Miss Sudafrica, Zozibini Tunzi, vince il titolo di Miss Universo. Foto Getty Images

Miss Sudafrica, Zozibini Tunzi, vince il titolo di Miss Universo. Foto Getty Images

Le donne nere hanno dominato i concorsi di bellezza del 2019

Per la prima volta nella storia Miss Universo, Miss Mondo, Miss USA e Miss Teen USA sono tutte nere, come anche Miss Francia. Questo tipo di concorsi oggi ci sembrano antiquati se non sessisti, ma è positivo che finalmente si siano aperti alle mille sfaccettature della bellezza

Zozibini Tunzi, sudafricana di 26 anni, è la nuova Miss Universo. Toni-Ann Singh, studentessa jamaicana di 23 anni, è Miss Mondo 2019. Miss Usa e Miss Teen Usa, invece, sono rispettivamente Cheslie Kryst e Kaliegh Garris, mentre Miss America è Nia Franklin: sono tutte, ovviamente, bellissime e, per la prima volta nella storia dei concorsi di bellezza americani, sono tutte nere. Ed è nera anche Miss Francia, la 22enne Clemence Botino.

«La società per molto tempo ha identificato la bellezza con uno stereotipo di razza. Il bello è bianco. Ora, anche se lentamente, stiamo andando verso una nuova stagione in cui le donne come me trovano un posto nella società», ha commentato dopo la sua vittoria Zozibini Tunzi. «A quella bambina di St. Thomas, in Jamaica, e a tutte le ragazze nel mondo, vorrei dire di credere in voi stesse. Credete nel fatto che potete realizzare i vostri sogni. La mia corona è vostra» ha scritto invece la nuova Miss Mondo Toni-Ann Singh su Twitter.


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Toni-Ann Singh, Miss Mondo 2019


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Miss Sudafrica, Zozibini Tunzi, che ha vinto il titolo di Miss Universo. Foto Getty Images


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Cheslie Kryst, Miss USA 2019. Foto Getty Images


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Kaliegh Garris, Miss Teen USA 2019. Foto Getty Images


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Nia Franklin, Miss America 2019. Foto Getty Images


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Clemence Botino, Miss Francia 2020. Ftoo Getty Images

L’incoronazione di Miss Mondo ha conquistato i social anche grazie alla reazione di Miss Nigeria Nyekachi Douglas, che ha esultato per prima e ha subito abbracciato un’incredula Miss Jamaica. Il motivo? Lo ha spiegato poi la stessa Douglas: Singh le aveva fatto da motivatrice per l’intera durata del concorso e lei era genuinamente felice per la sua vittoria. «Tre donne nere in finale, che bello!», ha esclamato la ragazza ai fan che si complimentavano con lei per la scelta di indossare i suoi capelli al naturale durante la finale.

La rappresentazione conta

Perché è importante vedere tre donne nere nella finale di un concorso di bellezza e perché è bello che una di loro avesse i suoi ricci naturali? Intanto perché i capelli afro sono sempre stati oggetto di discriminazione, soprattutto in America, mentre da alcuni anni a questa parte sempre più ragazze e donne nel mondo – di origine africana o afrodiscendenti – hanno iniziato a rivendicare la bellezza dei loro capelli al naturale. Ne è nato un movimento, quello “natural hair”, cui hanno aderito anche molte celebrity, da Beyoncé a Kerry Washington. Le copertine e i servizi fotografici in cui i ricci delle modelle e delle attrici nere non venivano più piastrati sono diventati la nuova normalità, mentre si sono moltiplicati i prodotti per prendersene cura.

È lo stesso effetto che ha avuto il lancio della linea di cosmesi di Rihanna Fenty Beauty, che nel settembre del 2017 offriva per la prima volta 40 tonalità di fondotinta diverse, dalle pelli chiarissime a quelle scurissime, e tutto quello che c’era nel mezzo. Incredibile a dirsi, nessuno ci aveva mai pensato prima e spesso chi aveva la pelle scura doveva accontentarsi di poche scelte: potere della rappresentazione mediatica. L’industria cosmetica ha scoperto un mercato enorme, che fino a quel momento nessuno aveva mai servito, e moltissime donne si sono riviste nelle immagini pubblicitarie, che non avevano più la solita modella bianca ma ragazze di tutte le etnie.

Ma i concorsi di bellezza non erano sessisti?

Certo, giudicare delle donne solo in base alle loro qualità estetiche può sembrarci oggi antiquato e persino sessista, ma che nei concorsi di bellezza americani trionfino le donne nere è significativo. La bellezza made in Usa, infatti, è stata per lungo tempo associata alla donna Wasp, bianca, bionda e con gli occhi azzurri, tralasciando le mille sfumature di un Paese fatto di immigrati provenienti dai più disparati angoli di mondo. Così anche il contest per reginette diventa uno spazio da conquistare. E se sono sempre di più i genitori che oggi crescono i propri figli cercando di non intrappolarli in stereotipi di genere, è vero anche che la bellezza non è un crimine. E che se una bambina (o un bambino) nera vuole rivedersi in una Miss, è bello che possa trovarne anche qualcuna che le assomigli.

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