Sicurezza: i rischi delle auto a Gpl e metano

Problemi di parcheggio nei garage sotterranei, dubbi sui rischi al serbatoio in caso di incendio o tamponamenti, domande sulla normativa vigente: ma le automobili a gas sono davvero più pericolose di quelle alimentate a diesel e benzina? Facciamo chiarezza

La sigla Gpl significa “Gas di Petrolio Liquefatti”. Si tratta di un idrocarburo composto da propano e butano (derivati dal petrolio). È utilizzato in ambiti civili, industriali, artigianali ed è un ottimo carburante, economico e a basso impatto ambientale.

Le automobili alimentate a Gpl devono avere serbatoi con particolari dispositivi di sicurezza che riducono i rischi in caso di incendio, tamponamento, parcheggio in box interrati, esposizione a eccessivo calore.

I dispositivi di sicurezza principali sono:

l’elettrovalvola (impedisce al GPL di uscire se il motore è a 0 giri, in caso di incidente si chiude appena il motore si spegne)

la valvola limitatrice di riempimento che non consente di riempire il serbatoio oltre l’80% per evitare un aumento eccessivo della pressione interna se dovesse verificarsi un surriscaldamento che dilata i gas

la valvola di sicurezza che in caso di eccessiva pressione interna nel serbatoio provoca una fuoriuscita controllata di GPL all’esterno della vettura

 

È possibile parcheggiare un’auto GPL (se dotata di valvole che rispettino la normativa) nei garage sotterranei: le automobili immatricolate dal 2001 e conformi al Regolamento ECE/ONU 67-01 possono parcheggiare anche nei box interrati fino al primo piano interrato.

E il metano?

Il metano è il più semplice idrocarburo presente in molti gas naturali. Si incendia più difficilmente della benzina e quindi è molto più sicuro. Infatti le auto alimentate a metano possono essere parcheggiate ovunque senza alcuna limitazione.

Per saperne di più leggi la Guida alle auto a Gpl e metano  dell’associazione Altroconsumo

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