Arisa: «La felicità è un esercizio costante»

Il tour appena iniziato, il nuovo album in lavorazione, la fine di un amore complicato. È un periodo di grandi cambiamenti per Arisa: «Li affronto facendo un passo alla volta, e mai più lungo della gamba» confida con un sorriso. «Per trasmettere le tue emozioni al pubblico, devi innanzitutto viverle»

«Single, più matura e in fase di cambiamento». Si definisce così Arisa all’inizio dell’Arisa Summer Tour 2018 (tutte le date sul suo sito ufficiale), avventura che ne anticipa un’altra: l’album, nel 2019, con la nuova casa discografica Sugar. «Era tanto tempo che sognavo di collaborare con Caterina Caselli, stiamo lavorando a un repertorio diverso, scriverò qualcosa anch’io» anticipa. A quasi 36 anni, Rosalba Pippa di Pignola (Pz) è pronta a ricominciare «perché la strada in salita è quella che ti porta verso la luce».

Sarai in tour fino ad agosto.

È uno spettacolo basato sulla musica, senza molti effetti speciali.

Ma ti esibirai con la Filarmonica Toscanini…

Cantare con l’orchestra è un po’ come avere un orgasmo! Il tour è un appuntamento per divertirci tutti insieme, una specie di “democrazia folle” di cui io sono mediatrice.

Quanto sono importanti i fan per te?

Moltissimo. C’è gente che mi segue in tutte le date: il loro affetto mi dà la forza di continuare questo mestiere nonostante le sue difficoltà.

Il successo è un bagaglio pesante?

Non dovrei lamentarmi, mio padre si alzava alle 5 per guidare un autobus in mezzo al gelo, in confronto a lui io sono una privilegiata. Eppure il mio lavoro mi fa sentire spesso sdoppiata. Da una parte c’è Arisa, il personaggio pubblico da cui tutti si aspettano qualcosa; dall’altra Rosalba, una ragazza insicura e solitaria che ha bisogno dei suoi spazi. Lucio Battisti diceva: «Il mio mestiere è vivere la vita». Bisogna prima di tutto vivere, se si vuole trasmettere un’emozione al pubblico.

Hai scritto su Instagram: «La felicità è un esercizio costante». Tu in che modo lo pratichi?

Vivendo un passo alla volta, e mai più lungo della gamba. La mia cagnolina, Titti, mi ha insegnato che ci si può accontentare di soddisfare i bisogni essenziali. Mangiare bene, stare all’aria aperta e magari leggere un buon libro.

Dicevi che ti senti in una fase di cambiamento.

Ho cominciato un nuovo percorso professionale con Sugar. E poi ho chiuso una storia d’amore complicata (non fa mai il nome del suo ex, ndr). Mi servono stimoli nuovi per superare me stessa.

A questo proposito hai scritto sui social: «Non voglio più innamorami, fa troppo male».

Forse attraggo solo i tipi sbagliati. Non ho avuto un bell’esempio in casa, i miei avevano un rapporto contrastato, hanno sempre litigato tanto. Capita in molte famiglie. Poi nella mia è accaduto qualcosa che ha cambiato tutto. Un paio di anni fa mia mamma ha avuto un tumore e, paradossalmente, la malattia ha messo a posto le cose tra lei e papà. Ora sta meglio, ma la sua storia mi ha fatto riflettere. Pian piano ho capito che anche io ero sempre in guerra col mio fidanzato, e che non potevamo andare avanti così. Però adesso è dura, fa ancora tanto male.

Sei davvero decisa a restare single?

La verità è che nell’amore non credo più. E dopo aver faticato tanto per costruirmi una vita, non ho intenzione di metterla nelle mani di qualcun altro. Un uomo ti fa sentire sempre sotto esame, pure se sei andata al letto col pigiamone, e non importa quanto fossi stanca. Da fidanzata passavo il tempo a chiedermi dove sbagliavo, perché non ero mai abbastanza per lui. Non me la sento più.

Eppure, a guardarti oggi, sembri addolcita.

Credo di essermi ammorbidita prendendomi cura del mio cane Titti. È come se fosse una figlia, dorme con me, non ci separiamo mai.

Chi altro c’è vicino a te?

Per superare un momento così l’unica salvezza è stare tra donne. Io ho le mie amiche e soprattutto le mie fan, con le quali c’è un rapporto fortissimo. E tante “sorelle uomini”: gli amici gay.

Il tuo prossimo passo?

Una casa con un giardino, magari in campagna, dove Titti possa avere tanti cuccioli come in La carica dei 101. Mi piacerebbe creare uno spazio per le persone a cui voglio bene, la mia famiglia di amici. E poi ho un sogno lavorativo.

Quale?

Vorrei diventare una professionista pazzesca, ballare sul palco e fare grandi spettacoli. Avere con me gli artisti che amo e i ragazzi che ho seguito a X Factor e ad Amici.

Sei rimasta in contatto con qualcuno?

Sento le Donatella. Quando abbiamo fatto X Factor non le voleva nessuno, ora sono delle stelle.

Tra 10 anni dove pensi di essere?

Posso esagerare? In America, trasformata in una rockstar come Madonna. Pronta a esplodere di felicità.

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