Piante medicinali fiori gocce

Le medicine dolci contro stress e dolori

Facili da usare e senza controindicazioni. Sono le gocce antiansia diventate ancora più popolari da quando la mamma di Berrettini le ha usate per placare le emozioni a Wimbledon. Mettiamole in borsa insieme all’arnica, un altro rimedio per affrontare tutte le situazioni di emergenza

Le gocce della mamma di Matteo Berrettini. Ormai le hanno soprannominate così, da quando alla finale a Wimbledon lei è stata ripresa mentre assumeva e dava all’altro figlio il preparato “misterioso”. «È un ansiolitico?» si sono chiesti tutti. Niente ansiolitici, si trattava del Rescue remedy, miscela di fiori di Bach che, insieme all’arnica omeopatica, è il rimedio dolce di pronto soccorso più usato ed efficace. Abbiamo chiesto a due esperti perché tenerli sempre in borsa e tutti i modi sorprendenti per sfruttare al meglio le loro virtù.

Rescue remedy, il pronto soccorso anti stress

Il Rescue remedy (o Resource remedy a seconda dell’azienda farmaceutica che lo produce) è la miscela che il dottor Edward Bach, il medico inglese ideatore della floriterapia, ha studiato per tutte le situazioni di emergenza. La formulazione contiene 5 fiori: Cherry Plum, per mantenere l’autocontrollo, Clematis, per la paura di svenire, il senso di mancamento, Impatients, per placare l’agitazione e l’ansia da anticipazione, Rock Rose, per attenuare il panico, Star of Bethlehem per lo shock.

«Grazie a questo mix il rimedio ha una potente e rapida azione riequilibrante del sistema nervoso» spiega la dottoressa Gabriele Krause, medico esperto in omeopatia e presidente dell’Unione di floriterapia. «È di grande aiuto nelle situazioni più varie in cui hanno la meglio lo stress, l’ansia, la paura: può essere prima di un colloquio, un esame, una visita medica, un volo aereo. Oppure dopo uno spavento, una brutta notizia, un litigio, un’arrabbiatura». Ma anche in caso di malesseri fisici con una componente emotiva, piccoli infortuni, svenimenti. «Le essenze floreali hanno il grande pregio di non dare effetti collaterali e non avere controindicazioni perché non contengono il principio attivo del fiore ma l’informazione curativa, la memoria energetica della pianta» aggiunge la dottoressa. «Possono essere prese tranquillamente anche da bambini, anziani e donne in gravidanza». Vediamo come assumerle.

Prepara il tuo bottiglino
Il Rescue si può prendere puro, direttamente dal flaconcino che si acquista in farmacia, come ha fatto la mamma di Berrettini, oppure preparandosi una boccetta con il rimedio diluito: è altrettanto efficace e si risparmia pure. Basta comprare un bottiglino con contagocce da 30 ml, riempirlo per tre quarti di acqua minerale naturale, per un quarto di brandy o di aceto di mele e poi aggiungere 4 gocce dell’essenza pura. La dose è sempre di 4 gocce sotto la lingua, a intervalli ravvicinati, finché non si sta meglio.
Il metodo del mezzo bicchier d’acqua
È l’ideale per le situazioni acute, gli stati di forte agitazione o shock. Versa 4 gocce rimedio puro in mezzo bicchiere d’acqua e bevilo a piccoli sorsi a intervalli di pochi minuti.
Su polsi e labbra
In caso di svenimento o perdita di conoscenza si può passare qualche goccia su polsi e labbra, tempie e fronte della persona, massaggiando delicatamente finché non riprende i sensi.
Sullo stomaco o sul cuore
Se hai problemi di digestione o di tachicardia da stress massaggia qualche goccia del preparato sullo stomaco o sul cuore, per potenziare l’effetto dell’assunzione per bocca.
In spray
È perfetto per i bambini, perché non contiene alcol, ed è molto pratico: si può spruzzare sia in bocca, due o tre puff, oppure sul corpo in caso di piccoli traumi, come una botta sulle ginocchia.
In crema
Oltre ai 5 fiori del rimedio liquido contiene Crab Apple, essenza dagli effetti purificanti. È un toccasana per tutti i problemi di pelle: dalle punture d’insetti alle scottature, dalle dermatiti alle contusioni. È molto efficace anche per l’herpes labialis, la febbre sul labbro: applicata ai primi sintomi allevia i fastidi e accelera la guarigione.

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Arnica, la panacea per traumi e dolori

L’arnica montana è stata soprannominata la panacea dei traumi. Fama meritata perché le sue virtù antinfiammatorie, antidolorifiche, antiemorragiche e cicatrizzanti sono documentate da migliaia di ricerche pubblicate su Pubmed, la banca dati mondiale degli studi scientifici. Non dà effetti collaterali tanto che viene ormai prescritta anche da molti pediatri ai piccoli pazienti. «È il rimedio ideale di pronto soccorso per ogni tipo di trauma e dolore ma anche per interventi chirurgici e molto altro» assicura il dottor Francesco Laganà, medico esperto in omeopatia e medicina integrata. «Allevia i sintomi dolorosi, previene le complicazioni e accelera la guarigione. Per bocca si prescrive in versione omeopatica perché la tintura madre è solo per uso esterno. Localmente, però, sono più pratici gel e creme, che vanno applicati sempre su cute integra e mai su ferite o escoriazioni».

Per distorsioni e cadute
La dose in genere è di 5 granuli alla 15 CH da far sciogliere sotto la lingua il prima possibile. Si prendono anche ogni 20 minuti, finché i sintomi non migliorano. Poi si può distanziare l’assunzione.
Prima e dopo gli interventi
Nel caso di un parto, di un intervento chirurgico o dell’estrazione di un dente si può cominciare a prendere qualche giorno prima 5 granuli. Dopo, ogni mezz’ora, fino al miglioramento dei disturbi.
Per lo sport
Assumere 5 granuli alla 9 o alla 15 CH prima di un’attività fisica intensa aiuta a prevenire strappi e stiramenti. Dopo, per riparare i microdanni muscolari e ridurre l’affaticamento, si riprendono 5 granuli ogni due ore fino al recupero.
Per i doloretti
Contro mal di schiena e dolori articolari si prendono 5 granuli alla 9 CH ogni due ore. Per gli anziani che soffrono di artrosi e assumono già molti farmaci, un tubo monodose alla settimana di Arnica 30 CH consente di ridurre le dosi di antinfiammatorio. In caso di dolori alla cervicale dovuti a contratture muscolari può bastare l’applicazione locale. E ora c’è anche il gel con il roll-on da massaggiare da soli su spalle e collo.

Contro i fastidi della vaccinazione

Per il dolore che si può irradiare a tutto il braccio, dopo la vaccinazione prendi 5 granuli di Arnica alla 15 CH ogni due ore: aiuta anche ad alleviare l’eventuale “mal di ossa” legato alla febbre. Poi applica il gel a base della pianta precedentemente messo in frigorifero: così potenzi con l’effetto freddo l’azione antidolorifica.

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