Un gruppo di ragazzi con in mano il telefonino

Ragazzi sui social per 2-3 ore al giorno: crescono rischi e ansia

Metà dei ragazzi italiani tra i 12 e i 18 anni si collega ai social network e chatta per due o tre ore al giorno. Il 35 per cento fa tardi la sera e ha difficoltà a dormire. Ma i rischi in agguato sono tanti: ecco quanto emerge dall'ultimo rapporto di Telefono Azzurro

Il 50 per cento dei ragazzi italiani tra i 12 e i 18 anni sta sui social e chatta per due o tre ore al giorno. È quanto emerge dal rapporto Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale elaborato da Telefono Azzurro in collaborazione con Doxa Kids e condotto su un campione di 804 genitori e 815 giovani. I dati sono in crescita: nel 2018 i giovani che stavano su Internet per due o tre ore al giorno erano il 43 per cento. Parallelamente all’aumento della loro esposizione al web, cresce la dipendenza da social e aumentano anche i rischi ai quali i ragazzi sono esposti.

Le ragazze stanno sui social più dei ragazzi

Secondo il rapporto di Telefono Azzurro la maggior parte dei giovani per stare online utilizza il telefonino. Infatti, il 93 per cento del campione ha specificato di “navigare” e chattare attraverso lo smartphone. Il 14 per cento degli intervistati ha dichiarato di trascorrere sui social dalle quattro alle sei ore al giorno, il 4 per cento più di sei ore al giorno e il 3 per cento è sempre connesso. Le ragazze stanno sui social più dei ragazzi. Infatti, il 44 per cento di giovani ha affermato di stare connesso dalle due alle tre ore al giorno e il 24 per cento un’ora al giorno, mentre per il genere femminile il 55 per cento sta connesso dalle due alle tre ore e il 17 per cento un’ora al giorno. Vi sono, poi, differenze rispetto all’età. In particolare, il 23 per cento dei 12-14enni sta online un’ora al giorno, mentre il 23 per cento dei 15-18enni “naviga” dalle quattro alle sei ore al giorno.

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Che cosa cercano i giovani sui social

Il 35 per cento dei ragazzi ha dichiarato di fare tardi la sera e avere difficoltà a dormire a causa del tempo trascorso online. Ma che cosa guardano i giovani italiani sui social? Il 93 per cento degli intervistati ha spiegato di usare i social network per vedere i contenuti pubblicati dagli amici. Lo fanno soprattutto le ragazze. L’80 per cento del campione ha spiegato di guardare i contenuti messi online da personaggi famosi o sportivi. Il 76 per cento segue gli influencer e il 71 per cento, soprattutto le ragazze, utilizza i social per leggere notizie. Infine, il 66 per cento dei ragazzi intervistati ha precisato che posta contenuti online, mentre il 63 per cento guarda quello che pubblicano i marchi famosi.

Ragazzi sui social: quali rischi corrono

Sono nati praticamente con il telefonino in mano. Passano ore e ore sugli smartphone, sui tablet o a navigare con il computer, ma non tutti i ragazzi italiani sono totalmente consapevoli di come evitare i pericoli su Internet o segnalarli. Secondo la ricerca, quasi un ragazzo su due è incappato online in contenuti poco appropriati e il 25 per cento è rimasto turbato e impressionato. Il rapporto ha evidenziato che il maggiore rischio che corrono i giovani su Internet, e quindi sui social, è di essere contattati da estranei adulti, magari malintenzionati. È capitato nel 65 per cento dei casi, e la percentuale sale al 70 per cento se si prendono in esame solamente le ragazze e i bambini tra i 12 e i 14 anni. Tra gli altri rischi, il 57 per cento è stato vittima di bullismo. Il 54 per cento di oversharing di dati personali. Il 53 per cento è incappato in contenuti violenti, mentre il 45 per cento è stato esposto a contenuti sessualmente espliciti. Il 36 per cento dei giovani ha dichiarato di avere inviato contenuti di cui ci si potrebbe pentire. Il 19 per cento ha speso troppo online e il 14 per cento è finito a giocare d’azzardo.

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Sempre più giovani dipendenti dai social

Un altro grave rischio è quello di diventare dipendenti dai social network. Dal rapporto emerge che il 27 per cento dei ragazzi si sentirebbe ansioso o agitato se gli venisse impedito di collegarsi ai social network. La percentuale sale al 29 per cento per i giovani tra 15 e 18 anni e al 26% dai 12 ai 14 anni. Il 22 per cento degli intervistati si sentirebbe perso senza l’utilizzo dei social, mentre il 19 per cento ha dichiarato che rimarrebbe tranquillo. Solo il 3 per cento ha garantito che si sentirebbe libero e l’1 per cento felice. Questi dati evidenziano che, rispetto al 2018, cresce l’ansia tra i giovani che dovessero rimanere senza la possibilità di navigare sui social network.

Ragazzi sui social: uno su due prova sentimenti spiacevoli

Non solo dipendenza. I social hanno anche altri effetti negativi sui ragazzi. Più di un ragazzo su due, cioè il 53 per cento del campione, ha dichiarato di avere provato sentimenti spiacevoli, come l’invidia per la vita degli altri (24 per cento, soprattutto tra i 15 e i 18 anni). Il 21 per cento si è sentito inadeguato, il 18 per cento si è sentito “diverso” e il 10 per cento omologato. Tutti gli altri hanno dichiarato di provare solitudine (12 per cento) o rabbia per le vite degli altri (9 per cento).

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Ragazzi sui social: uno su due trova contenuti violenti

Dal rapporto di Telefono Azzurro emerge che a quasi un ragazzo su due è capitato di incappare online in contenuti poco appropriati. Nel 25 per cento dei casi i contenuti apparsi hanno turbato e impressionato i giovani. Il 19 per cento del campione ha cercato di controllare e limitare i contenuti sui social, ma non ci è riuscito. Anche i genitori si sono detti preoccupati per queste situazioni: il 42 per cento degli intervistati ha riferito che ai figli è capitato di incappare in contenuti poco appropriati. Tra questi ultimi, i più diffusi sono i contenuti violenti (68%), quelli pornografici (59%) e sessualmente espliciti (59%), i contenuti discriminatori e razzisti (48%), quelli riguardanti il suicidio e l’autolesionismo (40%) o inneggianti l’anoressia e la bulimia (30%), ma anche il gioco d’azzardo (27%).

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