anni col sogno dello spettacolo.

Per prima, sperimenta l'ebbrezza di apparire in diretta davanti a migliaia di persone.

Per un essere umano è un'emozione sconosciuta e complessa da gestire (lei stessa lo paragonerà al viaggio sulla luna).

Fulvia lavora ancora in tv, presenta il festival di Sanremo del '58 (quando vince Nel blu dipinto di blu), ma nel '63 lascia la Rai per esaurimento nervoso.

Il suo viale del tramonto è una casa di riposo in cui muore nel 2005, prigioniera dei ricordi.

26 dicembre 1898

Marie Curie annuncia la scoperta del radio


Da anni, Marie Curie e suo marito Pierre, in una baracca accanto alla loro abitazione, fanno ricerca sui raggi sconosciuti che emettono i sali di uranio.

Il 26 dicembre 1898, all'Accademia delle Scienze di Parigi, annunciano la scoperta del radio.

Inizia l'era della fisica atomica, che condiziona, nel bene e nel male, tutto il '900.

Pierre muore nel 1906, Marie si ritrova sola a proseguire le ricerche, fra molte polemiche, perché è una donna libera e si è innamorata di un allievo di suo marito.

Ma niente di tutto questo la ferma: ci sono solo 4 persone ad aver ricevuto più di un Nobel, l'unica donna è Marie Curie.

19 dicembre 1997

Kate Winslet, da diva a donna


Si può desiderare quello che la società ci ha educato a ottenere - il successo, la carriera - oppure qualcosa di più personale e profondo.

È la storia di Kate Winslet.

Nel '97 esce Titanic. A 22 anni diventa una diva.

Ma, proprio in quei giorni, muore di cancro l'attore Stephen Tredre, il primo grande amore, sono cresciuti insieme nei teatri di Londra.

Per partecipare ai suoi funerali, Winslet non va alla prima di Titanic. E questo le fa vivere il successo con distacco.

Capisce che essere riconosciuta per strada non è il motivo per cui ha iniziato a recitare, vuole la stessa emozione di quando lei e Stephen si esibivano nei teatri.

Dopo Titanic, non accetta più film commerciali.

Un follia per molti, ma non per lei.

10 dicembre 1986

Rita Levi Montalcini riceve il Nobel


NGF, fattore di crescita nervoso, un nome che non dice niente alla maggior parte di noi e, invece, è responsabile di molte malattie neurodegenerative e di aspetti sconosciuti della nostra mente, come l'innamoramento.

Rita Levi Montalcini lavora tutta la vita per isolare l'NGF e capire come funzioni.

Lo fa persino durante la guerra: ebrea, scappa in Belgio; torna a Torino e allestisce in casa un laboratorio clandestino.

Dopo la guerra, continua le ricerche in USA.

Il 10 dicembre '86 le viene conferito il Nobel, mentre ancora sta studiando la relazione fra NGF e ansia.

La motivazione? «Un osservatore acuto può estrarre ipotesi valide da un apparente caos».

25 novembre 1963

Jacqueline Kennedy e l'assassinio del presidente


Il 22 novembre 1963 sparano a John F. Kennedy mentre è a bordo della limousine presidenziale che sta sfilando per Dallas.

Accanto a lui c'è sua moglie Jacqueline - si sono sposati nel '53, e lei lo ha sostenuto durante la campagna per diventare presidente.

Per un attimo, Jacqueline non capisce cosa stia succedendo: il marito si tocca il petto, allora gli si avvicina, pensa a un malore.

Un secondo proiettile colpisce Kennedy alla testa.

Solo allora, Jacqueline si arrampica sul baule della macchina per scappare.

Kennedy muore poco dopo.

Ai funerali, 3 giorni dopo, Jacqueline indossa ostinatamente lo stesso vestito rosa, ancora sporco di sangue: «Devono vedere cosa hanno fatto a John».

24 novembre 2009

Lea Garofalo paga l'atto di ribellione alla sua stessa famiglia (mafiosa)


Il 24 novembre 2009 una donna sta andando alla stazione centrale di Milano, ma nei pressi del cimitero monumentale sparisce.

Le telecamere di sorveglianza la inquadrano per l'ultima volta.

La donna si chiama Lea Garofalo, ha 35 anni, e una figlia, Denise.

Per lei, per il suo futuro, ha fatto qualcosa di rivoluzionario: si è messa contro la sua famiglia, una cosca mafiosa che sta cercando di prendersi Milano.

Lea è diventata testimone di giustizia, ha fatto arrestare suo fratello.

Quel 24 novembre paga il suo atto rivoluzionario: non verrà mai più ritrovata, il mandato di ucciderla emesso dal suo stesso compagno.

Non sapeva però, che, uccidendola, ne avrebbe fatto un'eroina e un modello.

16 novembre 1988

Benazir Bhutto, la prima donna a guidare un paese musulmano


Essere donna, fare politica in un paese musulmano come il Pakistan: è la sfida di Benazir Bhutto.

Figlia di un primo ministro, giustiziato nel 1979, la Bhutto viene messa giovanissima agli arresti domiciliari, ma, dopo 5 anni, riesce a studiare ad Harvard.

Torna per riprendere il posto di suo padre, non appena muore il dittatore che lo aveva condannato.

Il 16 novembre 1988 la Bhutto riesce a vincere le elezioni: diventa la prima donna a guidare un paese musulmano.

Ma le difficoltà non sono finite: le accuse di corruzione, l’esilio, un attentato durante un suo comizio e poi il tragico assassinio nel 2007.

10 novembre 1975

Patti Smith si fa conoscere al mondo con Horses


Il 20 ottobre '75 il poeta Rimbaud avrebbe compiuto 121 anni.

Per la musicista trentenne Patti Smith, che ha iniziato a farsi conoscere con dei reading di poesia, è una data simbolica e vuole che il suo primo disco Horses esca, a tutti costi, proprio quel giorno.

Le parole hanno un valore religioso nelle sue canzoni (la chiameranno “la sacerdotessa del rock”).

Per un problema, però, l'uscita del disco salta al 10 novembre.

Patti Smith teme di perdere la benedizione di Rimbaud, ma poi si ricorda che quella è la data in cui il poeta, morendo, scriveva alla sua compagna queste parole che è un po' come se fossero rivolte a lei, un secolo dopo: «io andrò sottoterra e tu camminerai nel sole».

1 novembre 1962

Esce il primo numero di Diabolik delle sorelle Giusanni


Questa è la storia di due sorelle.

La prima si chiama Angela e per descriverla basterebbe dire che, già negli anni '50, andava in giro per Milano in macchina da sola - gli uomini commentavano il suo passaggio con un sorriso ironico - e pilotava gli aerei.

L'altra si chiama Luciana, ed è più timida, ma non meno intraprendente.

Quando la sorella Angela le propone di lasciare il posto fisso in una fabbrica di aspirapolveri per scrivere un fumetto a puntate non esita nemmeno un secondo.

Il 1 novembre 1962 esce il primo numero. Le sorelle di cognome fanno Giussani e il fumetto si chiama Diabolik, ed è forse uno dei più famosi al mondo.

21 ottobre 1929

Marlene Dietrich firma il contratto per L'Angelo Azzurro


«Sei come la crema del mio caffè» canta Marlene Dietrich al regista durante il provino de L'angelo azzurro. È il primo film sonoro tedesco.

Marlene ha già partecipato a 16 film muti. Nonostante questo, non è scontato che la prendano: molte dive del muto hanno poi rivelato una voce orribile.

Ma lei no, ha incantato il regista: il 21 ottobre 1929 viene chiamata a firmare il contratto.

È uno spartiacque.

Il giorno dopo la prima de L'angelo azzurro, parte per l'America e diventa una diva internazionale.

Ma soprattutto una ferma oppositrice di Hitler, che invece la adora e la vorrebbe per la sua propaganda.

Durante la guerra, Marlene si arruola invece nell'esercito americano, perché, come ha detto una volta «da capo a piedi sono orientata all'amore». E i nazisti rappresentano tutto tranne che l'amore.

16 ottobre 1941

Lo sciopero del pane


Lo chiamano il “fronte interno”, la lotta quotidiana che le donne devono combattere durante la Seconda Guerra Mondiale: mantenere le famiglie e, spesso, lavorare in fabbrica per la patria.

A Parma, come altrove, questo fronte diventa durissimo: le razioni di cibo vengono ridotte, nonostante le rassicurazioni del Duce che è stato in città una settimana prima.

Il 16 ottobre 1941, un gruppo di donne prende d'assalto un furgone di grano della Barilla.

L'episodio provoca uno sciopero inaspettato che coinvolge le operaie delle fabbriche.

Nonostante la paura di ripercussioni, per la prima volta queste donne coraggiose danno un segnale forte di opposizione che porrà le basi per la Resistenza.

9 ottobre 1946

La vie en rose di Édith Piaf viene registrata per la prima volta


Figlia di una livornese e di un artista di strada francese, Édith Giovanna Gassion, meglio nota come Piaf (“passerotto”), cresce in un bordello e passa la Seconda Guerra Mondiale a cantare per risollevare il morale dei militari e dei prigionieri di guerra.

Quando finalmente arriva la pace, il mondo ha bisogno di leggerezza e di parole che fanno sognare.

Così Édith scrive, assieme al musicista Louis Guglielmi, La vie en rose.

Viene registrata il 9 ottobre 1946 e diventa in pochissimo tempo l'inno di un'Europa che rinasce.

30 settembre 1984

La signora in giallo debutta in tv



L'idea è di fare un telefilm su Miss Marple, ma gli eredi di Agatha Christie si rifiutano di concedere i diritti.

Allora, gli ideatori pensano a un personaggio simile - una scrittrice vedova che vive a Cabot Cove, un piccolo paese del Maine - e le danno il volto dell'attrice inglese, Angela Lansbury, che ha già interpretato Miss Marple in un film.

La sera del 30 settembre 1984 Murder, She Wrote (La signora in giallo) va in onda per la prima volta sulla CBS ed è un successo clamoroso.

In quasi 20 anni di carriera, Jessica Fletcher risolve più di 250 casi di omicidio, e diventa la vicina di casa che tutti vorrebbero.

27 settembre 1943

Maddalena Cerasuolo, che salvò il ponte della rione Sanità a Napoli


Da qualche giorno l'Italia è nel caos: Mussolini è destituito, il generale Badoglio ha firmato l'armistizio con gli angloamericani. I tedeschi da alleati sono diventati nemici.

A Napoli hanno chiesto 30000 uomini da mandare nei campi di lavoro e vogliono far saltare il ponte del rione Sanità per spezzare i collegamenti con il centro della città.

I napoletani, primi in Europa, insorgono.

Fra questi c'è l'operaia ventunenne Maddalena Cerasuolo, detta Lenuccia.

È lei a portare i “cestini di bombe” agli altri partigiani che difendono il ponte e a combattere coraggiosa al loro fianco.

Oggi il ponte c'è ancora e porta il suo nome.

20 settembre 1973

Billie Jean King batte il tennista Riggs nella “battaglia dei sessi”


Da una parte c'è Riggs, un tennista ritiratosi da 14 anni.

In una conferenza stampa, sfida le due migliori tenniste dell'epoca, affermando che gli uomini sono superiori alle donne.

Dall'altra parte c'è Billie Jean King, una di quelle due tenniste.

Si è già battuta perché le donne fossero pagate quanto gli uomini nello sport.

All'inizio non accetta, poi la sconfitta dell'altra tennista la convince.

“La battaglia dei sessi” avviene il 20 settembre del '73, davanti 90 milioni di telespettatori.

Billie arriva in campo su una lettiga come Cleopatra, costringe l'avversario a correre da una parte all'altro del campo ma, soprattutto, vince.

15 settembre 2002

Le “ragazze irresistibili” vincono il campionato mondiale di pallavolo femminile


Da quando è stato istituito, nel 1952, il Campionato mondiale di pallavolo femminile lo hanno vinto quasi sempre le russe. Se non loro, i paesi satelliti dell'Unione Sovietica, come Cuba o la Cina.

Questa supremazia è continuata anche dopo la fine della Guerra Fredda.

Ma poi, nel 2002, arrivano loro, “le ragazze irrestitibili”. Così le chiamano i media.

A Berlino, il 15 settembre, davanti a quasi 10000 spettatori, in un finale da thriller, che dura due ore e si risolve la quinto set, l'Italia vince per la prima volta nella storia il campionato mondiale di pallavolo femminile.

8 settembre 1941

La voce di Ol'ga Berggol'c entra nelle case degli abitanti di Leningrado per sostenerli durante l'assedio


L'8 settembre 1941 i nazisti tagliano in modo definitivo i collegamenti con Leningrado (oggi San Pietroburgo).

La situazione diventa presto insostenibile: mancano cibo, medicine, legna per riscaldarsi.

Dal primo all'ultimo giorno di assedio - saranno quasi 900 -, nel suo diario la poetessa Ol'ga Berggol'c annota l'orrore che la circonda e le incongruenze del governo Mosca che li sta lasciando morire, ma quando parla alla radio, ogni giorno, incoraggia i suoi concittadini a resistere.

La sua voce e le sue parole diventano per molti l'unica consolazione possibile, l'ultimo baluardo di luce in mezzo alla notte della ragione.

30 agosto 2013

Elena Cattaneo, la più giovane senatrice a vita della storia della Repubblica


Ogni giorno è un giorno buono per scrivere la Storia.

È quello che ci racconta la vicenda di Elena Cattaneo, poco più di 50 anni, che ogni giorno fa ricerca nei laboratori dell'Università statale di Milano, scopre aspetti sconosciuti delle malattie neurodegenerative, studia le cellule staminali.

Ogni giorno va in giro a condividere le sue scoperte e a chiedere alla gente di non avere paura del progresso scientifico.

Poi, in un giorno di fine estate di 3 anni fa, la nomina a senatrice a vita: la più giovane nella storia della Repubblica, la terza donna in assoluto a ricevere questa carica.

22 agosto 1954

Grace Kelly arriva al cinema con La finestra sul cortile


Quando, il 22 agosto 1954, durante la cerimonia inaugurale della Mostra di Venezia, è stato proiettato per la prima volta al mondo La finestra sul cortile di Hithcock, a più di qualcuno deve essere mancato il fiato vedendo questa attrice ancora poco nota, di nome Grace Kelly, indossare uno degli abiti più belli della storia del cinema, noto come “Paris Dress”.

Subito la Kelly diventa un'icona di eleganza, e l'attrice affermata che aveva sempre sperato di essere.

Ma dura poco: un anno dopo, a fine agosto del '55, sul set di un altro film di Hitchcock, conosce Ranieri di Monaco, due anni dopo è principessa e smette di fare film.

12 agosto 1937

Helen Keller, sorda e cieca, riceve in dono un cane di razza Akita che la aiuterà nella vita quotidiana


Questa è la storia di un'amicizia, che inizia il 12 agosto 1937, fra una donna americana, molto speciale, e un cane altrettanto speciale.

La donna è Helen Keller, sorda e cieca dall'età di un anno.

La sua tutrice, Anne Sullivan, le insegna a comunicare fino a farla laureare in legge: diventa attivista per i diritti dei disabili, acclamata nel mondo.

Ma Anne, che rappresenta tutto per Helen, muore nel '36.

Helen deve affrontare un viaggio in Giappone da sola ed è paralizzata dal dolore.

Il destino, però, le apparecchia un dono, voluto dal governo nipponico: un cane di razza Akita, erede del leggendario Hachi-Ko.

Di nuovo, tutto torna a scorrere.

29 luglio 1946

Anna Magnani viene premiata alla prima edizione dei Nastri D'Argento. Nasce una stella


La notte del 29 luglio 1946 Anna Magnani deve aver avuto la sensazione netta che la sua vita, come attrice e come donna, stava cambiando.

Riceve un Nastro d'Argento per “la migliore interpretazione femminile di carattere” in Roma città aperta.

Si tratta, ancora oggi, di uno dei premi cinematografici più importanti in Italia, e il primo nella carriera della Magnani: ne prenderà molti altri, persino un Oscar, nel 1956.

E sul set di quel film, per altro, la Magnani ha conosciuto il regista Rossellini, di cui è letteralmente pazza.

Poi, le cose con lui, così come nel cinema, andranno diversamente.

Ma intanto, quella notte, nasce una stella.

27 luglio 1983

Esce il primo disco di Miss Ciccone e porta il suo nome d'arte: Madonna


Può un album cambiare il mondo? Sì, se si intitola Madonna.

Per arrivarci, Veronica Ciccone ha dovuto dormire per mesi sul divano di un’amica, ha subito rifiuti e umiliazioni.

Ma quel 27 luglio segna l’inizio della carriera più longeva della storia della musica: la nascita di un’icona, un fenomeno di costume, un business studiato in economia.

Con i video ha turbato il nostro immaginario, con le canzoni ha accompagnato le estati di più generazioni. Lei lo ha sempre saputo: «Ho progettato di diventare una delle star più grandi di questo secolo».

Lo diceva nell’83.

21 luglio 1960

Sirimavo Bandaranaike, la prima donna premier al mondo


Tutto inizia con un dolore.

Un monaco buddista contrario alla medicina occidentale uccide suo marito, primo ministro dello Ski Lanka (allora Ceylon), il quale, con i farmaci, aveva debellato la malaria. Il potere passa all'opposizione.

Sirimavo Bandaranaike, anche se non ha nessuna esperienza politica, non ci sta a perdere il lavoro iniziato da suo marito e fa cadere il governo.

Si tengono nuove elezioni, Sirimavo si candida: per i suoi discorsi emotivi la chiamano la “vedova piangente”. Ma perde.

Dopo pochi mesi, il governo cade di nuovo.

Alle nuove elezioni, il 21 luglio 1960, è la prima donna al mondo a diventare premier.


12 luglio 1862

Arcangela Cotugno diventa una brigantessa


In alcuni momenti della Storia non è facile capire da che parte stare.

Il marito di Arcangela Cotugno ha combattuto al fianco di Garibaldi con l’illusione che, dopo l’unità d’Italia, avrebbe avuto un pezzo di terra. Deluso, si è dato alla macchia e si è unito alla banda di Crocco, “il generale dei briganti”.

Arcangela resta in paese, a Montescaglioso, guardata con sospetto e diffidenza da tutti. 

Resiste per 7 mesi e, anche se ha 40 anni - cioè è quasi vecchia per l'epoca -, il 12 luglio 1862 si traveste da uomo, si arma e raggiunge il marito nei boschi.

Per 2 anni lotta con lui, come fanno tante altre. Non sa bene per cosa, ma lotta.

Forse per amore.


2 luglio 1937

Amalia Earheart sparì in volo


Il mattino del 2 luglio 1937, un aereo sparisce nel Pacifico.

Sopra ci sono Amalia Earheart, nemmeno 40 anni, e il suo assistente pilota. Amalia sta compiendo un'impresa epica: vuole essere la prima donna a fare il giro del mondo in aereo.

Da ragazzina, teneva un album di articoli su donne che si erano distinte in attività maschili.

Dunque, il giro del mondo è un sogno coltivato da tempo, che però, purtroppo, non si realizza: Amalia e il suo co-pilota non vengono più ritrovati.

In una lettera al marito, Amalia ha scritto: «Le donne devono sperimentare le cose che gli uomini hanno già provato. Quando falliscono, il loro fallimento deve essere una sfida per le altre».


27 giugno 1943

Ondina Peteani sfuggì ai carabinieri


Si fa chiamare Natalia, anche se il vero nome è Ondina Peteani.

È la prima staffetta partigiana, una delle 35mila in Italia durante la seconda guerra mondiale. 

Deve portare cibo e notizie agli antifascisti nascosti sulle montagne, ma all'inizio delle sue missioni, il 27 giugno 1943, trova i carabinieri. Riesce a scappare solo grazie a una compagno.

Finisce prigioniera ad Auschwitz e poi a Ravensbruck, riesce a scappare, fa 1300 chilometri a piedi per tornare a casa.

«È bello vivere liberi», sono le sue ultime parole, 60 anni dopo.



Anita Garibaldi

17 giugno 1842

Anita Garibaldi, l'eroina dei due mondi


Il 17 giugno 1842 Anita si sente folle e felice.

Felice perché, da qualche ora, è diventata la “signora Garibaldi”, sposando a Montevideo Giuseppe, l'eroe dei 2 mondi.

Si conoscono da 3 anni: nel '39 Garibaldi era andato a liberare Laguna, il paese di Anita, e l'aveva vista dalla nave, con il cannocchiale, mentre correva nuda sulla spiaggia. Se ne era innamorato subito.

Folle perché sa che aver detto sì a Garibaldi significa dire sì alla lotta per unire l'Italia, a mille avventure e poi fughe per salvare la vita e i figli che avranno assieme.

Ma folli e felici è l'unico modo decente per vivere una vita.

Anita lo sa, e per questo ha detto sì.


(credit: Olycom)

Valentina Tereshkova

16 giugno 1963

Valentina Tereskova, la prima donna astronauta


Questa è la storia incredibile di Valentina Tereškova, la sarta diventata la prima donna nello spazio.

Un padre morto in guerra, Gagarin come mito, la passione per il paracadutismo.

L’anno dopo aver visto in tv il volo di Gagarin nello spazio, riesce a entrare nella scuola per cosmonaute ed è l’unica selezionata per essere lanciata.

Sa che potrebbe non rientrare, le navicelle Vostok sono tutto fuorché sicure al momento dell’impatto, ma niente vale come l’emozione di raccontare al mondo il cielo come un campo arato di stelle, quel 16 giugno ‘63.

Oggi ha quasi 80 anni e sogna di andare su Marte.

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(Credit: Getty)

7 giugno 1968

Le operaie della Ford che ottennero la parità con gli uomini sul lavoro


Lavorano nella fabbrica Ford di Dagenham, in Inghilterra. Sono un pugno di donne (nella foto), tra cui Rose Boland, Sheila Douglas, Violet Dawson, e cuciono la tappezzeria delle macchine.

Si chiedono perché gli uomini prendano una paga più alta.

Il 7 giugno del ’68 iniziano uno sciopero di 3 settimane che porta al blocco della fabbrica. Le odiano tutti (dirigenti, sindacati, colleghi) tranne un’altra donna: Barbara Castle, Segretario di stato, che trasforma lo sciopero nell’Equal Pay Act, una legge per la parità fra uomini e donne sul lavoro.

«Non credevamo di essere così forti» diranno le operaie.

(Credit: Getty)

2 giugno 1863

Harriet Tubman, schiava fuggita, tornata a liberare altri 750 schiavi


Ci sono tanti momenti infelici nella vita di Harriet Tubman, e 2 soli felici. Tra gli infelici: la schiavitù, le frustate, la ferita alla testa procurata da uno dei suoi padroni, la fuga fallita assieme ai suoi fratelli.

Poi, finalmente, il primo felice: la fuga riuscita.

Harriet decide che la sua missione è liberare altri schiavi. Il 2 giugno del 1863 è alla guida di 3 battelli a vapore nel South Carolina. Assieme ai soldati dell'Unione, attacca una piantagione e libera 750 schiavi. Ecco il suo secondo momento felice.

Se fosse ancora viva se ne godrebbe un terzo: sarà la prima donna americana a comparire su una moneta.

(Credit: Olycom)

25 maggio 1992

Rosaria Costa, che denunciò i mafiosi dal pulpito della chiesa


«Io vi perdono ma vi dovete mettere in ginocchio!».

L'Italia conosce Rosaria Costa attraverso queste parole, e un viso da ventenne, bello ma sofferto, mentre parla dal pulpito della chiesa di San Domenico, a Palermo.

Suo marito Vito Schifani è stato ucciso con il giudice Giovanni Falcone.

Al funerale, la voce di Rosaria è un affronto coraggioso alla mafia: dice che i mafiosi sono anche lì, in chiesa, in mezzo agli uomini di Stato.

Il dolore è grande ma a casa l'aspetta Antonino, 4 mesi, il figlio che ha avuto con Vito.

Oggi Antonino è in Guardia di finanza, e, quando gli chiedono perché, dice che Al Capone è stato arrestato per tasse.

(Credit: Olycom)

16 maggio 1975

Junko Tabei, la prima donna al mondo a raggiungere la vetta dell'Everest


Un solo obiettivo: l'Everest. 5 anni per prepararsi. Mesi per trovare i fondi.

Arrivano alla fine, attraverso un giornale e una tv. E, quando si rivelano comunque insufficienti, Junko Tabei e le sue compagne di spedizione, si mettono a cucire guanti e sacchi a pelo con le loro mani.

Molte sono madri, abituate a rammendare mutande per figli e mariti.

Poi, finalmente, la partenza.

Ma a 6000 metri una valanga travolge l'accampamento: Junko perde i sensi.

«Quando pensi che sia finita, è proprio allora che incomincia la salita»: Junko lo sa, si sveglia, si fa coraggio e riprende a salire.

Il 16 maggio 1975 è la prima donna al mondo a raggiungere la vetta dell'Everest.

Le donne che hanno cambiato la storia

Astronaute, schiave, politiche, casalinghe, operaie. Donne importanti, che hanno lottato per se stesse e per le altre donne. Ogni settimana aggiungiamo un ritratto a questa gallery. Per costruire una grande storia al femminile.

Elsa Morante

Elsa Morante è stata la prima donna a vincere il Premio Strega, con il romanzo L’isola di Arturo, nel 1957. Dopo, sono anni burrascosi: la separazione dallo scrittore Moravia, la morte del pittore Morrow, col quale aveva una relazione, un romanzo che non riesce a vedere la luce.

Nel ‘71, inizia un nuovo romanzo: un affresco corale di Roma a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, la Storia vista dal basso. Data la vocazione popolare del romanzo, chiede a Einaudi di pubblicarlo subito in edizione economica. È un lungo braccio di ferro, le propongono una doppia versione.

Il 26 giugno ‘74 La Storia esce in libreria, nella sola edizione economica. I critici si schierano, ma i lettori la premiano: in poche settimane raggiunge le 600000 copie, facendone uno dei romanzi italiani più letti del ‘900.


Nilde Iotti è la prima donna Presidente della Camera dei deputati

Il 20 giugno ’79 c’è un cambiamento epocale nella vicenda personale di Nilde Iotti, ma anche nella storia della Repubblica Italiana. Nilde è figlia di un ferroviere, morto quando lei aveva 14 anni, e di una casalinga che fa molti sacrifici per farla studiare.

Durante la guerra, partecipa alla resistenza. Nel ’46, è una delle 21 donne dell’Assemblea Costituente. Da qui, inizia un percorso politico, all’interno del Partito Comunista, al quale è legata a doppio filo: intrattiene una relazione con Togliatti, segretario del partito. Ma è nel ’79, appunto, che raggiunge una delle massime cariche dello Stato: diventa, ed è la prima donna a farlo, Presidente della Camera dei Deputati.

Lo sarà per 13 anni: nessuno, ancora oggi, ha tenuto questo incarico così a lungo.

Fondazione Nilde Iotti


Anne Frank

«Spero di poterti confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che mi sarai di grande sostegno».

È il 12 giugno 1942: Anne Frank riceve in regalo per il suo 13esimo compleanno un diario, che inizia con queste parole. Un mese dopo, a luglio, Anne e la sua famiglia sono costretti a nascondersi in un appartamento segreto. La famiglia di Anne è ebrea e, come tutti gli ebrei, viene perseguitata dai nazisti.

Il diario, che Anne terrà quasi tutti i giorni, oltre a rappresentare per lei una finestra per uscire dall’angusto spazio in cui vivrà in clandestinità per due anni, è per noi, oggi, uno straordinario affresco di vita familiare e ci ricorda che si può essere umani anche quando il mondo sembra perdere lucidità.

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La battaglia di Emma Bonino per legalizzare l’aborto

Negli anni ’70 l’aborto è illegale in Italia. Le donne che possono permetterselo vanno all’estero, le altre si arrangiano. Emma Bonino è una ragazza appena laureata – tesi profetica su Malcom X – che va in giro nei quartieri popolari di Milano a fare educazione sessuale.

Questa esperienza la spinge, assieme ad altri, a fondare il Centro per l’Informazione sulla Sterilizzazione e l’Aborto, un consultorio che aiuta le donne nel percorso di interruzione della gravidanza. In tutta Italia, organizzano cliniche clandestine.

Emma viene ricercata dalla polizia, decide di autoconsegnarsi e finisce in carcere: vuole che il suo gesto diventi simbolico e favorisca il dibattito per una legge.

Il 22 maggio ’78 la legge è realtà: una vittoria per Emma Bonino, ma soprattutto per la libertà di scelta di tutte le donne.

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La doppia vita di Felicia Impastato

La vita di Felicia Bartolotta è divisa da una data: il 9 maggio ’78.

Prima di quel giorno, fa di tutto per proteggere suo figlio, Peppino Impastato, dalla mafia. Peppino diffonde volantini, fa comizi, prende in giro i mafiosi alla radio, lei minimizza, fa sparire i volantini. Li conosce bene i mafiosi: senza saperlo, ne ha sposato uno. Non vuole che uccidano Peppino.

Ma il 9 maggio, Peppino viene fatto saltare in aria. Un attentato finito male o un suicidio, è la versione ufficiale. Da quel momento, Felicia dedica la sua vita a trovare i responsabili. Ma fa anche un’altra cosa.

Apre casa sua, a tutti, come un museo, per far conoscere la storia di Peppino: «la cosa di mio figlio si allarga, capiscono che cosa significa la mafia».

Perché Peppino aveva ragione: «la mafia è una montagna di merda».

Margaret Thatcher, «the Iron Lady», diventa premier

«Amavo mia madre, ma già a 15 anni non avevamo più niente da dirci. Lei stava sempre in casa». Margaret Thatcher non vuole essere come sua madre: già all’università si occupa di politica. Entra nel partito conservatore, viene eletta alla Camera dei Comuni, diventa Ministro dell’Istruzione.

Da subito, diventa famosa ma impopolare: abolisce il latte gratuito nelle scuole per i bambini sopra i 7 anni. Poi, il 4 maggio 1979, viene eletta Primo Ministro: è la prima volta per una donna in Europa. Gestisce la politica interna, ma anche le crisi internazionali e il terrorismo, con durezza. La stampa russa la battezza “Lady di ferro”, ma per gli amici è affettuosamente Maggie: questa doppia identità, di madre severa e intransigente, è il modo migliore per raccontarla.

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Marylin Monroe per la prima volta in copertina, è l’inizio della sua carriera

Il suo nome è Norma Jane Mortenson. Fino a questo momento, la sua vita è stata un susseguirsi di infelicità e maldestri tentativi di sopravvivenza.

La seconda guerra mondiale è nella sua ultima coda, Norma ha soltanto 20 anni, è già sposata e di lavoro vernicia aerei. Un fotografo, che vuole realizzare un servizio per i soldati ancora al fronte, la nota in fabbrica.

Scattano una foto, l’idea di fare la modella le piace, finisce per posare ancora, per un altro fotografo: il 26 aprile 1946 è in copertina sulla rivista «The Family Circle», la prima della sua carriera. La foto fa il giro del mondo e passa dalle scrivanie dei produttori cinematografici di Hollywood.

La chiamano per dei film, ma a patto che scelga un altro nome: Marilyn Monroe.

Marilyn Monroe nel 1952 – Getty Images

La canzone Strange Fruit viene registrata da Billie Holiday

Billie Holiday è già famosa, la sua voce profonda da cantante nera ha conquistato il jazz e il blues.

Si esibisce al Cafè society di New York, uno dei pochi in cui siano ammessi liberamente anche neri. Il proprietario propone a Billie di cantare un testo, Strange Fruit, scritto da un insegnante che era rimasto impressionato dall’ennesimo linciaggio a danno di neri.

Lo “strano frutto” è, infatti, un nero impiccato a un albero. Billie accetta, lei stessa e la sua famiglia hanno subito discriminazioni. La prima esecuzione lascia il pubblico shockato.

Un mese dopo, ad aprile, Billie decide di registrarla. La sua casa discografica si oppone, ne trova una più piccola. Seguono scandalo e successo, radio che la boicottano, locali che si rifiutano di farla eseguire.

Ma, alla fine, Strange Fruit segna in modo indelebile la storia dei diritti civili.

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Camilla sposa il principe Carlo

Camilla Parker Bowles è sempre stata “l’altra” per eccellenza, e di questo sapeva tutto il mondo. Per più di 30 anni, è l’amante del principe Carlo, erede al trono d’Inghilterra. Si innamora di lui prima ancora che sposi Diana.

Avrebbe dovuto esserci lei sull’altare, ma sembra che non fosse ben vista dalla famiglia reale.

Per tutta la vita è, perciò, costretta a confrontarsi con Lady D: un’icona amatissima dalla gente anche dopo la sua morte. Ma sopporta, resiste, aspetta.

Il 9 aprile 2005 finalmente riesce a prendersi quello che avrebbe dovuto essere già suo: a Windsor, sposa il principe Carlo. La sua resistenza ha assunto nel tempo una dimensione quasi eroica, un esempio per chi sa aspettare.

IPA

Martina Hingis si classifica come la migliore e più giovane tennista al mondo

La storia di Martina Hingis è la storia di una donna che, pur non avendo scelto il proprio destino, come capita a tanti, si è impegnata a dimostrare comunque che poteva essere la migliore.

Inizia a giocare a tennis a 2 anni, a 4 partecipa al suo primo torneo, a 11 lascia a bocca aperta spettatori e avversarie, che liquida in mezzora, al Torneo Bonfiglio per under 18.

Il suo talento è frutto di un allenamento sfiancante che sua madre, tennista professionista in cerca di riscatto, ha previsto per lei: ha fatto costruire un campo da tennis come quello degli Australian open nel terreno di casa.

Il 31 marzo 1997, a soli 16 anni, Martina raggiunge la vetta mondiale, classificandosi come la migliore, e più giovane, tennista al mondo.

Anche se forse non lo voleva, ce l’ha fatta.

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