È considerata una delle più brave attrici (di serie A), anche se non si è mai avvicinata al grande schermo. Ha fatto letteralmente impazzire tutti nel ruolo di Olivia Pope in Scandal, il thriller politico, andato in onda dal 2012 al 2018, e ispirato a Judy Smith, l’ex addetta stampa del presidente statunitense George H. W. Bush. È stata la prima protagonista femminile afroamericana in una serie tv in prima serata in 40 anni. E ora Kerry Washington crea una propria compagnia di produzione (con la sua amica Reese Witherspoon) e la chiama “Kerry Washington’s Simpson Street production company“, dal nome della strada nel Bronx dove è cresciuta sua madre.

D’altro canto ha sempre saputo, fin da bambina, che sarebbe diventata “qualcuno” da grande. È cresciuta con l’idea che prima o poi avrebbe fatto sentire la sua voce e che tutti (o quasi) non avrebbero potuto fare altro che ascoltarla. E così è stato: «Come donna nera, ogni volta che mi metto al centro della storia, è un atto politico, che io lo voglia o no. Ma in fondo è questo il bello, no?», racconta l’attrice statunitense a Porter Magazine. «Non mi vedo come un leader vero e proprio anche se mi definiscono tale, ma più come una persona che ha molto da dire. Quando ho iniziato a lavorare in questo settore, ho incominciato anche a capire che non c’erano molte persone che capivano la mia prospettiva di donna o di donna di colore al potere. Ecco perché ho dovuto creare quell’opportunità. Anche se è una grande responsabilità».

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Nata nel Bronx nel 1977 da un agente immobiliare e da una professoressa, Kerry Washington non è mai stata la tipica ragazza di quartiere: quando aveva 12 anni, infatti ha frequentato l’elegante ed elitaria Spence School dell’Upper East Side (i cui ex allievi includono Gwyneth Paltrow e Jade Jagger) prima di trasferirsi a Washington D.C. nel 1998 per studiare recitazione alla George Washington University. «Ricordo distintamente di aver capito che c’era un altro mondo fuori dal mio quartiere e di essermi sentita sopraffatta e arrabbiata, ma anche ispirata e felice perché sapevo che prima o poi ci sarei arrivata anch’io». Un messaggio che riporta in molti dei suoi discorsi. Parole in cui l’attrice newyorkese crede fortemente: «Chiunque può essere l’eroe della propria storia e della propria vita». E lei pensa in qualche modo di esserlo. Almeno per suo marito e per i suoi figli. Nella vita reale, infatti, la Washington è moglie dell’ex giocatore di football americano Nnamdi Asomugha, e madre di Isabelle Amarachi e Caleb Kelechi (mai mostrati in pubblico).

Al contrario di Olivia Pope, consigliera e amante del presidente Fitz e dedita solo alla carriera, la Washington ha fortemente desiderato i suoi figli, ma rispetta tutte le donne che, come il suo amato personaggio, decidono di fare altre scelte di vita e ricorda quello che le ha insegnato: «Olivia è una donna forte, da cui ho imparato molto. Ho imparato il coraggio per esempio. Olivia è sicura di sé e determinata. Lei sa che alla fine di ogni problema c’è sempre una soluzione, che non bisogna mai arrendersi. In questi anni sono diventata una persona più ottimista e di lei mi porterò sempre dietro la determinazione. Il suo più grande regalo».

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Kerry Washington vive la politica non solo come attrice, ma anche come attivista. Da tempo si batte per il controllo delle armi negli Stati Uniti e per i diritti dei gay: «Ho sempre avuto un’anima politica, anche prima di fare la conoscenza di Olivia Pope. Ora, però, ho più popolarità e questo mi ha aiutato nelle cause in cui credo, da americana sento il dovere di parlare, di essere attiva, votare e dire la mia, partecipare attivamente alla vita della mia nazione. Per me è questa la democrazia».

È anche membro attivo di Time’s Up, un movimento che ha visto nascere una stretta collaborazione lavorativa tra le sue portavoci. Come la sua partnership con l’attrice e amica Reese Witherspoon: si conoscevano da anni e aspettavano solo l’occasione giusta per lavorare insieme. E con Little Fires Everywhere è arrivata.
Il libro, proposto originariamente proprio dal “club del libro” della bionda di Hollywood, è diventato un bestseller, la Washington ne ha acquistato i diritti e ora, la sua casa di produzione ne farà un film.