La beauty che verrà

La ricerca prepara creme-barriera. Gli istituti diventano oasi di benessere (e di igiene!). Lo shopping percorre vie inesplorate. Ma non sarà solo un drastico taglio con il passato. La cosmesi ha saputo fare della crisi un volano positivo. E promette gradite sorprese

Niente è più come prima. E non solo perché non ci infiliamo più in un negozio per il solo piacere di provare una crema o annusare un profumo. Con la pandemia, le abitudini cosmetiche e i rassicuranti riti di benessere sono radicalmente cambiati e la cura di sé si è evoluta. Qui trovi 4 esperti che raccontano cosa aspettarci dall’universo beauty. E i focus sui ciò che compreremo di più.

1 Il cosmetologo: creme & Co. saranno sostenibili e sicure

«In un Pianeta reso sempre più fragile dalla prova del fuoco del Coronavirus e dal riscaldamento globale, l’amore per i prodotti ecosostenibili prenderà quota» sostiene Umberto Borellini, cosmetologo docente alla Scuola Superiore di Medicina Estetica Agorà di Milano. «In particolare si affermeranno le formule senz’acqua, perfette per ridurre gli sprechi ambientali e le possibili contaminazioni, dovute a cattiva conservazione, da parte di microrganismi nocivi. A sua volta, la ricerca esplorerà nuovi territori per lanciare cosmetici sempre più sicuri. Come le creme “intelligenti”, già in fase di studio, che riconoscono la temperatura della pelle per difenderla meglio dagli shock termici e dalle aggressioni degli agenti esterni, batteri inclusi.

Il tema della protezione sarà centrale nel formulare creme e sieri che utilizzeranno sempre più spesso ingredienti prebiotici e probiotici, uno dei trend in crescita. Questi principi attivi derivati da superfood e batteri amici della pelle, infatti, aiutano a proteggere il microbioma cutaneo, fondamentale per la salute dell’epidermide. È lui a fare da barriera naturale con l’ambiente esterno, oggi percepito più minaccioso rispetto al passato. L’obiettivo, quindi, è rinforzarlo».

2 L’esperto di consumi: l’e-commerce vola, la profumeria rifiorisce

«Sul fronte acquisti continuano a espandersi quelli digitali, cresciuti vorticosamente durante la quarantena (+40% in media)» dice Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia, l’associazione nazionale di settore. Ma si stanno riscoprendo i canali di vendita tradizionali, come le piccole profumerie ed erboristerie. «Il negozio sotto casa si prende la rivincita» commenta l’esperto. «Si è rivelato un ottimo salvagente durante il lockdown e sarà prezioso in caso di ricadute future. Altro settore che tiene è quello dei trattamenti professionali. Il merito va a estetiste e parrucchieri che hanno dimostrato molto dinamismo e un’ottima capacità di adattarsi prontamente alle rigorose norme d’igiene, trasmettendo sicurezza e senso d’accoglienza alle clienti». Quali saranno i cosmetici dei quali non faremo a meno? I prodotti per le mani! Disinfettarle è ormai un gesto acquisito, ma richiede poi di idratare e nutrire la pelle provata dal mix di acqua e detergenti a base alcolica. In crescita anche le specialità per l’epidermide irritata: la mascherina protegge, però la pelle paga un piccolo scotto.

3 Lo psicologo: le donne hanno ritrovato fiducia in se stesse

Lo shock da Covid-19 ha alimentato la consapevolezza che la salute del corpo è costruita anche sul benessere, esteriore e interiore, sull’autostima e sull’importanza di piacersi. «Durante la quarantena ci siamo viste tutti i giorni senza trucco. Lo specchio ci rimandava l’immagine di quello che siamo al naturale e questo, in molti casi, ha aumentato la fiducia in noi stesse, della nostra immagine» spiega Caterina Carloni, psicologa e psicoterapeuta. Di certo sono definitivamente cambiate le abitudini cosmetiche (più cura, meno make up) e sono nate nuove abitudini. «Durante il lockdown ci siamo improvvisate estetiste» continua l’esperta. «La necessità di fare tinta, piega, manicure e depilazione da sole ha creato una sorta di positiva dipendenza: l’autocura beauty, con il suo lato giocoso e creativo, ha un effetto rilassante e appassionante. Ma ha anche una positiva ricaduta economica: dopotutto permette di risparmiare». E infatti, sostengono i sondaggi, molte di noi continueranno con il fai-da-te.

4 Il manager acquisti: il futuro è l’omnicanalità

Il futuro del beauty shopping? L’omnicanalità. E cioè impareremo a muoverci in libertà prendendo il meglio da negozi fisici e virtuali. Certo, il periodo del lockdown ha portato in prima linea l’e-commerce. «I brand hanno reagito velocemente al cambio improvviso di situazione» spiega Beyhan Figen, general manager Sephora Italia. «Sono nate nuove piattaforme dedicate ai servizi di vendita personalizzati che, in video, mettevano a disposizione esperte pronte a dare consigli beauty su misura. Un’ottima idea per guidare i clienti nella scelta di una crema o di un ombretto anche a distanza e che sta prendendo sempre più piede. Allo stesso tempo, il gran bisogno di normalità spinge le persone a tornare nei negozi, a ritrovare i gesti abituali, come quello di incrociare lo sguardo familiare dello staff. Ma è una ripresa di consuetudini che va fatta in assoluta sicurezza». Perché è un fatto che il tema della tutela dai contagi ha imposto di ripensare i servizi. Un esempio è quello dei tutorial di trucco offerti da molte profumerie. «Oggi, per mantenere il distanziamento, i nostri negozi propongono il servizio Beauty Mirroring» spiega la manager. «Il make up artist guida i gesti della cliente proponendo gli step del trucco su se stesso. Sotto la sua guida la cliente, li replica. E le distanze di sicurezza sono sempre garantite».

Come sarà il packaging

Prodotti clean (privi di sostanze ritenute tossiche o inutili per la pelle), certamente. Ma anche sicuri. Secondo una ricerca di Mintel, società internazionale di analisi dei consumi ripresa da Cosmetica Italia, il 50%
delle donne, quando sceglie una crema, ora dà molta importanza all’aspetto sicurezza. Così, anche i conservanti (fino a poco tempo fa poco amati) ora sono ben accetti. Per le stesse ragioni, sale il gradimento per i packaging a prova di contaminazioni, come i monodose e quelli airless. In particolare, questa nuova tecnologia fa sì che il prodotto non entri mai in contatto con l’aria e che mantenga gli ingredienti attivi e sicurissimi fino all’ultima goccia.

Quale sarà il trucco preferito

Fino a ieri il prodotto vincente in tempo di crisi era sempre stato il lipstick: più le difficoltà mordevano, più rossetto si usava. Oggi, con le labbra nascoste sotto la mascherina, gli acquisti di rouge sono crollati del 60%, dicono i dati Nielsen. Insomma, invece del lipstick index, il nuovo indicatore sarà il make up degli occhi, l’unica parte del viso che resta ben visibile. E il trend continuerà nei prossimi mesi. Guarda caso, nei saloni estetici sono aumentate le richieste per i trattamenti che danno risalto allo sguardo: al primo posto l’extension delle ciglia che allunga e infoltisce quelle naturali, seguito dalla laminazione che le scurisce e incurva. Così gli occhi sono pronti a farsi notare.

Come andremo dall’estetista 

Niente ceretta all’ultimo minuto, niente piega al volo. Da oggi
i trattamenti di bellezza andranno pianificati con cura: se non hai l’appuntamento, vieni rispedita a casa. Dunque, pianifica per
tempo. Un aiuto arriva dalle app più aggiornate. Treatwell, per esempio,
ti permette di trovare e prenotare un taglio o un massaggio nella tua
città. Puoi scegliere la zona, la fascia di prezzo e selezionare quelli
più raccomandati e consigliati.

L’igienizzante sarà il prodotto superstar

Mini da tenere in borsa, maxi da da offrire agli ospiti all’ingresso di
casa. In gel, classico e rassicurante, in spray, pratico e leggero. L’igienizzante mani è il prodotto super star del 2020, tanto che le aziende stanno mettendo a punto formule molto più gradevoli e performanti: profumate, colorate, ad azione idratante. Un modo per trasformare un gesto utile per la salute in un’abitudine di bellezza, piacevole e rilassante.

La palestra diventa social

Dalla lezione di yoga alla seduta con il personal trainer, il fitness farà crescente affidamento sull’online per risolvere i problemi della distanza di sicurezza, ma non solo quelli. Così tante palestre si aggiornano,
offrendo abbonamenti mensili online. Come Virgin Active che, con la piattaforma Revolution, propone un vasto menu di corsi che prevede, ogni settimana, 60 dirette sui social. Sarà impossibile non trovarne almeno uno adatto alle proprie esigenze!

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