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Le unghie finte fanno male? Sì, dice uno studio

La dirigente di una scuola vieta le unghie finte: «Sono pericolose per la sicurezza e la salute». Cosa dice l’esperta

Niente unghie finte a scuola. Almeno a Torino, all’istituto Comprensivo di Alpignano, alle porte del capoluogo piemontese, dove la dirigente scolastica ha deciso di vietare alle studentesse di andare a scuola con le unghie finte, al gel. Motivo: «Rovinano la salute e possono anche ferire i compagni», se eccessivamente lunghe e appuntite». Il caso fa discutere, ma esistono diversi studi scientifici che di recente si sono occupati proprio degli effetti delle unghie finte, in particolare dei rischi per la salute perché c’è il sospetto che possano essere cancerogene.

Il caso: la scuola di Torino che vieta le unghie finte

«Tantissimi esperti del settore sconsigliano una ricostruzione sotto i 18 anni. Su alcune nostre alunne della secondaria abbiamo notato un’eccessiva lunghezza, cosa che può inficiare anche la valutazione sui compiti che svolgono in classe», ha spiegato la preside, Silvana Andretta, al quotidiano La Stampa. È la prima volta che una scuola vieta le unghie lunghe o le extension in gel: finora i divieti avevano riguardato il dress code. Per esempio, le ragazze non potevano entrare in classe con gonne troppo corte, magliette troppo scollate, o i ragazzi con jeans strappati o ritenuti non decorosi perché a vita troppo bassa. Tutte indicazioni ricordate anche nell’istituto piemontese: «Il regolamento d’istituto – ha scritto la preside sul registro elettronico – prevede di indossare un abbigliamento semplice e adeguato all’ambiente scolastico».

Rischio sicurezza con le unghie troppo lunghe

«Se, ad esempio, bisogna lavorare su una tavola da disegno e l’elaborato viene graffiato dal materiale artificiale dell’unghia, è chiaro che il voto finale rischia di essere più basso e di vanificare l’impegno – ha chiarito la preside dell’istituto torinese – Sono adolescenti e spesso si salutano abbracciandosi: il materiale usato per le unghie finte è molto resistente e un movimento improvviso rischia di provocare un infortunio a un vicino di banco». Spiega Norma Cameli, Responsabile Dermatologia Correttiva e Rigenerativa dell’Istituto Dermatologico San Gallicano -IRCCS, di Roma: «Questa è una valutazione soprattutto di tipo etico, che deriva dalla riflessione che le unghie lunghe con i lustrini non si abbinano a un abbigliamento sobrio, previsto dal regolamento di istituto. È chiaro, però, che c’è anche un aspetto sanitario: più un’unghia è lunga, più può essere soggetta a infezioni o a rottura perché diventa più fragile. C’è anche il rischio di graffi involontari, a se stesse e agli altri, quindi occorre maggiore cautela».

Danni alla salute e rischio di tumori della pelle

In realtà a preoccupare sono anche possibili effetti nocivi sulla salute, in particolare il rischio di cancerogenicità emerso da uno studio pubblicato nelle scorse settimane su Nature Communications: secondo i ricercatori della University of California di San Diego che lo hanno condotto, ad essere pericolosi non sarebbero tanto gli smalti quanto le lampade UV impiegate durante la manicure, che potrebbero aumentare il rischio di tumore alla pelle. «Se ne parla da molti anni e ogni tanto il tema torna d’attualità. In realtà non ci sono veri studi che comprovano questo pericolo. Ciò che è vero è che i fornetti che si usano per polimerizzare il gel, cioè indurirlo, emettono radiazioni ultraviolette, sia al led che UV, quindi soprattutto raggi di tipo A. Come per altre lampade, per esempio le abbronzanti, c’è quindi un rischio cancerogeno, che aumenta in caso di pratiche ripetute. Ma come precauzione è sufficiente applicare un filtro solare, quindi una crema sulle mani, oppure utilizzare dei guantini. È giusto porre attenzione, quindi, ma senza allarmismi», spiega la dermatologa.

Attenzione alle infezioni

A preoccupare sono anche i possibili rischi di infezioni, specie se il gel viene applicato su unghie fragili o lesioni della pelle: «La prima precauzione è di non applicare le unghie artificiali se la pelle non è sana, cioè se ci sono piccole fessure o lesioni, altrimenti si può incorrere in una infezione. Se poi questa dovesse comparire, bisogna capirne la causa: se è micotica occorreranno prodotti antimicotici, se è batterica creme antibiotiche o disinfezioni. Ci può essere anche una causa virale, allora il consiglio è di rivolgersi a un dermatologo che possa valutare la situazione», spiega l’esperta del San Gallicano.

Attenzione al fai-da-te

Anche gli stessi strumenti per applicare le unghie finte dovrebbero essere igienizzati con cura, tramite sterilizzazione, quindi sarebbe meglio evitare il fai-da-te: «Lo eviterei per il gel, sia per la scelta dei prodotti, sia per le modalità di applicazione: è sempre meglio rivolgersi a un professionista, che scelga materiali sicuri e conosca le tecniche, mentre mi rendo conto che spesso le ragazzine comprano da bancarelle o da internet sia gel che smalti di dubbie provenienze», prosegue Cameli.

Qual è l’età minima?

«A livello legale non è prevista alcuna età minima per l’applicazione di unghie artificiali, né alcuna linea guida. I grandi marchi si tutelano suggerendo a volte in etichetta di non utilizzare questi prodotti sotto i 16 anni o persino i 18. È anche vero che 12/13 anni sono pochi, come nel caso delle ragazzine della scuola piemontese alle quali sono state vietate le unghie al gel – spiega la dermatologa – Il motivo è legato al fatto che le unghie a quell’età non sono ben strutturate e c’è il rischio di renderle più fragili. Non tanto per il gel in sé, quanto per le modalità di rimozione: spesso le giovani vorrebbero cambiare colore spesso e magari ricorrono a prodotti troppo aggressivi o pratiche non ortodosse per la rimozione del gel. Forse ci vorrebbe più attenzione da parte dei genitori, in modo da avere maggiore consapevolezza dei rischi ai quali si può andare incontro», spiega Cameli, che aggiunge: «Con gli smalti tradizionali, invece, non si va incontro a queste problematiche».

Nessun pericolo con gli smalti tradizionali  

«In questo caso l’unghia non rischia di essere danneggiata, anzi lo smalto tradizionale in qualche modo può essere una protezione. A differenza del gel, inoltre, non occorrono solventi particolari o aggressivi. Si riduce anche il rischio di reazioni allergiche, per cui mi sentirei di dire che le unghie finte non sono da “bandire”, si possono usare in qualche occasione particolare, ma eviterei un uso continuativo e quotidiano, per cui sarebbero da preferire gli smalti classici», conclude l’esperta.

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