Il 14 novembre Carlo d’Inghilterra compie 70 anni, un’età che dovrebbe coincidere con la meritata pensione: tranne per lui che deve ancora iniziare a lavorare. Il suo apprendistato è iniziato il 6 febbraio 1952 quando sua madre diventò Regina

I royal watchers giurano (o forse sarebbe meglio dire giuravano) che per il compleanno del principe Carlo, il 14 novembre, sarebbe stato nominato principe reggente. Ma la Regina, ben ancorata al suo trono, non ha nessuna intenzione di “mollare” lo scettro al figlio, nonostante siano ben 66 anni che “studia” per diventare Re. Intanto una nuova biografia e un documentario della BBC rivelano la sua vita dietro le quinte: dalle nozze (a suo dire sbagliate) con la compianta e amata (dai sudditi naturalmente) Lady Diana, fino ai nipotini che lo chiamano “nonno Galles”. 

In ogni caso questo compleanno non sarà un genetliaco come tutti gli altri perché questo è l’anno in cui Carlo compie 70 anni. In reltà un’età che coincide con la meritata pensione, lmeno per i comuni mortali, ma non per lui che deve ancora iniziare a lavorare. D’altronde mamma Lizzy lo disse fin da subito che non avrebbe mai abdicato in vita sua: “Non lo farò mai”, aveva confidato dopo l’annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI.

E così il percorso a tappe obbligate di Carlo d’Inghilterra continua imperterrito fino a quando indosserà finalmente la tanto agognata Corona. Per ora continua ad essere l’erede legittimo al trono, duca di Cornovaglia, duca di Rothesay, Conte di Carrick, Barone di Renfrew, Signore delle Isole ePrincipe e Gran Steward di Scozia. E principe di Galles naturalmente da quando compì 9 anni.

Oggi si presenta con la Royal Family al (quasi) completo – manca l’onnipresente Queen – nella foto commemorativa per i suoi 70 anni scattata nei giardini di Clarence House, la residenza in cui vive con la seconda moglie Camilla, il vero amore della sua vita, e che fu della Regina Madre. 

Così, mentre Elisabetta macina record su record, diventando la sovrana più longeva di sempre, se esistesse un podio per la pazienza Carlo ne occuperebbe di diritto tutti e tre i gradini, in qualità di erede e futuro re più anziano e come principe di Galles più longevo.

Intanto i decenni pasano, lui ha finito di essere lo scapolo d’oro della nobiltà europea alla guida di un Aston Martin esibendo le sue conquiste e, il (quasi) 4 volte nonno ora si preoccupa per il futuro dei suoi nipoti e per il benessere del Pianeta. Già, perché a Carlo bisogna dare adito di un fatto: quando ancora nessuna aveva mai neanche accennato al surriscaldamento globale, il principe di Galles esprimeva le sue preoccupazioni per i cambiamenti climatici in atto e per il futuro della Terra: insomma Carlo è stato precursore di argomenti oggi all’ordine del giorno, come le cause ambientali e il cambiamento climatico, arrivando anche ad interferire con l’attività di governo. Intromissioni, ribattezzate “black spider memos”, che la stampa non gli ha mai perdonato. Ma la natura gli ha dato ampiamente ragione!


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Mentre i rapporti tra i media e Carlo (un po’ anche per “colpa” di Diana) sono sempre stati difficili, per William ed Harry, eredi indiscussi del fascino della mamma, si affidarono a giornali e televisioni e da qualche tempo anche ai social per ogni occasione o ricorrenza. La prima? Per ringraziare Camilla di rendere così felice il padre e ricordare quanto sia stato presente e meraviglioso con loro, ma con l’augurio futuro di trascorrere più tempo con i nipoti. Insomma, un trio e un sodalizio quello di casa Windsor tra Charles-William-Harry che sembra diventare sempre più saldo. 


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Oggi, a 70 anni, Carlo si toglie qualche sassolino dlle scarpe: dopo gli anni bui al fianco di Diana può tirare un respiro di sollievo. Diana per lui fu la moglie scelta a tavolino dalla corte inglese: 18 anni e di nobili origini era la candidata perfetta per i Windsor. Ma oggi il principe fa rivelazioni inedite (e parecchio scomode per la sua popolarità): “Sposare Diana è stato un errore enorme. Aveva un umore troppo altalenante”. Ma basta pensare che il matrimonio, celebrato il 29 luglio 1981 e seguito in mondovisione da 750 milioni di telespettatori, coincideva con il loro 12esimo incontro: le premesse non erano quindi delle migliori.

Carlo ha ammesso per la prima volta di aver sempre saputo che le nozze con Lady Di non avrebbero funzionato: “Ci siamo visti solo 12 volte prima di sposarci,  non ero in grado di capire se Diana fosse la donna della mia vita” è la confessione densa di rammarico raccolta dal corrispondente reale Robert Jobson che ne ha ricavato la biografia, “Charles At Seventy: Thoughts, Hopes And Dreams”.

Ora sappiamo che era Camilla la sua vera donna del destino- in questo bisogna ammettere che Diana ci aveva visto lungo fin da subito) quella che la madre gli nega perché non di sangue blu, il terzo incomodo nel matrimonio con Lady Di e il nemico numero 1 dell’opinione pubblica dopo la morte della principessa del Galles.

Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti e nessuno oggi può dire che Camilla non sia la metà perfetta di Carlo.


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Con quasi 600 impegni pubblici in agenda e alla guida di 400 associazioni di beneficenza, le giornate del principe iniziano con la prima colazione alle 7 di mattina per proseguire tra appuntamenti ufficiali e momenti privati, dedicati ai suoi interessi: lettura, scrittura e pittura: pensate che i suoi acquarelli in 20 anni gli hanno fruttato 2 milioni di sterline di guadagni che ha prontamente donato alle sue associazioni benefiche.

E non dimentichiamoci che quest’anno è stato perfino eletto dalla rivista GQ “Men of the year” grazie alla sua tradizionale eleganza e allo stile unico e raffinato: un gentleman d’altri tempi.

Auguri Carlo!

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