Maitreyi Ramakrishnan e le amiche di Devi

5 buone ragioni per vedere Non ho mai, anche se non sei più un’adolescente

Continui a sentir parlare di Non ho mai... ma ancora non la conosci? È arrivato il momento di guardare la serie di Mindy Kaling su Netflix: ecco perché.

La seconda stagione non ha quasi fatto in tempo a debuttare, che Non ho mai… ha ripreso subito il primo posto nella classifica dei contenuti più visti in Italia su Netflix.
Non è completamente una novità: la prima stagione dello show, disponibile sulla piattaforma streaming dall’aprile 2020, ha conquistato pubblico e critica, raggiungendo il 100% di rating sull’aggregatore di recensioni online Rotten Tomatoes. Naturalmente, anche la prima stagione aveva raggiunto la vetta della Top 10 dei contenuti più visti In Italia e nei paesi in cui è attivo il servizio.

Se ancora non hai guardato Non ho mai…, sappi che arrivato il momento: è appena uscita la seconda stagione. È vero, è classificabile come una serie teen. Si tratta di una comedy coming-of-age che racconta la vita di Devi, un’adolescente americana di origini indiane al secondo anno di liceo determinata, insieme alle sue amiche, a diventare più popolare e, soprattutto, a perdere la verginità.
Ci sono almeno cinque valide ragioni per dedicarti a una maratona di questo show Netflix, anche se sei uscita dall’adolescenza.

La serie è di Mindy Kaling

Il primo motivo per cui dovresti proprio guardare Non ho mai… ha un nome, quello di Mindy Kaling. L’artista statunitense di origini indiane (all’anagrafe Vera Mindy Chokalingam) è infatti uno dei nomi più brillanti rea gli autori del panorama televisivo degli Stati Uniti.

La Kaling è la creatrice e star della sit-com The Mindy Project, di cui è anche produttrice esecutiva. È anche conosciuta per il suo lavoro nella versione americana della sit-com della NBC The Office, dove ha interpretato il personaggio di Kelly Kapoor e ha lavorato come produttrice esecutiva, sceneggiatrice e regista.

Hai presente quando si dice di qualcuno «una ne pensa, cento ne fa»? Ecco, Mindy Kaling è quel tipo di persona lì: attrice di cinema e tv – era presente anche nello speciale Friends: The Reunion – doppiatrice e sceneggiatrice. Si fa prima a dire qualcosa che non sappia fare, che il contrario.
Proprio dalla sua conoscenza del panorama televisivo, Mindy Kaling ha detto che non ha mai visto una famiglia come la sua suk piccolo schermo. Da qui, la sua “mentalità tutti contro di me”, che sostiene di aver imparato in quanto figlia di immigrati e un registro brillante e ironico.

Dialoghi che spezzano

Della serie tv Non ho mai…, Mindy Kaling ne è ideatrice (insieme a Lang Fisher). Questo è garanzia di un livello di scrittura decisamente al di sopra di tante produzioni.
Certo, a proposito di teen drama, Netflix ci ha regalato anche titoli come Sex Education, però ecco, Non ho mai sembra più la versione 2.0 di show come Dawson’s Creek (disponibile sulla stessa piattaforma streaming). Ci sono adolescenti ragazze, alle prese con problemi di popolarità e di sesso, ma con uno spirito ironico (e autoironico) che magari l’avessero scritto anche per Joy.

I dialoghi, infatti, sono divertenti e ricchi di battute sagaci. Per di più, ogni personaggio ha un modo di parlare specifico che lo caratterizza in modo perfetto. Se questo ti ricorda in qualche modo The Big Bang Theory beh… Anche a noi, e per questo adoriamo anche Non ho mai…

La rivincita delle minoranze

Ci sono molti elementi autobiografici di Mandy Kaling nella sua serie. Al centro del racconto di Non ho mai…, infatti, c’è un’adolescente indiana naturalizzata americana, con le difficoltà legate sia alla sua età, sia alla sua appartenenza a due culture diverse.
La ragazza si interfaccia con la società statunitense senza tralasciare e dimenticare la sua tradizione culturale. Per esempio, la vediamo indossare il sari, il tradizionale abito indiano, oppure scontrarsi con una madre iperprotettiva nata e cresciuta in un ambiente completamente diverso. La serie celebra e normalizza questa identità polivalente, che moltissime ragazze originarie dell’Asia meridionale vivono costantemente ogni singolo giorno.

Nerd is the new cool

C’era una volta in cui nerd significava sfigato, con tutte le accezioni negative del termine.
Negli ultimi vent’anni, tuttavia, dopo il cinema (pensa a film come La rivincita delle bionde con Reese Whiterspoon) anche la televisione ha raccontato storie con protagonisti personaggi secchioni, impacciati ma decisamente adorabili.

Dai fisici geniali di Big Bang Theory, anche Devi e le sue amiche danno un contributo importante all’evoluzione di Nerd in senso positivo. «Siamo donne glamour di colore che meritano una vita scolastica sexy», dice infatti la protagonista nel primo episodio della prima stagione. Non ho mai…punta proprio a stravolgere gli stereotipi sui nerd, mostrando che non sono (solo) per forza quelle persone timide e senza una vita sociale a cui si era abituati a pensare.

Personaggi e interpreti speciali

Infine, tra i (tanti) punti di forza di Non ho mai ci sono anche i suoi interpreti.

La protagonista Maitreyi Ramakrishnan

Classe 2001, Maitreyi Ramakrishnan è l’interprete di Devi. Nata e cresciuta a Mississauga, in Ontario ma è originaria dello Sri Lanka: la sua famiglia è venuta in Canada come rifugiata dopo la guerra civile nello Sri Lanka. Ha cominciato a recitare a 15 anni e il suo talento comico è tale da essere stata scelta come protagonista. Uno splendido debutto per un’attrice esordiente, che è stata scelta tra più di 15.000 candidate che hanno risposto all’appello social lanciato da Mindy Kaling per completare il cast.

Il narratore è John McEnroe

Nella versione originale di Non ho mai…, la leggenda del tennis John McEnroe è la voce narrante della serie e dei pensieri di Devi. È stata la stessa Mindy Kaling a chiedere a McEnroe di partecipare alla sua serie (al party per gli Oscar del 2019), poiché il padre della protagonista Devi è un grande fan del campione. Per fortuna, la risposta è stata affermativa.

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