Spossatezza durante la giornata

Cosa fare se siamo afflitte dalla sonnolenza diurna?

Vi capita di ciondolare durante il giorno faticando a tenere gli occhi aperti? Può essere indice di sonnolenza diurna: qui raccontiamo come riconoscerla e affrontarla

Tra il lavoro, ritmi di vita incessanti e poco regolari, messaggi subliminali e bombardamento continuo di feed dai social che ci tengono sempre sulla corda è plausibile cedere a qualche sbadiglio di troppo. L’assopimento che possiamo avvertire a fasi alterne in seguito a una notte brava, per colpa degli straordinari a cui siamo stati costretti in materia di studio o professione, o a causa di incombenze familiari non meglio precisate, non devono necessariamente destare particolare preoccupazione.

Diverso è se la sonnolenza diurna si presenta in modo continuativo, finendo coll’interferire costantemente nelle nostre abitudini quotidiane. Conviene allora indagarne le cause per individuare quali provvedimenti prendere a riguardo: possono essere diverse quanto le soluzioni, l’importante è non abbattersi e reagire con prontezza. Di seguito vi suggeriamo come. 

Cos’è la sonnolenza diurna

La sonnolenza durante il giorno si presenta come una forte difficoltà a rimanere svegli, raggiungendo uno stato di torpore e riduzione del livello di coscienza. I campanelli di allarme che la precedono possono variare tra sbalzi di umore, scarsa capacità di mantenere l’attenzione, irritabilità, frequenti sbadigli. E in fondo chi non ha mai avvertito calare le palpebre? Si tratta però di un’indisposizione legata a disturbi specifici, come apnee notturne, alterazione del ritmo circadiano (del normale ciclo sonno-veglia), narcolessia (o anche detta malattia del sonno) associata a episodi di addormentamento involontari, e sindrome del sonno insufficiente. In qualche caso questa lieve forma di malessere si può percepire anche se dormite in modo regolare e per una durata adeguata ma, se non gestita opportunamente, potrebbe portare a conseguenze serie come incidenti stradali, errori sul lavoro e basse prestazioni in generale.

I sintomi più comuni che si riscontrano in generale comunque riguardano l’appisolamento improvviso, episodi di sonnambulismo, la presenza di movimenti violenti durante il sonno e frequente sensazione di debolezza a livello muscolare.

Le diverse tipologie di sonnolenza diurna

Questo problema però può presentarsi sotto diverse forme, per questo le segnaliamo in modo che, se doveste riconoscerne qualcuna in voi, possiate gestirla al meglio rivolgendovi eventualmente anche a uno specialista.

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Quando la tendenza ad addormentarsi persiste durante l’arco della giornata, si fa più intensa nei momenti in cui gli stimoli sono ridotti, e fa cedere al rilassamento. Solitamente è una condizione saltuaria, dovuta a un cattivo riposo o un debito di sonno. È riconducibile a disturbi del sonno frammentato o apnee notturne.

Improvvisa

Una sorta di addormentamento che si impossessa di noi senza fornirci il minimo preavviso, legato magari a una forte emozione, che può anche indurre la perdita della forza muscolare completa – in gergo cataplessia – o a eventuali allucinazioni.

Eccessiva

L’eccessiva sonnolenza, anche nota come ipersonnia, è invece un disturbo cronico: non ci si sente mai del tutto riposati dal sonno. È stata ribattezzata dagli inglesi EDS, Excessive Daytime Sleepiness, e induce spossatezza, stanchezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione durante le ore del giorno con un conseguente scarso rendimento scolastico o lavorativo. Questa casistica non va sottovalutata, sarebbe utile quindi rivolgersi al proprio medico per una diagnosi accurata.

Quali sono le cause

I motivi che ci inducono al richiamo del cuscino possono essere sostanzialmente un pasto abbondante, perchè al nostro corpo sono necessarie molte energie per digerire, o un debito di sonno importante dopo un carico straordinario di studio o lavoro che può averci scombussolato la routine. 

Lo stress, i ritmi di vita irregolari, l’ansia, una forma di depressione in seguito all’interruzione o all’utilizzo prolungato di farmaci, il bipolarismo o anche un disturbo da stress post-traumatico fanno il resto a corollario. Il nostro sistema immunitario viene minato a quel punto e una frequente concatenazione di cause non aiuta, ma non serve allarmarsi: qualche sistema per arginare la difficoltà c’è.

I rimedi possibili

Per una sonnolenza di tipo occasionale, e quindi non di natura patologica per cui sarebbe necessario un consulto medico, i rimedi naturali sono molto utili: regolarizzano il naturale ciclo sonno-veglia grazie alla melatonina contenuta in diversi integratori alimentari o sostanze naturali come camomilla, lavanda e valeriana che favoriscono il rilassamento e quindi un sano riposo. Dormire 8 ore a notte evitando di stressare l’organismo e creando una routine regolare a cui il corpo possa abituarsi grazie a orari costanti favorisce infatti il benessere fisico. Oltre a questo, anche la riduzione dell’utilizzo dei dispositivi digitali prima di dormire non può che aiutare.

Se aggiungiamo poi una pennichella da 30 minuti al massimo, e non a ridosso della notte, annulliamo del tutto la tendenza all’assopimento continuo. L’alimentazione salutare contribuisce ulteriormente all’equilibrio generale: assumendo 2 litri di acqua al giorno e moderatamente the o caffè, accompagnando la giornata con dell’esercizio fisico – basta anche solo una semplice passeggiata – il corpo non può che ringraziare. L’ascolto della musica è un valido alleato nella lotta contro la sonnolenza diurna, almeno quanto l’esposizione al sole, visto che il buio favorisce torpore e calo della palpebra.

In ultimo, i rimedi della nonna, si sa, spesso non mentono, e quindi sciacquarsi spesso il viso e una bella doccia fredda stimolando adeguatamente la circolazione ci solleva dall’impiccio del dormiveglia e ci porta ad affrontare con maggior vigore la giornata!

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